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Riecco Colonna

15,00

 

Titolo:      Giornalismi, Storie e Rappresentazioni
Autori:      Fausto Giuliani
ISBN-10(13):       
Editore:      Edizioni Controluce
Data pubblicazione:      Dicembre 2003
Edizione:      I edizione
Numero di pagine:      128
Formato:      170 x 240
Collana:      Dialetti

 

Esaurito

Descrizione

 

Viaggio spensierato nel dialetto colonnese

Quando si parla di un paese, della sua storia e delle sue tradizioni, è perché si vuole in primo luogo far emergere il suo essere. Perché questa popolazione, oggi, ha quelle determinate caratteristiche? Perché si distingue da un’altra che abita in un paese che si trova ad appena due tre chilometri di distanza? Ebbene, non è possibile entrare nell’intimo di una cultura paesana, senza capire i sentimenti della sua gente verso la città natia. E il modo migliore con cui il paesano esterna questi sentimenti, è il dialetto. E’ un po’ come quando si parla in famiglia: quasi sempre non si guarda molto alla forma, a volte basta un cenno, una parola e tutti capiscono, non c’è bisogno di dilungarsi in discorsi complicati, pieni di spiegazioni per permettere a chi ascolta di capire.
Il dialetto è parlare in famiglia.
Il dialetto avvicina la gente.
Il dialetto rende liberi.
Rende liberi perché esce dal proprio essere nella maniera più naturale. Cosa dire, ad esempio, dei soprannomi? Nelle grandi città, quest’usanza ancora resiste in ristretti gruppi di amici; nei paesi, invece, se uno non ha un soprannome, obbligatoriamente in dialetto, quasi non è considerato un paesano, a volte qualcuno rimane addirittura uno sconosciuto. E poi, via, quante volte vi è capitato di dover parlare di una persona e dover spiegare che è il fratello del cognato del genero del cugino della suocera del marito di Pinco Pallino? E alla fine il tizio… rimane un tizio. Mentre invece, in un paese, basta dire, che so… “Forbiciò”, e non c’è bisogno di altre spiegazioni, tutti capiscono di chi si sta parlando.
Nello sfogliare questo libro, leggendone le poesie, i racconti, guardando le fotografie, ci si rende subito conto della magia che sprigiona un paese, la sua gente, la sua cultura, il suo dialetto. Piano, piano, si entra nell’intimo di Colonna, si catturano i suoi momenti, belli, tristi, e sembra quasi di essere parte vivente di questo paese, di esserne un protagonista. In tante situazioni ci si riconosce, o ci si vorrebbe riconoscere, perché è un mondo di favole quello descritto da Fausto Giuliani; un modo di vivere genuino, semplice, che spesso oggi non è più, e allora suscita nostalgia, tristezza, desiderio di tornare alle origini. Quelle origini che non tutti hanno vissuto, ma che ognuno di noi… sente, appassionatamente, dentro di se.

Mirco Buffi

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