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Se nei primi cinque anni di governo, infatti, per D’Orazio le decisioni venivano prese di comune accordo, nel Posa bis qualcosa è cambiato: “E’ venuta a mancare la collegialità – sottolinea il candidato a sindaco del movimento civico – e così ho deciso di operare per ricreare quelle condizioni che ritengo siano alla base di ogni aggregazione politica e sociale”.
Da qui la scelta ambiziosa ed allo stesso tempo coraggiosa di mettersi in gioco in prima persona ed istituire un movimento civico che rappresenti la voglia di antipartitismo dei cittadini di Frascati: “L’ho fatto perché quello che mi interessa – ribadisce D’Orazio – non è stare incollato ad una poltrona ma poter essere utile alla mia città. Chi mi voterà deve sapere che la collegialità nel mio governo sarà un elemento che non mancherà mai. Tutte le decisioni saranno prese di comune accordo e soprattutto nell’interesse dei frascatani”.
Non a caso uno degli slogan scelti da D’Orazio nel suo programma elettorale parla chiaro: “E’ l’amministrazione a doversi mettere a disposizione dei cittadini e non viceversa”.
Un’amministrazione collegiale per D’Orazio, in definitiva, è sinonimo di “democrazia partecipata”.