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La pubblicità senza senso e lo stereotipo femminile

La pubblicità senza senso e lo stereotipo femminile
Dicembre 11
07:30 2013

charlize theron fotogrammi spot martiniSi è sempre detto fino alla nausea, che la pubblicità alle volte ti tradisce perché spesso ti accorgi che ci sono quelle senza senso, non hanno a che fare e a che vedere con il prodotto pubblicizzato, d’altra parte oggi che si ha sempre meno rispetto di se stessi, non si sta a guardare se una donna venga trattata come un oggetto, come qualcuno che accetta queste proposte perché non c’è altra chance che questa di obbedire a logiche spettacolari, costumi sociali.

Un esempio chiaro di anni fa? Si pubblicizzava un aperitivo e come spot in bianco e nero si vedeva una donna camminare con un fare sensuale a passo lento e sguardo “acchiappesco”, come diceva Gigi Proietti in un suo spettacolo, in contemporanea lentamente il suo abito di filo, via via si sfilava dal basso verso l’alto, fino a far intravedere il cosiddetto lato “B” della stessa. Questo è un esempio come tanti altri, che non hanno senso o qualcosa a che vedere con il prodotto reclamizzato. Cosa c’entra, qual è il nesso tra l’aperitivo e il lato”B”della donna? Il nesso ci sarebbe stato se al posto dell’aperitivo ci fosse stata una pubblicità di un perizoma, o un costume da bagno. Recentemente sono stati puntati i fari su Capri, isola d’èlite ed elegante, che mai al mondo si poteva pensare che sarebbe caduta così in basso per una pubblicità; cioè il reclamizzare un noto prosciutto, anziché metterlo dove era più consono, su una ricca tavola imbandita di tante leccornie con una invitante bottiglia di buon vino, metterlo sul lato “b” o per essere più chiari, sulle natiche di una splendida donna. Ecco come si usa il corpo di una donna, si strumentalizza, si umilia, pur di vendere il prodotto. Si cattura il cliente in maniera patetica invece che con strumenti leali, mettere in mezzo sempre il “sesso” è di gran moda oggi, ma non ci si rende conto che alla fine potrebbe verificarsi dannoso e provocare cali di desideri per poi dirigersi su altri fronti, su desideri proibiti o contro natura. Si è arrivati nell’anno 2013 ma le cose non sono cambiate, sono rimaste al “Medioevo”: la donna è sempre maltrattata e soggiogata, quasi mai è rappresentata come colei che dà la vita con sofferenza. Se proprio dovessimo recuperare un’immagine antica, la donna dovrebbe essere trattata meglio, come una “madonna”, alla maniera delle donne dello “Stilnovo”. Al suo passaggio si doveva abbassare lo sguardo, figuriamoci se si poteva toccare, ed era dipinta come una Venere nell’Olimpo, mescolando esemplarmente il sacro e il profano …

 

Nelle immagini: l’attrice Charlize Theron in uno spot del 1993

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