Camere d’albergo
Dicembre 01
02:00
2006
Ogni volta quand’entro in una camera d’albergo si aprono angoli, nidi di stoffe e colori, luci si accendono che non conosco, e il mondo, intero, rinasce di nuovo. Vergine e bambino, felice come un mattino trovare un posto a tutte le cose il mio posto nel mondo la mia nicchia nel letto. Che non conosco – e sul comodino un amico vicino. Un uomo nel cuore, passato o presente o di là da venire. E la speranza si accende illumina a nuovo il mondo vicino che sto per toccare che sto per scoprire. Ogni volta che lascio la mia camera d’albergo tra teli sgualciti dove di me subito sarà cancellata ogni traccia che resta – un odore, un capello – io cerco con cura, per ripiegarla, la mia speranza smarrita, pure lei sgualcita per portarla con me nel prossimo viaggio |
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