Descrizione

Libro di poesie premiato al concorso nazionale “Terzo Millennio” 2011 per Poesia Edita

Nella vasta raccolta di Armando Guidoni ho trovato un nocciolo assolutamente inedito all’oggi della poesia italiana. Nella nota di introduzione alla lettura, ho seguito un duplice piano di esegesi: il primo riguarda la tematica legata all’impegno scientifico che ha condotto Guidoni per un’intera vita in ambito lavorativo (egli ha ricoperto incarichi di delicatissimo prestigio); il secondo è inerente al tema dell’introspezione proiettata, però, all’oggettività universale.

In questa poesia irruente […] io vedo una lotta interiore: il primo in cerca della bellezza, che esiste tuttavia, anche se rara; il secondo, esploratore con la ragione del dramma dell’umanità contraddittoria, miope, opaca e stolta. Non siamo di fronte a un poeta mite e a un pessimista arrabbiato con gli altri tranne che con sé. Penso che Guidoni si stacchi dal ramo secco di tanta non-poesia contemporanea. Con una forza di scavo nell’interiorità (speculare a quella di tutti gli uomini) l’autore, constatata ogni cosa, non implora pietà degli altri, dei giudici sempre pronti a condannare o a compatire dal loro stellato soglio, ma a se stesso. Chi si aspetta una riposta ai dilemmi della vita da parte di un poeta, forse sbaglia strada. Le risposte le danno tutti, fuorché i poeti, forse a causa della loro onestà assoluta […]. Cosa fanno allora i poeti, se aumentano, anzi, i perché moltiplicandoli con le loro astratte metafore? Il poeta […] rivive con ognuno di noi la passione della vita (tormento e amore), rendendo le domande e le risposte fatti concreti, come concreta è l’esistenza: e svelandone i lati che la rendono accettabile perché intrisa di poetica commozione e bellezza, proprio grazie all’invenzione lirica che non domanda e non risponde, ma vive. Anch’io ho aggiunto una domanda, ma non voglio e non posso dare risposta. D’altronde, il percorso fatto insieme a lui e a voi, sia sufficiente a giustificare il tutto: l’opera è in sé la giustificazione di se stessa, quando è tale.
Per me, lo è, ed in pieno.
Aldo Onorati