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Ricordi, cronaca, poesie in dialetto monticiano

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Titolo:      Ricordi, cronaca, poesie in dialetto monticiano
Autori:      Tarquinio Minotti
ISBN-10(13):      978-88-95736-18-1
Editore:      Edizioni Controluce
Data pubblicazione:      Dicembre 2012
Edizione:      I edizione
Numero di pagine:      160
Formato:      170 x 240
Collana:      Dialetti

 

Descrizione

 

Questa opera è un invito rivolto a tutti i Monticiani giovani ed anziani a scoprire o riscoprire il dialetto del nostro paese.
Chi ha avuto la fortuna di avere accanto i nonni durante la propria infanzia, di aver ascoltato i loro racconti, potrà ritrovare in queste pagine parole di “una volta”, storie di “una volta” e potrà quasi viverla direttamente grazie alle attente descrizioni che l’autore ci offre. Chi invece ha vissuto queste stesse storie potrà richiamarle alla memoria ricordando così particolari e piccoli episodi ormai dimenticati. Ancor più bello sarà leggere in monticiano, in dialetto; quella lingua che per molto tempo ha fatto sentire in imbarazzo le persone anziane, le persone meno istruite, perché era ritenuta il simbolo dell’ignoranza da coloro che si sentivano “dotti” e veniva così bandita da qualsiasi lingua orale o scritto che fosse. Soltanto più tardi, e forse troppo tardi, si è compresa la grandezza dei dialetti e quindi si tenta di farli rivivere. Quante volte abbiamo sentito raccontare del bombardamento del gennaio ’44 o come un tempo si faceva il pane in casa, cose che sembrano così inverosimili e lontane per noi che siamo cresciuti negli anni del boom economico, eppure la vita dei nostri nonni era proprio quella, piena di stenti e di fatiche, ma sicuramente più sincera e meno artefatta.
Il testo è diviso in diversi settori alcuni legati alle esperienze personali dell’autore, altri attraverso i ricordi sfociano in uno spaccato della vita quotidiana del nostro paese.
Interessanti sono i vari brani che descrivono i principali luoghi di incontro, i monumenti o i vicoli più remoti. Con immagini nitide e genuine ogni angolo del nostro paese appare riscoperto e nuovo, molti sono i dettagli che sfuggono al frettoloso sguardo del passante, ma che non sono sfuggiti all’attenzione dell’autore.
Anche i racconti di episodi strettamente personali sono interessanti, se non per il contenuto, sicuramente dal punto di vista linguistico, infatti, anche in questo caso, e principalmente su testi di poesia, l’autore sa ben destreggiarsi con “le parole del passato”.
… È un invito, abbiamo detto, è un invito a conoscere qualcosa in più di Monte Compatri, ci auguriamo che in molti vogliate accoglierlo.

Maria Rosaria Minotti

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