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VELLETRI – NASCE L’ARCHIVIO “GIUSEPPE CHERUBINI”

VELLETRI – NASCE L’ARCHIVIO “GIUSEPPE CHERUBINI”
Luglio 10
15:08 2024

Con alla guida il figlio Marco

NASCE L’ARCHIVIO “GIUSEPPE CHERUBINI”

Nella vasta campagna, del territorio della piccola frazione di Giulianello di Cori, ai piedi di quei Monti Lepini che gli hanno dato i natali, essendo lui di Rocca Massima è vissuto GIUSEPPE CHERUBINI scultore e medaglista. Un vero innamorato del territorio, artista ma prima uomo umile di fede che lo ha portato a realizzare una vasta produzione di opere a soggetto sacro che vivono in collezioni pubbliche e private.

A distanza di due anni dalla sua scomparsa, grazie alla disponibilità della famiglia, in particolare del figlio Marco, lo ricorderemo nel mese di settembre a Velletri con una retrospettiva dove sarà esposta una selezione ragionata delle sue opere che più rappresentano le fasi della sua ricerca artistica.

Una ricerca che spazia dall’utilizzo di vari materiali e di varie espressioni tecniche che lo hanno portato a realizzare opere in bassorilievo – tutto tondo fino alla medaglia oggi gelosamente conservate nei suoi studi dalla famiglia.

Leggendo la vicenda artistica del maestro, ci imbattiamo in varie ed importanti capitoli, il primo è legato alla sua amicizia con il compianto Mons. Bruno Navarra, il parroco per antonomasia della Basilica Concattedrale di Santa Maria Assunta in Segni che lo ha portato a realizzare alcuni importanti arredi sacri che sono ancora oggi in quella chiesa e il busto di San Bruno Vescovo.

Cherubini da uomo di fede qual’ era, non hai considerato in modo puramente venale incarichi come quelli che gli ha conferito Mons. Navarra, ma in ogni opera realizzata si è sempre lasciato muovere prima dalla fede, poi dalla passione per l’arte, creando qualcosa che restasse attraverso la commistione di questi due elementi che uniti a riferimenti storici del periodo in cui gli oggetti sono stati creati ne fa oggi degli unicum.

Unicum sia dal punto di vista tecnico, che dal punto di vista iconografico, egli è riuscito ad interpretare al meglio dei temi come la lampada per il SS.mo, l’ambone o le stazioni della Via Crucis senza che esse stridessero con lo stile e la storia della Chiesa nella quale dovevano essere inseriti.

Questo non è cosa facile quando si devono “mettere le mani” in una chiesa antica, bisogna tenere conto di tanti aspetti che Cherubini ha saputo fondere brillantemente. Realizzando con delicatezza e sapienza tecnica opere che non stridono con l’architettura in cui sono contenute.

Non solo Santa Maria Assunta di Segni conserva sue opere, le troviamo a Sezze Romano dove ha realizzato il ciclo della passione, per poi non parlare dei tanti monumenti che sono stati posizionati nei comuni Lepini, le sue sculture realizzate utilizzando una serie di materiali che spaziano dal legno al marmo con una speciale predilezione al travertino che è il marmo del nostro territorio.

Cherubini ha avuto una grossa esperienza come medaglista esso ha coniato importanti “pezzi” per altrettanti eventi che si sono svolti sul territorio ricordiamo la medaglia per la storica visita di Santa Teresa di Calcutta a Segni accolta dal compianto Vescovo Mons. Andrea Maria Erba, le targhe commemorative per il centenario della Rerum Novarum di Leone XIII celebrato solennemente a Carpineto Romano.

Si tratta di un’artista che ha avuto la fortuna di poter sottolineare attraverso il sapere delle sue mani, la storia del suo territorio che ha amato profondamente, ha coniato anche i due preziosi medaglioni con l’immagine della Madonna delle Grazie realizzati poi dal maestro orafo Antonio Marafini per il gruppo di costume “Le Zitelle Velletrane” essendo legato al fondatore Giulio Montagna da una sincera e fraterna amicizia.

Conservare oggi, il patrimonio di opere che ci ha lasciato, rappresenta un valore fondamentale, perché la memoria di uomini come Giuseppe Cherubini  rappresenta per il territorio una preziosa eredità morale, per questo è nato L’ARCHIVIO “GIUSEPPE CHERUBINI” con a capo il figlio Marco, che con la collaborazione di ALESSANDRO FILIPPI, del Gruppo di Costume “LE ZITELLE VELLETRANE” e di tanti amici del maestro si prefigge lo scopo di catalogare innanzi tutto le opere rimaste nei suoi studi e quelle in collezioni pubbliche e private implementando il sito sulla sua opera.

Organizzare mostre ed eventi culturali che possano portarne avanti non solo l’aspetto artistico, ma anche quello di poeta e scrittore, tutto affinché le giovani generazioni sappiano e conoscano. Perché come diceva il maestro Gigi Magni un popolo senza memoria non ha futuro.

La memoria sarà il valore fondamentale della prima mostra restrospettiva che sarà presentata a Velletri in autunno dove attraverso una selezione delle opere si potrà leggere il percorso artistico del maestro e ascoltare ancora una volta ogni sua opera, lanciare il messaggio di fede – passione e amore che caratterizza tutta l’opera di Cherubini.

 

 

 

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