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Il dialetto monticiano nella poesia di Tarquinio Minotti

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Titolo:      Il dialetto monticiano nella poesia di Tarquinio Minotti
Autori:      Elena Campolongo
ISBN-10(13):      978-88-95736-62-4
Editore:      Edizioni Controluce
Data pubblicazione:      Novembre 2017
Edizione:      I edizione
Numero di pagine:      160
Formato:      170×240
Collana:      Dialetti

Descrizione

Questo lavoro si prefigge l’obiettivo di analizzare i principali tratti linguistici del dialetto monticiano, un dialetto fino ad ora poco studiato e di cui non esistono attestazioni antiche. L’analisi prende quindi le mosse dal corpus poetico di un autore contemporaneo, Tarquinio Minotti, il quale compose le 41 poesie contenute in Ri-cordi, cronaca e poesie in dialetto monticiano nell’ultimo decen-nio del Novecento.
La poesia dialettale di Tarquinio Minotti rappresenta una testimo-nianza importante per comprendere quale sia lo stato del dialetto monticiano nei giorni nostri: la presenza contestuale all’interno del corpus di tratti linguistici piuttosto antichi e di sviluppi recenti lascia intuire che ci si trova di fronte ad un momento di transizione linguistica, intimamente legata alla trasformazione che la società monticiana sta vivendo da qualche decennio non solo per via dell’immigrazione sia interna che estera, ma anche grazie alla cre-scente scolarizzazione dei suoi abitanti. Il cosiddetto italiano stan-dard è oggi noto alla maggior parte dei monticiani (veramente po-chi sono i dialettofoni puri) e proprio per questo risultano interes-santi gli italianismi che emergono dallo spoglio del corpus, che dovranno essere considerati come il risultato di un dialogo conti-nuo tra italiano e dialetto, un’interazione che pian piano sta produ-cendo quella nuova «gamma di varietà e di registri, che rappresen-ta la reale novità della situazione attuale».
Proprio in virtù di queste rapide trasformazioni si rende necessario farsi testimoni del proprio tempo e mantenere vivo l’interesse per le radici, ma allo stesso tempo stimolare la curiosità per la novità. Lo scopo è quindi quello di analizzare senza sentimentalismi inuti-li un dialetto che si sta rinnovando, ripercorrendo in parte la storia che ha portato a nuovi esiti linguistici soppiantando i più antichi. Per ogni argomento si cercherà dunque di fornire un quadro com-pleto, rintracciando l’area di diffusione del fenomeno, il suo affio-rare in altri dialetti della medesima area linguistica e le modalità con cui esso si presenta nel dialetto monticiano, così come viene percepito e trascritto dal nostro poeta dialettale. Il dialetto trascrit-to dal Minotti verrà a sua volta confrontato, laddove opportuno, con i lemmi contenuti nel Vocabolario del Dialetto di Monte Com-patri di Gianni Diana e con le indispensabili nozioni di morfologia e fonetica che si trovano nelle Postille del professor Maurizio Dar-dano. Ogni paragrafo conterrà degli esempi tratti dal corpus del Minotti, di cui verranno specificati sia il numero del componimen-to sia il verso specifico da cui la forma viene presa, secondo il se-guente sistema di abbreviazione: M= Minotti; I= prima poesia; 1= primo verso.

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