Notizie in Controluce

 Ultime Notizie

Archeoclub di Monte Compatri all’opera: ricognizione grotta vinaria

Archeoclub di Monte Compatri all’opera: ricognizione grotta vinaria
Novembre 16
17:53 2022

Membri dell’Archeoclub sede di Monte Compatri si sono recati a effettuare una ricognizione-esplorazione di una grotta vinaria, in dialetto monticiano “Ròtte”, sita presso “Le Pràta”. La grotta, utilizzata come grotta vinaria in passato per conservare il vino, “Vinu” in dialetto, si presenta come una galleria artificiale a volta (presenti piccoli punti di erosione) che si sviluppa orizzontalmente per decine di metri dove, in passato, si accedeva, nella galleria che dipana a sinistra dalla galleria principale, tramite un cancello di ferro, tuttora presente, e che presenta una nicchia (muratura artificiale) nella parete di destra e la stessa galleria occlusa da un pilastro in mattoni di rinforzo per le fondamenta della casa soprastante e da una parete artificiale. Adiacente a tale accesso, presso la galleria principale, è posta una porta di accesso di legno, che, oltrepassata, fa proseguire nella galleria principale. Nella parete di destra è presente una nicchia, una parete artificiale ostruisce il proseguimento e fa virare a sinistra il percorso dalla galleria principale, dove s’interrompe anch’essa per mezzo di una parete artificiale. In quest’ultimo tratto di galleria, nella parete di sinistra sono presenti due nicchie e, nella parete di destra, una nicchia e un’ulteriore galleria a forma di S che scende in verticale e che finisce in un breve cunicolo che si stringe sempre di più fino a finire nel materiale vulcanico non scavato. In quest’ultima galleria-cunicolo, si possono notare sia i segni lasciati dagli attrezzi di lavoro per la realizzazione (es. piccone), sia i vari strati e tonalità di colore del materiale vulcanico. La tonalità della roccia vira dal rossiccio-giallino al grigio e si presenta in alcuni punti a strati ben definiti. Più che una grotta vinaria (assenza di nicchie per deporre botti), sembra essere stata scavata per ricavarne materiale da lavoro. Il Vitale, nella sua opera “DE OPPIDO LABICI” del 1778, asserisce che “vicino allo stesso paese di Monte Compatri esisteva anche certa terra cretacea di colore rosseggiante (rossastro) con il quale si fabbricavano anfore ed altri recipienti” che per qualità e colore “raggiungevano quelli detti di Bassanello” (i coccìari di Vassanello, provincia di Viterbo), che i ruderi della fabbrica sono visibili “nella pianura, che si chiama della Fontana o delli Prati” (Le Prata) e che l’attività fu interrotta per la difficoltà di reperimento del materiale e per la dedizione all’agricoltura. Sicuramente nei secoli, questi luoghi, ossia le cantine e le grotte vinarie, hanno visto un’attività polifunzionale: luoghi d’incontro (es. pranzi, cene, due chiacchiere per un “goccetto”), case, fraschette, tinelli, luoghi per eventi pubblici le prime; cave, conservazione del vino, rifugi, ripostigli, luogo di conservazione degli alimenti le seconde. A Monte Compatri, le cantine con grotte vinarie annesse sono moltissime e quest’ultime formano un “Paese sotto il Paese”, un labirinto sotterraneo per via del reticolo che formano le gallerie che in passato erano anche comunicanti tra loro. Valorizzare ciò che si possiede.

Foto: ingresso galleria e cunicolo a forma di S dove sono presenti strati differenti di materiale vulcanico.

 

Tags
Condividi

Articoli Simili

0 Commenti

Non ci sono commenti

Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?

Scrivi un commento

Scrivi un commento

MONOLITE e “Frammenti di visioni”

Categorie

Calendario – Articoli pubblicati nel giorno…

Aprile 2024
L M M G V S D
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
2930  

Presentazione del libro “Noi nel tempo”

Gocce di emozioni. Parole, musica e immagini

Edizioni Controluce

I libri delle “Edizioni Controluce”