Il cielo di piombo da guardare l’ultima volta mentre si scivola verso il nulla. Non si accende più il focolare, l’aratro con i buoi aspetteranno invano
E’ il fischio sparso all’improvviso, Il crepitìo dei ghiaccioli, La notte che gela la foglia, Il duello di due usignoli. E’ il pisello inselvatichito,
Avevo denti ancora da latte e già disegnavo il mio sogno su lastre di ardesia. Limo le unghie spezzate su croste di ceppo.
Eravamo uguali, nel profondo. Ci distanziammo crescendo. Io aspettavo i colori del tramonto tu, la notte. Con l’intelletto sciabolavi misteri,