I germi si vendicano
I batteri diventano sempre più resistenti agli antibiotici e nel 2012 hanno ucciso, nei soli Stati Uniti 28 mila persone.
Morti che non si pubblicizzano. Negli Usa è già allarme e in tempi di globalizzazione anche in Europa non si può stare tranquilli. Secondo lo studio pubblicato in settembre dall’agenzia governativa americana che si occupa del controllo epidemiologico, Cdc, esistono almeno 17 microbi che hanno sviluppato resistenza agli antibiotici (e che potrebbero diventare incurabili), anche perché la ricerca farmaceutica ne ha ridotto drasticamente la sperimentazione. Una delle cause di queste resistenze è l’uso massiccio di antibiotici negli allevamenti animali, usati per curare ma anche per favorire la crescita; sostanze che poi entrano nella catena alimentare umana. La colpa è anche di quegli uomini – pazienti e medici – che in presenza di malattie curabili con una settimana di letto, caldo, miele, una buona tazza di brodo, ecc. pur di ritornare subito alle proprie attività non si fanno scrupolo di imbottirsi di pillole.
Insomma tra le cause di morte per l’uomo si può annoverare la “troppa cura”! Mi viene in mente una frase del Dalai Lama che più o meno dice: “Quello che mi sorprende negli uomini occidentali è che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente. Così non riescono a vivere né il presente, né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto”.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento