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“Ciclo Bach” dell’Accademia Filarmonica Romana

“Ciclo Bach” dell’Accademia Filarmonica Romana
Febbraio 11
12:22 2022

Domenica 13 febbraio secondo concerto

del “Ciclo Bach” dell’Accademia Filarmonica Romana.

In Sala Casella le Sonate per flauto e clavicembalo o basso continuo del Kantor di Lipsia in un confronto fra flauto antico e moderno con Mattia Giandonato ed Emanuele Orsini accompagnati rispettivamente da Marco Silvi al cembalo e Simone Benedetti al pianoforte.

I concerti si inseriscono nella rassegna “La musica da camera dal barocco al contemporaneo”

sostenuta dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2022 sullo Spettacolo dal Vivo.

Secondo appuntamento per la rassegna del Ciclo Bach dell’Accademia Filarmonica Romana, quattro appuntamenti nelle domeniche di febbraio per approfondire e scoprire la musica di Johann Sebastian Bach, ogni volta attraverso uno strumento diverso.

Dopo l’inaugurazione dello scorso 6 febbraio, che ha approfondito la scrittura per cembalo del Kantor di Lipsia, domenica 13 febbraio nella Sala Casella (via Flaminia 118, ore 17.30) l’ascolto sarà incentrato sulle Sonate per flauto in un confronto tra strumento moderno e strumento antico che vede impegnati Emanuele Orsini al flauto Boehm, giovane talento vincitore del secondo e terzo premio del Concorso internazionale “Severino Gazzelloni”, e Mattia Giandonato al flauto traversiere, specializzando in strumenti antichi con Marcello Gatti al Mozarteum di Salisburgo. Saranno accompagnati rispettivamente da Simone Benedetti al pianoforte e Marco Silvi al clavicembalo.

In programma le Sonate per flauto traverso e continuo BWV 1034 e 1035, e le Sonate per flauto traverso e clavicembalo BWV 1031 e 1032. Bach le compose probabilmente negli anni fra il 1717 e il 1723 quando visse a Köthen rivestendo l’incarico di Kapellmeister, alla corte del principe Leopoldo, lui stesso musicista e grande estimatore di Bach. Stimolato dalla presenza di una quindicina di valenti musicisti a corte (fra cui il flautista Johann Heinrich Freytag per cui quasi con certezza vennero scritte le Sonate del concerto odierno), fu l’occasione per Bach di comporre molta musica strumentale. Risalgono a questo periodo, per esempio, oltre alla Sonate per flauto, le Suites per violoncello solo, le Sonate e Partite per violino solo e i Concerti brandeburghesi.

La rassegna proseguirà con altri due concerti dedicati entrambi alla famiglia degli archi. Il violino di Ivos Margoni eseguirà la Prima Sonata BWV 1001 e la Seconda Partita BWV 1004 (20 febbraio), mentre il violoncello di Ettore Pagano interpreta la Prima e Sesta Suite per violoncello solo (27 febbraio).

Il Ciclo Bach fa parte della rassegna “La musica da camera dal barocco al contemporaneo” sostenuta dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2022 sullo Spettacolo dal Vivo.

Link foto Ciclo Bach

https://www.dropbox.com/sh/cjblu673cxl72nu/AADCLZWAUEtf_WdVcXIMoQyJa?dl=0

 

Biglietti: 11 euro Tutti i prezzi sono comprensivi di prevendita.

Info: filarmonicaromana.org, tel. 342 9550100, promozione@filarmonicaromana.org

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SALA CASELLA domenica 13 febbraio ore 17.30

CICLO BACH (secondo concerto)

Emanuele Orsini flauto moderno

Mattia Giandonato flauto traversiere

Simone Benedetti pianoforte

Marco Silvi cembalo

 

Johann Sebastian BACH

Sonata in mi maggiore per flauto traverso e continuo BWV 1035 (1741)

Sonata in mi bemolle maggiore per flauto traverso e clavicembalo BWV 1031 (1730-34)

(E. Orsini flauto Boehm, S. Benedetti pianoforte)

 

* * * * *

Sonata in la maggiore per flauto traverso e clavicembalo BWV 1032 (1736)

Sonata in mi minore per flauto traverso e continuo BWV 1034 (1724)

(M. Giandonato flauto traversiere, M. Silvi cembalo)

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Simone Benedetti Nato a Narni (TR), classe 1996, è pianista e compositore. Ha studiato composizione con Marco Gatti, conseguendo il diploma con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “G. Briccialdi” di Terni e frequenta attualmente il Corso di perfezionamento presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Ivan Fedele. Ha studiato pianoforte prima con Massimiliano Ferrati e in seguito con Carlo Guaitoli, con il quale consegue il diploma accademico di secondo livello con il massimo dei voti, lode e menzione. Svolge regolare attività concertistica in Italia e all’estero come pianista e direttore di coro, collaborando con importanti musicisti di diversa estrazione. Dal 2016 dirige la Schola Cantorum “Don Dante Brizzi” di Arrone (TR). Musicista poliedrico, alla formazione classica unisce una predilezione per il repertorio moderno e contemporaneo, nonché un interesse verso musiche di altro genere all’interno del gruppo Batà Project e del trio The Mambisa Project. Le sue musiche sono state eseguite e dirette da Giovanni Sollima, Emanuele Segre, Fabio Maestri. La sua rielaborazione integrale de La buona novella di Fabrizio De André, di cui ha diretto la prima assoluta, ha riscosso interesse da parte di più realtà a livello nazionale. È insegnante di pianoforte presso la scuola “A. Onofri” di Spoleto e di Teoria, ritmica e percezione musicale presso il Conservatorio “Briccialdi” di Terni.

Mattia Giandonato Nato a Roma, ha conseguito il diploma in Flauto traverso e il diploma accademico di secondo livello in Flauto traversiere sotto la guida di Luigi Tufano presso il Conservatorio “A. Casella” di L’Aquila. Prosegue i suoi studi con Oliva, Marasco e Valentini per il flauto traverso moderno; ha inoltre partecipato alle masterclass di Taballione, Pretto, Montafia. Per quanto riguarda gli strumenti antichi è attualmente iscritto al corso post graduate nella classe di Marcello Gatti presso l’Università del Mozarteum di Salisburgo, e ha preso parte alle masterclass di traversa rinascimentale di Joseph Bartz e Kate Clark. Ha collaborato, con il flauto traverso moderno, con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, EY Talents Orchestra, Prometheus Chamber Orchestra. Si è inoltre esibito in qualità di solista durante il festival Cantus Salisburgensis di Salisburgo, presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma e l’Auditorium dell’Università “La Tuscia” di Viterbo. Nell’ambito della musica antica ha collaborato con l’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori, diretto da Rinaldo Alessandrini al Teatro Massimo di Palermo. Ha partecipato alla Messa in si minore di Bach, diretta da Paolo Capirci nella chiesa di San Giorgio al Velabro a Roma, per la quale è stato realizzato un documentario trasmesso da Rai 5.

Emanuele Orsini Nato nel 2004, inizia lo studio del flauto a undici anni. Nel 2017 inizia a frequentare il Conservatorio “G. Briccialdi” di Terni, prima nella classe di Angela Camerini, poi in quella di Claudia Bucchini. Ha frequentato i corsi di perfezionamento e masterclass in flauto con Andrea Oliva, Davide Formisano, Andrea Manco, Paolo Taballione e Claudio Montafia. Nel 2018 ottiene il primo premio al Concorso Zanella, che lo porterà a suonare come flauto di fila con l’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala diretto da Myung-Whun Chung, e il Premio Nazionale delle Arti come vincitore della categoria flauto e premio speciale della giuria. Tra i riconoscimenti internazionali, il secondo e terzo premio (categoria A) e il terzo premio (categoria B) del Concorso “Severino Gazzelloni” e il secondo premio al Concorso per le borse di studio intitolate a Gabriele Betti, con la possibilità di partecipare all’incisione di CD. Nell’estate 2021 ha avuto l’onore di sostituire il maestro Andrea Oliva in tre concerti di Ticino Musica Festival, in compagnia di musicisti di fama internazionale quali Podyomov, Palermo, Rizzi, Gnocchi, Deleplancque, Gotlibovich, Villegas e Meszaros. Attualmente frequenta il triennio di Flauto presso il Conservatorio di Terni, e il corso “Fiati, timpani e percussioni” di Andrea Oliva presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

Marco Silvi

Nato a Roma, ha conseguito i diplomi in Organo e composizione organistica, Musica corale e Direzione di coro e Clavicembalo. Ha studiato Canto gregoriano e liturgia presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma. Ha frequentato numerosi corsi di perfezionamento sulla musica antica per organo tenuti da Vogel, Uriol, van Oortmerssen, van de Pol, Saorgin, Boyer e Bovet. Si è perfezionato in clavicembalo e tastiere storiche con Enrico Baiano, conseguendo con lode il relativo diploma accademico di secondo livello. La sua attività concertistica lo porta a esibirsi regolarmente in Italia e all’estero, riscuotendo consensi di pubblico e critica. Tiene regolarmente corsi di organo, clavicembalo, basso continuo e prassi esecutiva della musica barocca per l’Accademia di Musica Italiana Harmonia Urbis. È organista titolare della basilica di Santa Sabina in Roma e collabora, sempre come organista, con la basilica di San Pietro in Vaticano. Da anni è direttore dell’ensemble barocco Harmonia Urbis, da lui fondato, che dedica particolare attenzione alla prassi esecutiva filologica, suonando su strumenti originali o copie di strumenti storici. Incide per l’etichetta Arcana del gruppo discografico belga Outhere.

È docente di Teoria, ritmica e percezione musicale presso il Conservatorio di Musica “N. Sala” di Benevento.

 

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