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“Alfabeto Bonino”, è un saggio scritto da Emma Bonino e Cristina Sivieri Tagliabue. In forma di alfabeto, contiene tutte le parole che contano per la politica radicale. Ma non solo: nelle pagine del libro c’è anche la persona Emma. Il libro è stato presentato alla Galleria Colonna di Roma il 18 marzo. Insieme alle due autrici c’era Concita De Gregorio, direttrice dell’Unità. L’attualità politica e i temi trattati nel libro si intrecciano naturalmente. La De Gregorio, infatti, ha cominciato a parlarne scegliendo non casualmente la lettera L di legalità, una delle parole più importanti per Emma Bonino, e parola che negli ultimi giorni si è rivelata ancora più decisiva. Questo perché, spiega la politica radicale, è diventato palese come in Italia esista un problema di legalità: non siamo più un paese di diritti e doveri, di regole, ma di favori.
La lettera L può essere declinata anche in altri modi: ad esempio, come libertà. Concita De Gregorio chiede a Emma Bonino un parere sulla manifestazione di sabato del Pdl, convocata dal governo proprio per difendere la libertà. E la Bonino risponde di non conoscere libertà senza regole, senza leggi. Stiamo parlando di libertà o di licenza, quindi? Cominciano entrambe per L, ma non sono la stessa cosa, dice.
Altrettanto fondamentale è la trasparenza, parola sulla quale la Bonino ha costruito la sua intera campagna elettorale. Quando si esercita un potere, spiega, certi paletti aiutano. «Se l’istituzione diventa una casa di vetro», dice, questo e aiuta l’onestà, aiuta la nuova cittadinanza.
Non c’è però solo la politica, nel libro. Molte parole svelano aspetti poco conosciuti di Emma Bonino. Ad esempio che lei ama ballare, ama il Boogie-boogie. Ma c’è anche il rapporto con la madre cattolica, nel libro. E c’è la grande confidenza che la Bonino ha raggiunto con la propria solitudine: conquista lunga e faticosa, ma spiega di aver imparato ad avere piacere a stare da sé, con sé, senza sentirsi sola, e cercare la socialità scegliendo chi frequentare.