Ultimo concerto di “Dialoghi d’autunno” all’Accademia Filarmonica Romana
giovedì 16 ottobre
con il pianista Giacomo Menegardi, vincitore del Premio Venezia 2023.
Musica di Mendelssohn, Schumann, Liszt, Skrjabin
Giovedì 16 ottobre (ore 20) quarto e ultimo concerto di “Dialoghi d’autunno”, dell’Accademia Filarmonica Romana, rassegna giunta alla quinta edizione. Sul palco della Sala Casella (via Flaminia 118) sarà la volta di Giacomo Menegardi, pianista vincitore a 22 anni della XXXIX edizione, nel 2023, del Premio Venezia, che si tiene ogni anno al Gran Teatro la Fenice di Venezia dedicato ai migliori pianisti emergenti. Con all’attivo già una serie di concerti in Italia, Europa e Stati Uniti, premiato in numerosi concorsi (fra cui, oltre il Premio Venezia, il “W.A. Mozart International Piano Competition” di Lugano), Menegardi prosegue i suoi studi e attualmente si sta perfezionando nel Corso di alta formazione di Benedetto Lupo presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Per il suo debutto alla Filarmonica, sceglie un impegnativo programma che attraversa tutto l’Ottocento, fra musica romantica, virtuosismi e suggestioni evocative. Apre la Fantasia “Sonate écossaise” op. 28 di Mendelssohn, composta nel 1829 durante il viaggio in Scozia, dalla scrittura brillante e rapsodica; prosegue con i Pezzi fantastici op. 12 di Schumann, scritti nel 1837 e dedicati alla pianista inglese Anna Robena Laidlaw, giunta in quel periodo a Lipsia e che il compositore conobbe: a sollecitare l’invenzione compositiva è, come per molti altri lavori di Schumann, l’originale e fantastico mondo di E.T.A. Hoffmann. Di ampio respiro è Après una lecture de Dante “Fantasia quasi Sonata” ultimo brano della raccolta Années de pèlérinage. Deuxième Année. Italie di Franz Liszt. Motivo ispiratore è la Divina Commedia, testo molto amato dal pianista ungherese, per una raffigurazione sonora di tre momenti del poema: l’inferno, l’angosciosa supplica dei dannati e l’episodio di Paolo e Francesca. Chiude il programma un lavoro di fine Ottocento, la Sonata n. 2 “Sonate-fantaisie” op. 19 di Aleksandr Skrjabin. Fu lo stesso autore che annotò sullo spartito il percorso simbolico ed evocativo della Sonata, divisa nei due movimenti Andante e Presto: “La prima sezione rappresenta la calma della notte su una spiaggia del sud; lo sviluppo è la buia agitazione del mare profondissimo. Il mi maggiore della sezione centrale evoca il chiaro di luna che appare, simile a una carezza, dopo il primo buio della notte. Il secondo tempo rappresenta l’ampia distesa dell’oceano agitato dopo una tempesta”.
Il concerto in Sala Casella viene preceduto da una introduzione all’ascolto del musicologo Valerio Sebastiani.
La rassegna “Dialoghi d’autunno” è in collaborazione con la Fondazione William Walton e La Mortella di Ischia per la promozione di giovani interpreti provenienti dai Corsi di specializzazione delle principali Accademie e Scuole di musica. I musicisti, che si confrontano con il repertorio dei grandi compositori del passato, spaziando fra Ottocento secondo Novecento, sono impegnati in un triplice appuntamento – uno alla Filarmonica, presso la Sala Casella, il giovedì, e due, il sabato e domenica successivi a Ischia, presso la Sala Recite nei Giardini La Mortella in cui sarà replicato il programma del concerto di Roma.
Biglietti: posto unico 10 euro. Biglietti on line su filarmonicaromana.org
Info: filarmonicaromana.org, tel. 342 9550100, promozione@filarmonicaromana.org
::::::::::
PROGRAMMA
SALA CASELLA
giovedì 16 ottobre | ore 20
(Ischia-Sala recite, 18 e 19 ottobre)
DIALOGHI D’AUTUNNO
Giacomo Menegardi pianoforte
introduzione a cura di Valerio Sebastiani
Felix Mendelssohn Fantasia in fa diesis min. “Sonate écossaise” op. 28 MWV U 92
Robert Schumann Phantasiestücke op. 12
Franz Liszt Après una lecture de Dante “Fantasia quasi Sonata”
Aleksandr Skrjabin Sonata n. 2 “Sonate-fantaisie” in sol diesis min. op. 19
In collaborazione con Fondazione William Walton e La Mortella
Giacomo Menegardi è vincitore del Primo Premio alla XXXIX edizione del Premio Venezia 2023 tenutosi al Gran Teatro la Fenice di Venezia. Ha iniziato a suonare all’età di sei anni e si è già esibito in concerti in Italia, Europa e Stati Uniti, fra cui Teatro Filarmonico di Verona, Teatro Olimpico di Vicenza, Teatro Greco di Taormina, Fazioli Concert Hall, Steinway Hall di Barcellona, Lang Recital Hall di New York City, Hermitage di San Pietroburgo, House of Culture di Mosca. Suona da solista con orchestre quali l’Orchestra Sinfonica del Teatro Carlo Felice di Genova, Orchestra Sinfonica del Teatro La Fenice di Venezia, I Solisti Veneti, Dolomiti Symphonia Orchestra, Venice Chamber Orchestra, collaborando con direttori quali Christ, Schulz e Benzi.
È stato premiato in oltre 40 concorsi pianistici. Tra i più importanti riconoscimenti, oltre al Premio Venezia 2023, si segnalano il primo premio al Premio Alkan per il virtuosismo pianistico, W.A. Mozart International Piano Competition di Lugano e riconoscimenti al NYCA Worldwide Debut Audition di New York City, Concorso “Casagrande” di Terni e Concorso Pianistico Internazionale di Dublino.
Ha registrato l’album Humoreske con musiche di Mendelssohn, Beethoven e Schumann per l’etichetta KNS Classical, premiato con 5 stelle dalla rivista Amadeus. Per la stessa rivista incide nel 2024 un CD sulle maggiori opere di Musorgskij, Skrjabin e Rachmaninov. Le sue registrazioni sono andate in onda a Rai Radio 3, Radio Classica, Radio Belluno, Radio MCA, Venice Classic Radio e Inblu Radio.
Menegardi si è diplomato con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore al Conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto. Attualmente segue il corso di alta formazione all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Benedetto Lupo.





-ban.jpg)






























































































































































































Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento