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Alexanderplatz Jazz Club – Miraldo Vidal Quartet

Alexanderplatz Jazz Club – Miraldo Vidal Quartet
Marzo 23
12:12 2016

Alexanderplatz Jazz Club – via Ostia 9

info: Tel. 06 83775604

GIOVEDI 24 marzo ore 21,30 / 22,45 doppio concerto

Miraldo Vidal Quartet ore 21,30

Miraldo Vidal manouche, chitarra – Simone Magliozzi, chitarra – Alessandro Vece, violino – Paride Furzi, contrabbasso – Alessandro Virgilio, chitarra – Dario Berlucchi, chitarra – Elia Lasorsa contrabbasso

GONZALO BERGARA ore 22,45
Gonzalo Bergara, noto per essere un grandissimo compositore e uno dei principali interpreti manouche al mondo, sarà l’ospite d’onore di Accordi Disaccordi per alcuni mesi, con il suo virtuoso gipsy jazz, famoso per le contaminazioni provenienti dalla sua terra natia: l’Argentina.
Il chitarrista ha all’attivo decine di album: famosi quelli da solista “Ansiedad (El Cuarteto Argentino)” del 2014 e “Djangophonic” del 2009, così come “Walking Home” del 2012 e “Simplicated” del 2011 con il suo quartetto The Gonzalo Bergara Quartet, nato dall’unione del gipsy jazz con le sonorità tipiche di Buenos Aires, e quelli con i The New Hot Club of America (NHCA), un ensemble composto dai più noti artisti gipsy jazz americani.
Da non dimenticare anche le sue apparizioni ai più importanti festival jazz e manouche del mondo, che lo hanno reso celebre tra gli addetti ai lavori e gli appassionati.

Doppio concerto manouche al tempio del Jazz.
Omaggio a Django Reinhardt del Miraldo Vidal 4tet con super ospite: il chitarrista argentino Gonzalo Bergara in tour in Italia con il trio torinese Accordi & Disaccordi.

VENERDI 25 marzo ore 22

SOCIAL CALL – OMAGGIO A BETTY CARTER

Sara Della Porta, voce – Silvia Manco, pianoforte – Luca Fattorini, contrabbasso – Enrico Morello, batteria

Una personalità di rilevo, capace di attingere al repertorio immensamente ricco degli standard song americani e riportarli allo stato di materia prima da plasmare, trasfigurandoli e connotandoli fortemente in modo del tutto originale, accostando al linguaggio dello scat vocale della tradizione, un canto fatto di sincopi e poliritmie che diventano il cuore della sua espressione, la scintilla che accende le sue idee compositive e l’eredità che lascia a noi tutti.

“New all the time”, era questo il suo imperativo categorico, il motore stesso della continua ricerca ha portato Betty Carter a espandere in molte direzioni l’idea stessa di vocal jazz.

Punto di riferimento per intere generazioni di musicisti, ha chiamato attorno a sé talenti di straordinaria freschezza creativa ai quali chiedeva sempre di interagire in maniera dinamica sul terreno comune del “timing” inteso come pulsazione costante, sia che si trattasse di ballad dilatate al limite dell’onirico che di incalzanti swing dal ritmo frenetico.

La sezione ritmica, di base formata da piano, basso e batteria, era il suo interlocutore privilegiato, mai è stata relegata al solo ruolo di accompagnamento.

“Social Call “ è un progetto ideato da Sara Della Porta e Silvia Manco le quali si danno appuntamento nello spazio comune della passione per questa artista attingendo sia dal repertorio vastissimo degli standard jazz che lei stessa ha interpretato nella sua lunga carriera ma anche restituendo al pubblico alcuni brani originali ormai divenuti essi stessi dei classici dai quali traspare tutto il carisma di una figura così significativa per il jazz.

“You can do anything you want to do, if you know what to do” (B. C.)

SABATO 26 marzo ore 22

Baraonna
Baraonna è il quartetto vocale italiano che ha fatto delle contaminazioni musicali il suo tratto distintivo, facendo convivere il blues, la musica d’autore, lo swing, la tradizione partenopea e il jazz in uno stile fortemente riconoscibile e unico nel suo genere.

Il gruppo è composto da Delio Caporale, Eleonora Tosto, Daphne Nisi e Vito Caporale.
Con quattro voci e un piano, o con la loro band, i Baraonna danno vita a un gioco di quadriadi che si rincorrono senza incontrarsi mai, unite dal fil rouge della polifonia, con canoni e contrappunti.

Nello “Spettacolo Concerto” dei Baraonna si trovano brani inediti del gruppo (come I Giardini d’Alhambra, Fuite, Niente swing) e standards famosissimi (All of me, It don’t mean a thing, ecc.) orchestrati nello stile vocale originale del quartetto. L’amatissima ‘O sole mio, ad esempio, è innestata ad un classico d’oltreoceano come Take five (il celebre cinque-quarti di Dave Brubeck) oppure l’esotica A night in Tunisia (manifesto del bebop di Dizzy Gillespie) si fonde con la briosa ‘O Sarracino di Renato Carosone, in virtù dei comuni spunti orientaleggianti delle due melodie.

Numerosi gli omaggi alla musica italiana d’autore, come Minuetto portato al successo da Mia Martini, Reginella di Claudio Baglioni e il Terzo fuochista della cantante Tosca. Di particolare impatto la versione-scioglilingua in napoletano del brano “Four Brothers” di Jimmy Giuffre, già cantata dai Manhattan Transfer in inglese e dagli Swingle Singers in francese. Tante le collaborazioni importanti con: Claudio Baglioni, Renato Zero, Pino Daniele, Renzo Arbore, Pino Insegno, Luciano Berio, Renato Carosone, Riccardo Cocciante, Mario Lavezzi.

http://www.alexanderplatzjazzclub.it

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Ufficio Stampa Saint Louis
Giorgia Mileto
ufficiostampa@slmc.it

 

 

 

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