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Niente più niente al mondo al Piccolo Eliseo

Niente più niente al mondo al Piccolo Eliseo
Dicembre 01
18:02 2015

Roma, Teatro Piccolo Eliseo
dal 2 al 13 dicembre 2015
Casanova Teatro
presenta
Niente più niente al mondo
tratto dall’omonimo libro di Massimo Carlotto
adattamento e regia di Nicola Pistoia
con Crescenza Guarnieri
scene Francesco Montanaro
costumi Sandra Cardini

Al Piccolo Eliseo di Roma Crescenza Guarnieri torna in scena con lo spettacolo “Niente più niente al mondodal 2 al 13 dicembre. La pièce è tratta dall’omonimo libro di Massimo Carlotto. Si narra un intenso dramma familiare tra noir e racconto sociale. La donna, sola in scena, come in un delirio straziante, ironico e mai patetico, rievoca la propria storia e quella drammatica della sua famiglia; il rapporto con il marito e la figlia unica, tra bisogni e ossessioni, vite perdute, sogni infranti, il dio denaro, una battaglia per dimenticare. Le note di una canzone ricordano i giorni felici in un quotidiano senza storia e senza musica.

Sullo sfondo la città di Torino in cui regnano la mancanza di lavoro, la difficoltà di sbarcare il lunario quando non si è più produttivi. La protagonista è una proletaria, costretta a vestirsi negli empori cinesi e a fare la spesa al discount. La sua è un’esistenza misera, priva di speranza, che trova sfogo solo nelle bottiglie di vermuth. Crescenza Guarnieri dona un’interpretazione matura, forte, sublime al suo personaggio rendendo eloquenti anche le pause e i silenzi.

Il titolo trae origine da un verso della canzone di Gino Paoli “Il cielo in una stanza”, che, ripetuta ciclicamente, rappresenta proprio l’arrendevolezza della protagonista a un destino già segnato.

Massimo Carlotto racconta attraverso i propri personaggi le trasformazioni più recondite della società. Inizia l’attività letteraria e giornalistica nel 1994, scrivendo romanzi di genere noir. “Il fuggiasco” (1995), autobiografia romanzata sul suo periodo di latitanza, rappresenta la sua prima pubblicazione. Dal libro è stato tratto nel 2003 l’omonimo film, diretto da Andrea Manni, con Daniele Liotti. Il suo personaggio più noto è l’Alligatore, alias Marco Buratti, un originale detective privato. I suoi romanzi sono tradotti in molte lingue e ha vinto numerosi premi sia in Italia che all’estero.

Orari spettacoli

martedì, giovedì, venerdì, sabato ore 20.00

mercoledì 2 dicembre, ore 20.00

mercoledì e domenica, ore 16.00

Crescenza Guarnieri

Formatasi alla Scuola di Espressione ed Interpretazione diretta dal maestro Orazio Costa, ha un’esperienza che spazia dalla prosa al musical, con partecipazioni in TV  radio e cinema.

Recentissima è la sua partecipazione come attrice e voce narrante al film di Marco Ponti “Io che amo solo te” nelle sale dal 14 ottobre scorso.

Nella prosa è Madonna Capuleti in “Giulietta e Romeo” regia di Gigi Proietti; la Signora Birling in “un Ispettore in casa Birling” regia di Giancarlo Sepe, con Paolo Ferrari e Andrea Giordana; è Sara in “Processo a Gesù” regia Maurizio Panici, con Massimo Foschi; diretta da  Francesco Zecca è zia Lena accanto a Lucrezia Lante Della Rovere in “Come tu mi vuoi” di Luigi Pirandello, protagonista del monologo “Tutti i miei cari” di Francesca Zanni, quest’ultima autrice e regista di “Tango” in cui la Guarnieri è protagonista con Rolando Ravello; il regista Nicola Pistoia la dirige nel monologo “Niente più niente al mondo” di Massimo Carlotto e nella commedia “Grisù, Giuseppe e Maria” di G.Clementi. È la protagonista femminile in “Tribù” e “Orienti” di Duccio Camerini, da lui diretti. Diverse poi le collaborazioni con la Compagnia della Rancia, con la regia di Saverio Marconi: è Sheila in “ Chorus Line”; protagonista femminile in ” Brachetti in Technicolor” con Arturo Brachetti; Nicky in “Sweet Charity” con Lorella Cuccarini e Cesare Bocci; e ancora protagonista femminile in “Serial Killer per signora” diretta da Gianluca Guidi; è diretta da Pietro Garinei in “Due ore sole ti vorrei” con Gianfranco Iannuzzo; diretta da Massimo Piparo in “ La cage aux folles” con Massimo Ghini e Cesare Bocci. Al cinema è Antonietta in “Mine Vaganti” di Ferzan Ozpetek; coprotagonista femminile con Toni Garrani  in “Fuorigioco” regia Carlo Benso; la signora Labbate in “Io che amo solo te” di Marco Ponti, con Michele Placido, Riccardo Scamarcio, Luciana Littizzetto e Laura Chiatti. Diverse partecipazione come protagonista di puntata in fiction quali “Don Matteo”, “Il giudice Mastrangelo”, “Carabinieri”. Attrice comica in “Macao” di Gianni Boncompagni. A Radio Rai collabora con Simona Marchini, Greg e Lillo.

Recensioni

Il piccolo miracolo di un a solo che raffigura lo stento più fosco e delirante e che contiene una sublimazione ancora più atroce…è un tracciato di parole e silenzi che l’adattore e regista Nicola Pistoia ha molto ben ricavato da un libretto di Massimo Carlotto, potendo far affidamento su un’attrice di insolita e acre tempra, Crescenza Guarnieri. […] Se questo spettacolo va segnalato per una sua straziante bellezza, molto del merito va anche al corpo di povera Crista e alla voce di donna emarginata di cui è capace Crescenza Guarnieri, un’attrice che qui offre una prova apparentemente sottotono e invece di sublimazione atroce di sgraziata elegia come di rado se ne vedono e se ne sentono (R. Di Giammarco “La Repubblica”)

Testo duro e spietato ma velato da un senso dell’ironia  che serve a stemperare i momenti più forti grazie a un accento pugliese che la Guarnieri regala al suo personaggio. (G. Capitta  “Il Manifesto”)

Crescenza Guarnieri lavora con abilità su questa figura a un testo appena asciugato da Nicola Pistoia che ne firma anche la regia. (Paolo Petroni “Corriere della Sera”)

Stati emotivi che Crescenza Guarnieri (attrice sensibile ed eclettica che ci colpì molto in uno spettacolo sui desaparecidos intitolato Tango e qui ritroviamo quanto mai matura, intensa e toccante) attraversa con estrema fluidità. (Laura Novelli “Il Giornale”)

Bravissima la Guarnieri che riesce a farti metabolizzare le parole quasi prima di essere cosciente di averle ascoltate.  (F. Chiantese “Giro di vite”)

Speranza e bellezza sono apparse nell’interpretazione calda, intensa, appassionata e sincera della Guarnieri che, da sola per oltre un’ora, ha inchiodato l’attenzione del pubblico presente ed è riuscita a rendere eloquenti le pause e i silenzi. (Marco Fè “Corriere di Siena”)

Adattato e messo in scena da Nicola Pistoia che dirige una brava attrice, Crescenza Guarnieri (M. Lucidi “Avvenimenti”)

Scritto da Marialuisa Giordano

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