Notizie in Controluce

 Ultime Notizie
  • Al via il Progetto “Tempo Sospeso” di Sabina Barzilai Sede in Marino – c/o Via Romana 80 00047 Marino (RM) COMUNICATO STAMPA   Artemista e Coop. Sociale Gnosis realizzeranno laboratori multidisciplinari inclusivi Importante il finanziamento della Regione Lazio L’Associazione...
  • MUNICIPIO XV: NUOVO AUTOBUS 038 PER LABARO E SAXA RUBRA “E’ stata istituita la nuova linea di trasporto pubblico locale 038, finalmente a servizio dei soli quartieri di Labaro e Saxa Rubra. In questo modo, mentre lo 038, in funzione...
  • Francigena e Bretella Cisterna-Valmontone Un binomio difficile da conciliare Pur essendo fermamente contrari alla costruzione dell’opera, perché riteniamo che possano esistere delle valide alternative, cerchiamo in qualche modo di limitare i danni alla Via Francigena nel Sud e all’intera...
  • Al via il Progetto “Tempo Sospeso” Al via il Progetto “Tempo Sospeso” di Sabina Barzilai Artemista e Coop. Sociale Gnosis realizzeranno laboratori multidisciplinari inclusivi Importante il finanziamento della Regione Lazio L’Associazione Artemista, già vincitrice a Velletri...
  • Italia nella morsa del crimine : in aumento i reati digitali (+10%) e i furti in casa (+3,8%). Milano e Roma le più colpite Nella sua ultima infografica l’Unicusano scatta una fotografia puntuale sui crimini...
  • Ciampino – Asilo nido in via Mura dei Francesi Firmato il contratto di inizi lavori per la realizzazione di un asilo nido in via Mura dei Francesi Ciampino – Dopo la delibera approvata nella giornata di ieri, martedì 28...

Tre ingiustizie da riparare

Aprile 22
23:00 2009

In una scuola lombarda per svolgere il tema «Bullismo, che fare?» c’è una grande difficoltà ad ammettere questa forma di disagio, e perfino una non troppo velata presunzione a negarne la presenza in casa propria. Che ciò non si verifichi in tutti gli istituti scolastici è chiaramente una cosa buona, ma svolgere un intervento educativo, una forma diretta di prevenzione, per conoscerne i lati oscuri, quelli meno avvistabili persino da chi è deputato a ben vedere e meglio leggere una eventuale forma di disagio nei giovani, ritengo sia altrettanto buona cosa da svolgere tutti insieme. Ho incontrato ragazzi vivaci e pronti al gioco, ma soprattutto ho avuto modo di apprezzarne la partecipazione, l’attenzione e collaborazione a fare i conti con eventuali forme bullistiche. Allievi e docenti attenti a considerare nel rispetto delle distanze che sottendono i ruoli e i significati delle parole, lo sforzo di crescere insieme, di non dare forfait sotto il peso della fatica, quella che attende il ragazzo impegnato nello studio, e l’adulto-educatore a modificare un apprendimento sociale a volte irresponsabile.
Raccontare a una classe di adolescenti posizionati al nastro di partenza, l’importanza di custodire la propria libertà, nel rispetto che ci vuole per mantenerla inalterata, farlo anche dove non c’è violenza né prevaricazione, quanto meno per non ritrovarsi smarriti e privi di strumenti a difesa se improvvisamente dovesse accadere, o solo perché conoscere significa non avere paura di affrontare i pericoli e le conseguenze. Occorre parlare di queste cose, farne materia di confronto, bisogna costringere a uscire dal proprio fatalismo come dalla disattenzione, raccontare come un bullo, un violento, un prepotente, è artefice di tre grandi ingiustizie, che relegano la giustizia a fare da palo alla propria inefficienza. Tre ingiustizie che occultano l’anormalità quotidiana, la prima riguarda la vittima, quello etichettato a sfigato, lacerato e contuso nell’anima, che subisce la violenza senza ricevere il sollievo irrinunciabile della riparazione. La seconda ingiustizia concerne i compagni-complici nel silenzio, quelli che sono fiancheggiatori per paura e disamore per la verità, perché costa impegno e fatica, ma abbatte l’infamia dell’omertà, che fa pagare il prezzo più alto agli innocenti.
La terza ingiustizia colpisce l’eroe negativo, lo pseudo-furbo del gruppo, quello che non è mai escluso, ma sempre al centro della commedia da recitare, ma spesso apparire sulla pelle dei più deboli con l’arma della violenza, significa perdere contatto con la realtà: allora la panoramica muta sembianze, la visuale non è più la stessa, e la caduta conseguente si fa dirompente, tutta dentro una finzione del silenzio inaccettabile. Bulli di una società disarcionata dalle sue regole, che invece sono terra fertile per fare ottenere all’albero della vita radici profonde, da non spiantare alla prima folata di vento. Ritorno da quella scuola con una grande speranza, in forza dei tanti insegnanti, degli educatori, delle persone formate alla pazienza della speranza, che non ci consente di abituarci mai ad una scuola disabitata di amore e di fiducia.

Tags
Condividi

Articoli Simili

0 Commenti

Non ci sono commenti

Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?

Scrivi un commento

Scrivi un commento

Ricordi in un vecchio video

MONOLITE e “Frammenti di visioni”

Categorie

Calendario – Articoli pubblicati nel giorno…

Gennaio 2025
L M M G V S D
 12345
6789101112
13141516171819
20212223242526
2728293031  

Presentazione del libro “Noi nel tempo”

Gocce di emozioni. Parole, musica e immagini

Edizioni Controluce

I libri delle “Edizioni Controluce”