Un ponte… sotto al Ponte di Ariccia

Sotto al Ponte di Ariccia… Ingrandire parcheggio Bernini e realizzare un ponte che tuteli ed esalti un angolo di mondo come l’EX Parco Savelli. Protocollato al Comune di Ariccia un’idea di progetto da parte dell’Associazione Circus Fratrum Arvalium.
Il nostro progetto propone di incrementare i posti auto nel parcheggio Bernini utilizzando l’attuale via del Pometo o meglio, la curva adiacente al parcheggio stesso, rendendola complanare al parcheggio esistente e affiancando un ponte carrabile immediatamente a Sud dell’attuale curva. L’asse viario traslerebbe di solo una quindicina di metri più a Sud, riunendo Via del Pometo e Via delle Croce con un ponte carrabile e pedonale, nonché ciclabile.
Come Associazione Circus Fratrum Arvalium da anni sosteniamo di come una realtà come L’Ex Parco Savelli, ovvero quel lembo di terra racchiuso tra Via Appia Antica, Via del Pometo e Via della Croce, sotto il Ponte Monumentale vada tutelata. Il progetto dell’amministrazione comunale, presentato nel 2023, vede la realizzazione di volumi a servizi ristoro e servizi igienici, un parcheggio di circa 50-60 posti auto ed altro inteso come viottoli e percorsi di varia natura all’interno dell’ Ex Parco Savelli. Ci viene da pensare ( e non siamo i soli) che il volano di tutto questo progetto siano per l’appunto i parcheggi… ecco allora perché non ingrandire l’attuale parcheggio Bernini e salvaguardare l’EX Parco in altro modo? Il PNRR, Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza, è il piano da cui deriveranno i fondi per il suddetto progetto: intervenire con volumi e spianate in un contesto del genere c’è da domandarsi che cosa abbia di Rinascita e dove stia la Resilienza.
L’Ex Parco Savelli, è un’area da tutelare, valorizzare per quelle che sono le sue innumerevoli preesistenze archeologiche. Attendiamo fiduciosi i responsi della Soprintendenza che dirà la sua sulla realizzazione di un parcheggio da circa 50-60 posti auto in area naturale da Piano Paesaggistico Regionale, tutelata sotto molti ambiti archeologicamente e non ultimo paesaggisticamente. Vincoli che spesso lasciano il tempo che trovano se si guarda a cosa sono diventati i Castelli Romani, dagli anni 50 in poi. Speriamo che il parere arrivi quanto prima, viste le modifiche alla normativa che il governo vuole apportare, ovvero, per determinati progetti, rendere non più vincolanti i pareri delle Soprintendenze stesse. Rimaniamo fiduciosi, anche perché quell’area, oggi, è anche patrimonio Unesco.
Il progetto, firmato dalla nostra Associazione Circus Fratrum Arvalium, andrebbe a migliorare di molto l’attuale situazione: di parcheggi tra l’altro, da una preliminare verifica, ne avremmo anche di più di 60. I costi d’intervento inciderebbero su un’area già compromessa (parcheggio e tessuto viario) senza impermeabilizzare o compromettere altre terre vergini e per di più ricche di storia. Nell’aver proposto tutto ciò ci sentiamo abbastanza resilienti; ringraziamo i nostri associati che si sono adoperati nel rendere su carta l’idea e ci auguriamo possa esserci un ascolto dagli enti preposti rimanendo sempre aperti ad un confronto.
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