Sanità: non a tagli cure disturbi alimentari
Sanità: Mattia (Pd), non a tagli cure disturbi alimentari
Interrogazione in Consiglio regionale“Con la delibera 606 del 17 luglio scorso, la Giunta Rocca infligge un colpo durissimo ai pazienti affetti da disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, colpendo i più fragili per ragioni esclusivamente contabili. È inaccettabile che si decida di tagliare le cure a chi ha bisogno, riducendo del 40% la tariffa riconosciuta alle strutture accreditate dopo appena 90 giorni di ricovero. Una scelta che tradisce l’assenza totale di visione, empatia e competenza nel gestire la sanità pubblica del Lazio.»
Lo dichiara la consigliera regionale, Eleonora Mattia (Pd), che ha depositato un’interrogazione urgente per chiedere al Presidente Rocca, con delega alla Sanità quali siano i criteri tecnici, clinici e scientifici che hanno portato a questa decisione, adottata senza alcun confronto con i professionisti del settore, le associazioni dei pazienti e delle famiglie.
“Parliamo di patologie gravi, come anoressia e bulimia, che richiedono percorsi terapeutici lunghi, spesso di sei mesi o Imporre un tetto di 90 giorni, oltre il quale la retta si riduce e rischia di ricadere sulle famiglie, significa solo una cosa: dimissioni anticipate, pazienti lasciati a metà percorso e famiglie che dovranno sobbarcarsi fino a 2.700 euro al mese per proseguire le cure”.
“Secondo gli stessi dati contenuti nella delibera, nel Lazio esistono solo 10 posti letto pubblici per i disturbi alimentari in regime residenziale, mentre oltre il 75% dell’offerta è garantita da strutture private convenzionate, le più colpite dalla decurtazione prevista dal provvedimento. Il presidente Rocca spieghi su quali basi scientifiche sia stato deciso il limite dei 90 giorni; se sia stata fatta una valutazione dell’impatto clinico, sociale ed economico della misura; se vi sia stato coinvolgimento di esperti, pazienti e famiglie; se la Giunta intenda ritirare o modificare immediatamente la delibera; quali interventi siano previsti per potenziare i posti letto pubblici e garantire percorsi terapeutici continuativi”, conclude Mattia.
Roma, 14 ottobre 2025





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