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11-13-14 ott. Italia/Croazia/Benin per QdA/EuCollectivePlays!

11-13-14 ott. Italia/Croazia/Benin per QdA/EuCollectivePlays!
Ottobre 10
10:42 2018

QUARTIERI DELL’ARTE / EU COLLECTIVE PLAYS! 2018

Sei donne appassionate – Amleto, un’Ofelia in più – Oblomov

(Italia/Croazia/Benin)

 

Dall’11 al 14 ottobre il Festival internazionale dedicato alla drammaturgia collettiva e polivocale (in allegato breve descrizione e calendario) propone Florian Metateatro e Teatro Nazionale Croato di Fiume/Rijeka con “Sei donne appassionate” –  il testo di Mario Fratti da cui è stato tratto i musical “Nine” ispirato a 8½ di Fellini -,  una rivisitazione dell’Amleto in chiave fantascientifico-distopica, e una rilettura dell’Oblomov di Goncarov firmata da Danilo Laccetti e Valentino Orfeo. A questi due allestimenti parteciperanno i giovani beninesi impegnati nel progetto “Il Segno di Orfeo” (c.s. in allegato), una residenza artistica Italia/Benin che si tiene a Vitorchiano fino a tutto novembre 2018, sostenuta dal Ministero degli Esteri e finalizzata ad uno scambio culturale paritario fra attori, musicisti, danzatori, autori e registi europei ed africani.

 

11 Ottobre | Complesso di Sant’Agnese – Vitorchiano (VT) | h 18,00

Biglietti 1 € – Ridotto 0.50 € (under 26 / over 65 / studenti)

SEI DONNE APPASSIONATE

di Mario Fratti

con Anna Paola Vellaccio, Giulia Basel e altri sei interpreti

regia e adattamento drammaturgico Vincenzo Manna

Florian Metateatro e Dramma Italiano del Teatro Nazionale Croato di Fiume/Rijeka

Sei donne appassionate è il testo teatrale, liberamente ispirato al film 8½ di Fellini, da cui è stato tratto Nine, il musical che ha riscosso uno straordinario successo di pubblico e di critica, un vero e proprio fenomeno teatrale con oltre duemila repliche, oltre a essere diventato un film con un cast stellare e la regia di Rob Marshall. Sei donne appassionate è incentrato sulle vicende del regista Guido Contini e sul suo rapporto con le donne della sua vita, la moglie Marianna, l’amante Valia, la sua musa Sonia e le altre. Significativo anche il rapporto antagonistico tra Guido e lo sceneggiatore William che evoca quello tra Fellini e Ennio Flaiano. La coproduzione coinvolge artisti, musicisti ed attori sia italiani che croati di lingua italiana.

 

Mario Fratti nasce a L’Aquila nel 1927 e dopo la laurea laurea in Lingue e Letterature Straniere alla Università Ca’ Foscari a Venezia, inizia la sua carriera come drammaturgo. Nel 1962 presenta al Festival di Spoleto il suo atto unico “Suicidio” visto da Lee Strasberg che lo invita a rappresentarlo all’Actor’s Studio di New York, città in cui si trasferisce nel 1963 e dove vive tuttora continuando la sua prolifica produzione drammaturgica che conta ad oggi oltre cento opere. Definito negli Stati Uniti “il Pirandello americano”, Fratti viene accolto immediatamente con il favore della critica grazie al suo stile asciutto e immediato, la sua denuncia politica e sociale senza metafore. Le sue opere sono tradotte in venti lingue e rappresentate in seicento teatri di tutto il mondo. Molti i premi a lui assegnati in tutto il mondo tra i quali: il premio Selezione O’ Neil, il Richard Rogers, l’Outer Critics, l’Heritage and Culture, l’Otto Drama Desk Awards. “Sei donne appassionate”, rappresentato per la prima volta a New York nel 1974, è il testo teatrale da cui nacque nel 1982 “Nine” un vero fenomeno teatrale, uno dei musical di maggior successo a Broadway con più di duemila rappresentazioni e vincitore di sette Tony Award.

 

Vincenzo Manna nasce a Roma nel 1977. Laureato in “Stilistica e Retorica” all’Università degli Studi di Firenze, frequenta l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” dove si diploma in regia nel 2009 con lo spettacolo “Fari nella nebbia”, che è anche il suo debutto come drammaturgo.Artista tra i più interessanti della nuova generazione teatrale italiana, lavora come regista e autore, sceneggiatore e traduttore.Dal 2013 è docente di Recitazione e Drammaturgia presso l’Università Link Campus di Roma. Numerosi i riconoscimenti finora ottenuti, tra cui il Premio SIAE (2010) come miglior nuovo autore italiano, assegnatogli durante il 53° Festival dei Due Mondi di Spoleto. Tra i suoi lavori: “Fari nella nebbia” (2009) testo finalista al 50° Premio Riccione, menzione speciale della giuria; “Hansel e Gretel” (2010) spettacolo vincitore del Premio Scenario Infanzia; “L’ultima cena” (2011) testo finalista al Premio Hystrio 2012; “Giulio Cesare” (2012) traduzione per lo spettacolo selezione Globe to Globe che rappresenta l’Italia durante le manifestazioni culturali delle Olimpiadi di Londra 2012; “Inverno” (2014) di Jon Fosse, regia realizzata per il Florian Teatro Stabile di Innovazione; “Odissea” (2016) di Derek Walcott regia realizzata per Khora Teatro Produzioni; “Cani” (2017) testo 2° Premio Borrello per la Drammaturgia e Premio CassinoOFF 2014; “La Classe” (2017) testo scritto per Società Per Attori-Franco Clavari, regia di Giuseppe Marini. Alcuni dei suoi testi sono pubblicati presso le case editrici “Editoria&Spettacolo” e “Titivillus”

 

13 Ottobre | Foresteria Comunale – Vitorchiano (VT) | h 21,00

Biglietti 7 € – Ridotto 5 € (under 26 / over 65 / studenti)

AMLETO – UN’OFELIA DI PIÙ

di Gian Maria Cervo

regia Alessio Pizzech

Coproduzione del Festival con Drakkar

PRIMA ASSOLUTA

Una riscrittura che fa intersecare le più affascinanti ipotesi filologiche, genealogiche e letterarie sull’opera shakespeariana con una fantascienza alla Black Mirror e ci parla del Medioevo che c’è in questa nostra epoca contemporanea. Messo in scena nel luogo reale in cui vivranno gli attori della residenza “Il segno d’Orfeo”, un ensemble europeo-africano che si crea in seno al progetto EU Collective Plays!, questa esperienza site-specific è riservata a 15 spettatori alla volta.

 

Alessio Pizzech Debutta come scenografo e regista collaboratore presso il Teatro Donizetti di Bergamo per le due opere: ‘Il Piccolo Cantore’ di L. Gregoretti e ‘Una Furtiva Lagrima’ di U. Gregoretti. E’ l’inizio di una carriera che lo porterà a dirigere più di 120 spettacoli di opera e prosa in teatri e festival come il Regio di Torino, il Massimo di Palermo, Quarttieri dell’Arte di Viterbo, Inequilibrio di Armunia, la Fondazione Pontedera Teatro, il Metastasio di Prato. Ha al suo attivo un’intensa attività di traduzione dal francese tra cui il ‘Theatre de poche’ di Jean Cocteau, una nuova versione italiana di ‘Historie du soldat di Ramuz ‘e di ‘Savannah Bay’ di M. Duras, nonché il testo teatrale ‘Notti d’inchiostro’ di F. Jelannette. È stato docente di Arte Scenica al Conservatorio Giordano di Foggia. Ha al suo attivo un contributo per la pubblicazione ‘I Teatri della scuola’ edito dalla Provincia di Pisa. Di particolare rilevanza l’attività didattica rivolta proprio alle scuole attuata dal ’93 in Italia e all’estero. Incontra e collabora dal ’97 con Marion d’Amburgo e Federico Tiezzi. Ha diretto importanti attori e attrici: Alessio Boni,Elena Croce, Marion D’Amburgo, Antonio Piovanelli, Mita Medici, Martine Brochard, Adria Mortari, Gianluigi Fogacci, Anna Montinari, Bob Marchese, Maria Rosaria Omaggio, Beppe Ghiglioni. É stato assistente e regista collaboratore per alcuni registi italiani e stranieri: Pier’Alli, Micha Van Hoecke, Ugo Gregoretti, Michele Mirabella e Giorgio Pressburgher.

 

14 Ottobre | Complesso di Sant’Agnese – Vitorchiano (VT) | h 21,00

Biglietti 5 € – Ridotto 2 € (under 26 / over 65 / studenti)

OBLOMOV

di Danilo Laccetti

regia Valentino Orfeo

Coproduzione del Festival con Galleria Toledo

PRIMA ASSOLUTA

Il progetto registico di Valentino Orfeo si propone di affrontare la complessità del romanzo di Goncarov, “Oblomov”, partendo dal suo nucleo centrale, ovvero il torpore esistenziale e la malattia dell’animo. Sviluppando quindi le tematiche drammaturgiche, la tensione contraddittoria tra attrazione e repulsione verso la vita, le sue lusinghe e le sue insidie, gli attori saranno chiamati a costruire personaggi complessi, che nel rifiuto dell’azione producano una forte dinamica interiore.

 

Danilo Laccetti è docente, consulente editoriale. Si laurea in Storia Romana presso «La Sapienza», traducendo e commentando i libri VI e VII delle Variae (le cosiddette Formulae) e partecipa ad alcune campagne di scavo archeolgico in Toscana. I suoi interessi spaziano anche in ambito letterario, dove esordisce con il “cortoromanzo ingannevole” Trittico della Mala Creanza (2009), seguito dal romanzo satirico Storie di Pocapena (2010). Ha curato la pubblicazione di classici tascabili per l’editore Leone (Verga, Capuana, Boito, Svevo, Pirandello, Kafka) e una nuova edizione di Un viaggio a Roma senza vedere il papa di Faldella (Greco&Greco, 2013). Suoi contributi sono apparsi su varie riviste, fra cui «Atelier», «Nuova Prosa», «Il Segnale», «l’Immaginazione», mentre su «Testo a fronte» saranno pubblicate traduzioni da Orazio e Catullo.

Valentino Orfeo è interprete, autore e regista. Al cinema ha lavorato con Fellini, Samperi e Montaldo. È stato inoltre direttore artistico della Sala Orfeo del Teatro dell’Orologio di Roma.

 

www.quartieridellarte.it

 

Info e prenotazioni: ufficiostampaquartieridellarte@gmail.com – Tel. 351.9299179
ticket: www.oooh.events Ufficio Turistico Viterbo
Per le prenotazioni di gruppo: per ogni 4 biglietti acquistati uno è offerto dalla Direzione del Festival5

 

Ufficio stampa: Marzia Spanu  info@marziaspanu.com

 

 

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