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Velletri – MOSTRA STORICO DOCUMENTARIA “TI VENERIAMO VERGINE BENEDETTA “

Velletri – MOSTRA STORICO DOCUMENTARIA “TI VENERIAMO VERGINE BENEDETTA “
Aprile 18
14:35 2025

Una mostra fortemente voluta dalla Parrocchia della Cattedrale di San Clemente e dalla Confraternita della Madonna delle Grazie di Velletri sarà inaugurata Sabato 26 Aprile alle ore 18.00 presso la Sala “Silvana Paolini Angelucci” del Museo Diocesano

TI VENERIAMO VERGINE BENEDETTA

dalle origini del culto alla Madonna delle Grazie ai giorni nostri un racconto lungo più di quattro secoli

Viaggio storico – documentario nella storia del culto alla prodigiosa immagine della Vergine delle Grazie che ha ricevuto negli anni la visita di Papi – Re – Regine fino a Benedetto XVI nel Settembre del 2007

In occasione del Giubileo della Speranza, la Parrocchia della Cattedrale di San Clemente insieme alla Confraternita della Madonna delle Grazie di Velletri, hanno fortemente voluto organizzare una mostra che ripercorresse la storia del culto alla Madonna delle Grazie che dal 1807 è la principale protettrice della città. A curare l’iniziativa Alessandro Filippi attento e profondo conoscitore della vicenda storica legata all’insigne icona della Madonna presente nella Cattedrale veliterna da tempi immemorabili.

Infatti non sappiamo con certezza storica come essa fosse arrivata a Velletri, il primo documento d’archivio che ne parla è la visita pastorale del Cardinale Alfonso Gesualdo Vescovo della sede suburbicaria dal 1591 al 1603. La visita fatta nel 1595 per mandato del porporato nella Cattedrale da Ludovico Boido la chiama “antica” come viene appellata da tutti i documenti successivi compresi quelli prodotti per la sua incoronazione avvenuta nel 1682 dal capitolo veliterno a quello vaticano.

Possiamo dire con certezza che alle origini era un trittico chiuso dagli sportelli con i Santi Protettori di Velletri, i Pontefici martiri Clemente primo e Ponziano e i Vescovi San Eleuterio e San Gerardo oggi conservati nella pinacoteca del museo diocesano, i primi documenti ci dicono che non ebbe subito una collocazione definitiva nella cattedrale. Quando la popolazione iniziò ad ottenere per sua intercessione il sereno dell’aria e l’acqua per i raccolti prese ad appellarla “Madonna delle Grazie” e agli inizi del XVI secolo, precisamente nel 1607 si fece richiesta al Cardinale Domenico Pinelli Vescovo di Velletri per erigerle una cappella nella cattedrale di San Clemente, il porporato autorizzò la demolizione di alcuni altari laterali per fare posto alla nuova cappella che fu terminata nel 1637.

Intanto nel 1613 si prese a celebrare la Festa della prima domenica di maggio con la processione alla vigilia, quella che oggi conosciamo come la processione dei ceri. Alle origini non era concepita come oggi la vediamo e la viviamo ma era una processione per usare un termine moderno “parrocchiale” infatti muoveva dalla Cattedrale e dopo aver girato alla badia della Trinità faceva ritorno in chiesa. Anche il trasporto era completamente diverso da quello odierno la venerata icona era posta su una macchina sorretta da quattro persone molto semplice.

Nel 1685, per coprire i danni causati al dipinto dall’uso di addobbarlo con drappi e per coprire i continui e necessari ritocchi, con la pietà del popolo venne realizzata la veste d’argento che attualmente ancora la copre. Essa è lavorata a sbalzo e riproduce fedelmente la tavola sottostante. Si compone di tre parti smontabili: la prima è il fondo dove è contenuta la raggiera, poi il sembiante della Madonna che a sua volta si compone in due parti precisamente all’altezza delle ginocchia e il braccio del Bambinello, unica parte dell’opera realizzata a fusione. Ai piedi lo stemma della città di Velletri realizzato nel XIX secolo.

Il conte Alessandro Sforza donò al Capitolo vaticano l’oro per coronare la Madonna della Febbre e poi, per lascito testamentario, donò allo stesso Capitolo una rendita con la quale fare delle corone d’oro purissimo per le immagini della Madonna dentro e fuori Roma. Crescendo la devozione alla Vergine delle Grazie, il Capitolo veliterno fece richiesta a quello vaticano affinché si degnasse di incoronare la Sacra Immagine. Il 9 Luglio 1681 giunse la notizia che i Canonici di S. Pietro avevano concesso alla nostra Madonna tale onore. La cerimonia avvenne durante la festa del 1682. D. Giulio Ricci delegato del Capitolo Vaticano consegnò all’Arciprete e ai Canonici veliterni le due corone e il Capitolo si impegnò solennemente a mantenerle in eterno.

Nel 1809 però i soldati della Repubblica Francese le trafugarono e da allora in testa alla Madonna e al piccolo Gesù furono posti due frammenti di modanatura in metallo dorato, rimossi nel 2004 quando sono state realizzate le nuove corone auree

Quando Bonaventura Teoli scrive il suo Teatro Historico, nel 1644, da poco tempo si festeggiava la Madonna il primo sabato di Maggio eppure una grande mole di forestieri venivano a pregare la Madonna nella sua Cappella.

Il primo a far uscire da Velletri il culto della Madonna delle Grazie fu Mons. Giovanni Carlo Antonelli, uomo di spirito e di lettere e Vescovo Suffraganeo di Velletri. Nella sua opera “Riflessioni e Preghiere per le Sette Principali Feste della Madonna”, antepone un breve cenno storico sul Santuario. Lo segue Mons. Stefano Borgia che in occasione del primo centenario dell’incoronazione pubblica con un sunto storico sulla Sacra Immagine le omelie sul Regno di Maria dello zio Alessandro.

Anche i soldati di stanza a Velletri portarono nelle terre d’origine la devozione alla Madonna delle Grazie. Nel 1770 Mons. Borgia, Segretario di Propaganda Fide, fece andare in ogni parte del mondo attraverso i suoi missionari la Sacra Immagine accompagnata da una breve presentazione nella lingua locale. Nel Museo di Casa Borgia c’era una copia in vetro della Madonna realizzata in Cina.

Il 26 Agosto 1806 un violento terremoto scosse per 28 secondi la nostra città. Immediato fu il ricorso alla gloriosa intercessione della Madonna delle Grazie non ci furono vittime solo qualche danno alle cose. Dopo un’ora vi fu una replica di intensità minore e meno spaventosa. La popolazione si riversò tutta nella Cappella della Madonna. Si decise, scrive il gesuita anonimo, di fare un triduo e una processione che riuscì tanto devota. Oltre a parteciparvi il clero, la magistratura, la nobilità e le milizie cittadine, vi prese parte anche un buon numero di soldati francesi, che qui stanziavano i quali procedettero così composti che eccitarono a lacrime di tenerezza.

Il nobile veliterno Nicola Cesaretti ebbe l’idea di realizzare una nuova macchina per portare in processione la Sacra Immagine raccolse 1.700 scudi. La macchina è quella che ancora è in uso. Il Consiglio Comunale decise di dare uno speciale attestato di gratitudine verso la Madonna per lo scampato pericolo. Un’ altra seduta consiliare che trattò lo stesso argomento si trova l’11 settembre dello stesso anno quando venne indetto un vero e proprio referendum popolare tramite i parroci per conoscere la volontà della popolazione affinché la Vergine venisse dichiarata protettrice e Patrona di Velletri e che si facesse voto di digiunare in perpetuum il giorno precedente la festa.

La risposta fu plebiscitaria che Pio VII confermò con un suo rescritto del 3 Gennaio 1807.Il consiglio comunale istituì la Festa del Patrocinio della Madonna delle Grazie ogni anno il 26 Agosto. La prima edizione nell’Agosto del 1807 riuscì solennissima vi prese parte il neo cardinale di Velletri Leonardo Antonelli che da S. Martino dove attese la Madonna portata processionalmente per la città accompagnò la Regina di Velletri fino in Cattedrale.

Per la prima volta la processione arrivò fino al monastero di S. Chiara e venne ad uscire alla Madonna del Buon Consiglio a Porta Romana.

Nel 1840 il Papa Gregorio XVI in risposta alla richiesta dell’arciprete Luigi Landi Vittori dona al santuario i resti mortali di due piccole vergini martiri estratte dalle catacombe di Priscilla e Callisto Annia Prima e Gerontide. Arrivarono a Velletri in due cassette di legno e dopo la ricognizione canonica le reliquie furono poste nei simulacri in cera ancora visibili fatti realizzare dalla famiglia Borgia e dopo una solenne processione furono poste sotto gli altari laterali nel santuario della Madonna delle Grazie, il popolo veliterno le venera con l’affettuoso titolo delle Santarelle e accompagnano la Vergine Maria nella processione del primo sabato di Maggio ogni anno giubilare e ogni anno centenario legato al culto della Madonna.

Nel 1850 il Re Ferdinando II delle Due Sicilie arriva pellegrino all’altare della Madonna delle Grazie lasciando in dono un prezioso ostensorio purtroppo trafugato nel 1983 nel colossale furto all’allora Museo Capitolare quando venne trafugato anche l’ostensorio di scuola inglese donato alla Madonna delle Grazie dal Beato Pio IX nella sua visita del 1863.

Nel 1858 la Sacra Immagine divenne l’oggetto di una tentata estorsione. Trafugata notte tempo dal suo santuario da Vincenzo Giovanni Battista Vendetta conosciuto come Cencio Vendetta un fuorilegge reo di omicidio, fu oggetto di ricatto al Delegato Apostolico Mons. Luigi Giordani per ottenere la grazia da parte di Papa Pio IX. Cosa che non avvenne il bandito venne arrestato e decapitato il 29 Ottobre del 1859 da Mastro Titta nella piazza del Trivio di Velletri.

Durante la seconda guerra mondiale il Cardinale Vescovo Enrico Gasparri ordinò il trasferimento a Roma della Sacra Immagine per porla in salvo. Il 20 Marzo del 1944 lasciata la Cattedrale di San Clemente venne portata nella Chiesa del Gesù a Roma dove venne celebrata la Festa della prima domenica di maggio, in verità anche a Velletri venne celebrata con una processione senza immagine e senza fedeli solo il Vescovo Ausiliare Mons. Salvatore Rotolo con pochi sacerdoti fece il “giro” tra macerie, lutti e rovine. Il 23 Settembre del 1944 la venerata icona dopo essere stata portata in vaticano da Papa Pio XII fece ritorno a Velletri.

Nel 1949 in preparazione del grande giubileo del 1950 il Cardinale Clemente Micara Vescovo di Velletri la volle pellegrina nella diocesi che all’epoca comprendeva ancora Latina e i borghi, il 26 Agosto dell’anno santo 1950 al termine di una processione straordinaria il porporato la proclamava patrona della Diocesi.

Nel 1980 su invito del Vescovo Mons. Dante Bernini arriva pellegrino all’altare della Madonna San Giovanni Paolo II erano trascorsi 117 anni dalla venuta dell’ultimo successore di Pietro il Beato Pio IX.

Nel mese di Maggio del 1982 si compirono i tre secoli dall’incoronazione della Madonna delle Grazie, la solennità venne organizzata nei dettagli dal Capitolo della Cattedrale con l’apporto di un comitato spontaneo di fedeli che si occupò di curare specialmente la solenne processione che vide la partecipazione delle Confraternite provenienti dal territorio limitrofo. In processione ci furono anche i simulacri con le reliquie delle piccole martiri Annia Prima e Gerontide appositamente restaurati da un gruppo di donne della parrocchia capeggiate da Clara Pace Zaccagnini. Poco prima dell’uscita della Madonna dalla Cattedrale arrivò una telefonata dall’altro capo del mondo, era il compianto Padre Gino Picca che dalla Cina si univa nella preghiera.

Nel quadro delle iniziative legate all’anno mariano, indetto da San Giovanni Paolo II ci fu una peregrinatio mariae della Sacra Immagine della Madonna delle Grazie a Lariano. La Madonna accompagnata dal canonico parroco Mons. Angelo Lopes sul camion di Giorgio Mingarelli, attraversò gran parte della campagna di Velletri per arrivare a Colle Cagioli dove processionalmente venne portata a Santa Maria Intemerata. Prima del suo ritorno a Velletri il cardinale Sebastiano Baggio, vescovo titolare di Velletri – Segni, celebrò la Santa Messa. In testa al corteo che ricondusse la Sacra Immagine a Velletri il compianto sindaco di Lariano Tiberio Bartoli a bordo di un sidecar.

Il 24 Giugno del 1994, il Vescovo Mons. Andrea Maria Erba, consacrava la Chiesa di San Giovanni Battista alla 167 evento storico per la città di Velletri, la prima pietra venne benedetta da San Giovanni Paolo II in visita a Velletri il 7 Settembre del 1980. Il giorno seguente la Sacra Immagine della Madonna delle Grazie, partita da San Clemente processionalmente raggiunse San Giovanni Battista dove ci fu una ostensione solenne. Al ritorno ci fu una sosta all’Ospedale Civile. Nel 1997, la processione dei ceri, si prolungò fino alla Clinica Madonna delle Grazie perché la Sacra Immagine fece visita alla struttura sanitaria per il XXV anniversario della fondazione, ad accoglierla il presidente Prof. Marcello Ilardi, che dopo la benedizione del Vescovo Andrea Maria Erba tenne un commovente discorso al termine del quale volle donare alla Madonna una preziosa croce aurea in stile catacombale.

In occasione del Grande Giubileo del 2000, la Sacra Immagine della Madonna delle Grazie venne portata pellegrina nuovamente a Lariano, questa volta sul camion di Romolo Favale, partita dalla Cattedrale fece sosta all’Ospedale civile e poi davanti la Chiesa di San Giovanni Battista dove ad accoglierla il parroco Don Dario Vitali con i giovani della parrocchia. Una volta arrivata a Lariano alla Chiesola della Madonna del Buon Consiglio venne portata in processione a Santa Maria Intemerata. Il giorno seguente dopo la Messa celebrata all’Anfiteatro comunale a piedi venne ricondotta a Velletri, con una sosta al monastero Madonna delle Grazie, dove le suore le fecero dona di una croce d’oro.

Durante il restauro della rizza argentea del 1685 eseguito dal maestro Mario Cipriani e dal suo collaboratore Ettore Nardini, si potè appurare che le corone poste sulla testa della Madonna e del Bambino non erano di metallo nobile.

Quelle con cui venne incoronata la Madonna nel 1682 vennero razziate dai francesi Chiesa nel 1799, l’arciprete del Capitolo Mons. Angelo Lopes si fece promotore di una importante iniziativa quella di far realizzare due nuovi diademi aurei che vennero eseguiti dal maestro Cipriani. Benedetti dal Vescovo Mons. Andrea Maria Erba sono stati posti sul capo della Madonna e del Bambino a riparazione di quel gesto sacrilego. Nella corona della Madonna ci sono i busti a tutto tondo dei Santi Patroni di Velletri, mentre in quella del Bambino sempre a tutto tondo quattro puttini. Determinante è stato il contributo dell’amministrazione comunale e di un privato cittadino.

Nel 2006 si sono compiuti di duecento anni da quel 26 Agosto 1806, quando la popolazione di Velletri salva per intercessione della Madonna delle Grazie da un violento terremoto, implorò dal Papa Pio VII la proclamazione della Vergine a Principale protettrice della città. La solenne ricorrenza venne celebrata con una processione straordinaria della Sacra Immagine dalla Cattedrale al Palazzo Comunale, dove dopo il discorso del Sindaco Bruno Cesaroni e la benedizione del Vescovo Vincenzo Apicella venne scoperta una epigrafe commemorativa.

Accompagnavano la Madonna i simulacri con le reliquie di Santa Annia Prima e Santa Gerontide. Per l’occasione su commissione del Gruppo di Costume “Le Zitelle Velletrane” con l’intervento munifico del Dr. Marcello Pellegrini il maestro Giuseppe Cherubini coniò una medaglia commemorativa e un prezioso medaglione ancora oggi indossato dalla Priora del gruppo.

Anche l’Associazione dei Portatori fece realizzare una medaglia commemorativa.

Il 23 Settembre del 2007 arriva pellegrino all’altare della Madonna delle Grazie il Santo Padre Benedetto XVI, Joseph Ratzinger era stato per dodici anni cardinale vescovo titolare di Velletri e più volte aveva presieduto le solenni celebrazioni della Festa della prima domenica di maggio. Il Pontefice manifestando il suo paterno affetto entrando in cattedrale disse: “finalmente a casa ecco la mia cattedrale”.

Il resto è storia recente che sarà ben esposta nella mostra visitabile fino all’ 11 Maggio nella sala Silvana Paolini Angelucci del Museo Diocesano.

Un grazie va al parroco della Cattedrale Mons. Cesare Chialastri  al suo vicario l’amico di sempre Don Teodoro Beccia che ha rivisto tutti i testi, al commissario episcopale della Confraternita della Madonna delle Grazie Franco Malandruccolo e a Massimo Giammatteo.

 

 

 

 

 

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