TV: “Màkari”, primo episodio, quarta serie e…un dubbio
Il primo episodio della quarta stagione della fiction Màkari trasmessa dalla RAI, nel prime time domenicale, presenta, tra le altre novità,
un nuovo personaggio. Si tratta di un’adolescente inquieta di nome Arianna.
Saverio Lamanna, il noto protagonista, viene ricontattato da Claudia, una vecchia fiamma del periodo romano, che lo raggiunge in Sicilia. Dopo oltre un decennio, l’inaspettata visita di Claudia persegue, ben oltre il pretesto della vacanza, un altro intento capace di sconvolgere i già traballanti equilibri di Saverio. Arianna, secondo quanto raccontato dalla sua ex-compagna Claudia, è stata concepita in occasione del loro ultimo incontro e cresciuta, in autonomia, a causa del rancore per la fine della liaison.
Fin qui nulla di eccessivamente rilevante. La fiction, tra giallo e commedia, s’inchina, e non potrebbe essere altrimenti, ai tanti imperativi della postmodernità liquida (liberalizzazione della sfera privata, precariato sentimentale, precariato lavorativo, sradicamento, coppie interrazziali, empowerment femminile ecc.). Ciò che è importante sottolineare è un ulteriore passaggio. Quasi un’escalation che rende ancor più pericoloso questo continuo processo di acculturazione da sensibilizzazione televisiva, cinematografica, pubblicitaria ecc.

La nuova giovane protagonista vanta un look molto particolare. Indossa, nel suo stile dark da appassionata di heavy metal, alcuni chiari simboli satanici tra i quali: la croce rovesciata. La fiction, forse ai soli fini folcloristici di ambientazione, presenta anche diverse maschere apotropaiche sempre concernenti la sfera magica e demoniaca.
Nella speranza che il prosieguo della storia porti ad un’evoluzione fausta di questo nuovo personaggio, rimane, però, una domanda: è così necessario destigmatizzare, in prima serata Rai, il simbolismo esoterico legato al satanismo?







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Màkari – un pasticciaccio diseducativo se non offensivo. offerto dalla RAI!!!