Notizie in Controluce

 Ultime Notizie

A piedi dall’Olanda fino a Roma. Una storia d’amore

A piedi dall’Olanda fino a Roma. Una storia d’amore
Novembre 05
02:00 2006

Tramonto su Roma‘Un viaggio inizia nel momento stesso in cui la porta di casa si chiude alle tue spalle. In quel preciso istante il cammino da intraprendere si schiude davanti ai tuoi occhi, come per magia’. Incontro Wim van den Ende a Roma, in un caldo pomeriggio di fine luglio. Suo figlio, un caro amico olandese, mi ha parlato moltissimo di lui e desidera che lo incontri di persona quando arriverà in città. Il motivo? Wim ha una storia straordinaria da raccontare. Mi trovo di fronte ad un bell’uomo di 58 anni, ho già una vaga idea di che tipo di persona sia e le mie aspettative non vengono deluse. Wim adora Roma, ne ama le qualità e i difetti, questa città è la tappa fondamentale della sua storia, meta e punto di partenza di un cammino esistenziale che lo ha portato fin qui dall’ Olanda’a piedi. Desidero che sia direttamente Wim a raccontare la sua incredibile avventura: «Mia moglie ed io camminavamo moltissimo assieme durante le vacanze estive, lungo i sentieri di montagna che percorrono la Svizzera e l’Austria e in Cornovaglia. Ci siamo conosciuti ai tempi del liceo, un’intera vita trascorsa l’uno accanto all’altra, abbiamo visitato tantissimi luoghi, condiviso emozioni e scoperto il mondo assieme. Camminare per noi rappresentava un momento unico di intimità, spazio e tempo erano a nostra disposizione, esistevamo soltanto noi due lungo il cammino. Poi, un giorno, mia moglie si è ammalata, cancro al seno, impossibile da curare. Ogni giorno le sue condizioni fisiche peggioravano. Ho deciso quindi di lasciare il mio lavoro da manager presso un’organizzazione governativa per prendermi cura di lei. Le sono rimasto accanto fino alla fine, per un intero anno. Sono stati i dodici mesi più felici della mia vita. È stato allora che l’idea del cammino verso Roma ha cominciato a farsi largo nella mia mente. Roma, la città eterna, era uno dei luoghi che più di tutti avremmo voluto visitare assieme. Lei non poteva più farlo ma io si. Per quarant’anni non ero mai stato da solo, c’era sempre lei al mio fianco ma adesso era giunto il momento di imparare a convivere con me stesso, per trovare un nuovo equilibrio ed un nuovo posto per Elske nella mia vita. Il mio viaggio è iniziato alla fine di febbraio, ovviamente da casa mia a Sassenheim, in Olanda, direttamente sulla soglia di casa. La rotta che avevo scelto passava per Maastricht e da li attraverso il Belgio e il Lussemburgo, lungo il confine con la Germania fino a Saarburg, attraversando il fiume Mosel. Poi fino a Basilea, dove sono arrivato il 16 aprile. Da li una coppia di amici mi ha portato con una vecchia station wagon fino a Oropa, vicino Biella, quindi ho camminato verso Ivrea per poi riprendere il treno per Aosta e camminare lungo le vallate. Arrivato a Fenis il mio cammino è stato investito di un’importante missione: portare una lettera a San Pietro, affidatami da una donna alla quale era morte la madre quella stessa notte. Ne fui onorato! Tornato ad Ivrea ho preso la via per Vercelli fino a Fornovo e poi attraverso gli Appennini, iniziando la discesa verso Orvieto e poi fino a Viterbo, attraverso i laghi di Vico e Bracciano per giungere finalmente a Roma. Ho camminato per 5 giorni a settimana, 25 giorni Km ogni giorno. Durante i weekend mi sono spostato in treno per visitare le città circostanti. Arrivato in Italia ho avuto modo di vedere Torino, Parma, Lucca, Firenze, Siena e Arezzo ma per visitare bene questo Paese servirebbero anni interi! La maggior parte del tempo ho camminato da solo, amici e familiari si sono uniti a me per qualche giorno, accompagnandomi per tratti di strada più o meno lunghi. Camminare è un buon modo per concentrarsi nella meditazione e per trarre ispirazione da ciò che si osserva, cosa che non succede quando si viaggia in macchina, a causa della velocità. Ho tenuto un diario del mio cammino, suddiviso in base alle esperienze vissute: ‘lasciare l’Olanda’, ‘come si sentono i miei piedi’, ‘un giorno triste’, ‘senza partenza niente arrivo’, ‘incontrare persone nuove’, ‘il mio primo giorno in Italia’ e ‘Roma’. Il motto del mio viaggio, ma anche dei paragrafi del mio diario è: ‘Nel passo sviluppa il cammino’, ed è assolutamente vero. Non sempre è facile intraprendere un percorso a piedi e non sempre è facile trovare un posto per alloggiare la notte, ho avuto questa difficoltà soprattutto in Toscana, dove mi è capitato di trascorrere la notte in una cabina telefonica, ho impiegato due giorni per recuperare la fatica fisica! Fortunatamente, non ho più avuto simili inconvenienti. A Firenze ho trascorso dei giorni fantastici. Alloggiavo in un appartamento in Borgo San Lorenzo ed avevo chiesto ai miei figli di raggiungermi in città assieme alle rispettive fidanzate. Ho quattro ragazzi di età compresa tra i 25 e i 31 anni. Il più giovane di loro poteva trattenersi soltanto un giorno a Firenze, era infatti impegnato a girare l’Europa con due amici, la fidanzata ed un cane su una vecchia Mercedes, ogni tanto si fermano a suonare per le strade per racimolare qualche soldo per il viaggio, così hanno fatto anche a Firenze, sul Ponte Vecchio, ma dopo soli tre minuti la polizia è arrivata. Sono molto orgoglioso dei miei figli! L’Italia è un Paese molto bello. Non solo per il clima ma anche per i colori delle case, l’incredibile quantità di Chiese e, ovviamente, per l’arte’ in un raggio di venti chilometri capita di ammirare resti romani, edifici barocchi e antiche mura medioevali. Anche le mille trattorie, bar e ristoranti sono una delizia per gli occhi e per il palato, adoro i gelati, il vino frizzante e la cucina che cambia di regione in regione, solo due cose credo che siano migliori in Olanda: la birra e il pane, per il resto non avete nulla da invidiarci! E poi Roma, che spettacolo’ anche se, sinceramente, viene spesso da pensare come sia possibile che una città come questa venga trascurata sotto molti aspetti, primo fra tutti la pulizia lungo le strade, anche quelle centrali’ ma credo che in fondo anche questo faccia parte del suo fascino! Tra pochi giorni ripartirò, stavolta in macchina fino al Sud d’Italia per ammirare le città lungo la costiera amalfitana, poi risalirò fino in Svizzera, sempre in macchina e da lì il mio viaggio riprenderà a piedi fino in Olanda. Oggi mi trovo qui, seduto in una delle piazze più belle del mondo, a tirare le somme di questa esperienza. Il giorno in cui ho varcato la soglia di casa per affrontare da solo il cammino non ero pienamente sicuro dell’esito di questa avventura, e se avessi fallito? E se il vuoto che portavo dentro di me non avesse lasciato spazio ad altre sensazioni? Ma ora, a distanza di cinque mesi, posso affermare con assoluta certezza di aver portato a termine l’impresa più impegnativa delle mia vita: riportare Elske a casa, insieme a me». Mi dispiace lasciare Wim, quelle due ore trascorse assieme mi hanno regalato intense emozioni ma è il momento che ognuno prosegua per la propria strada. Gli chiedo se posso mettere per iscritto la sua storia, ovviamente non ha nulla in contrario. Si è fatta sera e il tramonto su Roma è incredibile, come sempre.

Condividi

Articoli Simili

0 Commenti

Non ci sono commenti

Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?

Scrivi un commento

Scrivi un commento

MONOLITE e “Frammenti di visioni”

Categorie

Calendario – Articoli pubblicati nel giorno…

Aprile 2024
L M M G V S D
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
2930  

Presentazione del libro “Noi nel tempo”

Gocce di emozioni. Parole, musica e immagini

Edizioni Controluce

I libri delle “Edizioni Controluce”