Sabato 16 novembre eventi librari d’attualità nell’ambito di BookCity Milano: “In trappola. Giovani, parole e linguaggio…” e “Tzimtzum. I giudici riluttanti”
In trappola Giovani, parole e linguaggio. Come liberarsi da stereotipi e modelli sessisti di Chiara Di Cristofaro, Simona Rossitto, Livia Zancaner. Con prefazione di Anna Foglietta. Illustrazioni di Stefania Spanò, in arte Anarkikka.
Presentazione evento del libro Sabato 16 novembre alle ore 19:30 durante la kermesse milanese BookCity, al Teatro Franco Parenti – Appartamento, l’evento Generazioni in Trappola, divise tra modelli sessisti e il desiderio di una società paritaria riunirà le giornaliste del Gruppo 24 ORE Simona Rossitto, Chiara Di Cristofaro, Livia Zancaner e l’illustratrice e vignettista femminista Anarkikka, per mettere al centro le parole e l’inclusività. Dal linguaggio dei ragazzi e delle ragazze adolescenti inizierà un viaggio che vuole indagare quanto siano profonde, anche nelle nuove generazioni, le radici della violenza sulle donne. Partendo da un’inchiesta che ha coinvolto ragazzi e ragazze di tutta Italia, descritta nel libro le autrici racconteranno una generazione in lotta con modelli maschilisti, a volte ancora più accentuati rispetto al passato, e il desiderio di vivere in una società più paritaria, in cui le donne siano libere di scegliere. «Sei proprio una femminuccia. Se esci con le tue amiche ti mollo. Sembri una tr**a. Ma sei gay?» Sono le frasi che risuonano, ancora oggi, nei discorsi delle ragazze e dei ragazzi. Giovani che, da una parte, conoscono la parità di genere, sanno cosa siano il linguaggio inclusivo e quello violento, ma dall’altra spesso parlano e agiscono nella peggiore tradizione maschilista. In un periodo in cui in Italia, nonostante le leggi e l’attenzione sempre più alta, i numeri mostrano un aumento delle violenze sessuali, soprattutto tra i minorenni e femminicidi che si ripetono, uno ogni tre giorni, con vittime anche giovanissime. La violenza inizia in famiglia, prosegue tra i banchi di scuola, trova una cassa di risonanza nei social network, sui media, nei testi delle canzoni, nelle aule dei tribunali. «Una parola non ha mai ucciso nessuno», si ripete in continuazione. Ma le parole traducono il pensiero, che determina i comportamenti. Così, partendo dal lavoro su Alley Oop, il blog sulla diversity del Sole 24 Ore, le autrici hanno realizzato un’inchiesta che ha coinvolto adolescenti e insegnanti di tutta Italia e che riguarda scuola, famiglia, musica, social, media, lingua e sentenze. Ne esce la fotografia di una generazione “in trappola”, divisa tra modelli maschilisti – come mostra anche la trap – e il desiderio di vivere in una società in cui le donne siano davvero libere di scegliere. E se è vero che le parole pesano come pietre, allora questo peso può essere la leva del cambiamento.
«Questo libro – dice Anna Foglietta, attrice, nella prefazione – va nella giusta direzione, che è quella di fornire uno strumento utile agli adulti per dialogare e confrontarsi con le ragazze e i ragazzi. Il lavoro, d’altronde, dovrebbe cominciare già dalla scuola materna, ma il fulcro del problema va affrontato alle scuole medie. Sono gli anni più complicati per i figli, quando fanno fatica a definirsi, hanno bisogno di lavorare sul linguaggio, sulla propria personalità».
Chiara Di Cristofaro, psicologa e giornalista, si occupa da anni di violenza di genere. Vincitrice con Simona Rossitto del Diversity Media Award 2022, lavora nell’agenzia di stampa Radiocor ed è co-coordinatrice di Alley Oop.
Simona Rossitto, giornalista, lavora per il Sole 24 Ore Radiocor e si occupa di tlc ed economia digitale. Per il blog Alley Oop scrive di violenza di genere. È autrice, con Chiara Di Cristofaro, di “Ho detto no. Come uscire dalla violenza di genere”.
Livia Zancaner, giornalista, lavora a Radio 24 ed è autrice per Alley Oop. Da anni si occupa di violenza contro donne e minori. Suo il podcast “Ti Uccido. Lidija e Gabriela: una storia di violenza sulle donne” e il libro “Senza Madre, Storie di figli sottratti dallo stato”, con altre nove autrici.
Tzimtzum. I giudici riluttanti di Antonio Salvati
Sabato 16 novembre alle ore 17.00 presso la sala eventi della Fondazione IBVA in via Santa Croce n.15 a Milano, si terrà la presentazione del romanzo di Antonio Salvati Tzimtzum. I giudici riluttanti, pubblicato da Castelvecchi edizioni. L’evento, inserito nel programma di BookCity Milano, vedrà dialogare con l’autore il noto attore e cantante Moni Ovadia, cantore della cultura yiddish e autore della prefazione al libro, arricchito anche da una nota del poeta e scrittore Michele Caccamo. Presenta e modera l’incontro Lello Naso, caporedattore de Il Sole – 24 ore.
Il romanzo racconta di un futuro immaginario in cui la società ha abolito giudici e tribunali, affidando la giustizia a un’entità incapace di errore perché non umana.
Un’antica e tetra fortezza, trasformata al proprio interno in una moderna e asettica prigione, custodisce i racconti delle quattro persone in attesa di giudizio e gli sfoghi sempre più rabbiosi di una voce inferocita contro l’intero genere umano.
I diritti d’autore di quest’opera saranno interamente destinati a sostenere le attività della Prison Fellowship Italia Onlus (PFIt). L’associazione realizza progetti destinati a facilitare il reinserimento sociale dei condannati, ad affrontare i problemi del sistema giustizia, dalle prigioni mal gestite alla privazione dei diritti umani fondamentali nelle carceri e, inoltre, a rafforzare la sempre più necessaria cultura della giustizia riparativa come risposta più umana ed efficace all’eterno problema del delitto e del castigo.
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