Notizie in Controluce

Si è svolta questa mattina nella scuola media “Tiberio Gulluni” di Colonna un momento di riflessione contro la violenza sulle donne.

L’incontro è stato aperto dagli alunni che hanno presentato l’evento con un video emozionale, realizzato dalla classe III F, sulla condizione delle donne in Iran in ricordo di Mahsa Amini, uccisa dalla Polizia Morale per essere colpevole di aver lasciato scoperta una ciocca di capelli.

Erano presenti il Maresciallo Giuseppe Di Leva, il carabiniere Martina Farina, prima donna in divisa della Stazione di Colonna e in collegamento Margherita Silvestrini, presidente dell’Associazione “Aquilone Rosa”, da anni presente sul nostro territorio che accoglie le donne vittime di violenza.

Significativo l’intervento del carabiniere Martina Farina che ha sottolineato l’importanza di denunciare qualsiasi tipo di violenza rivolgendosi al 112 che fornisce immediatamente le prime indicazioni da seguire e garantisce l’incolumità della vittima attraverso misure cautelari come l’allontanamento dell’aggressore anche attraverso un braccialetto elettronico.

La Dottoressa Silvestrini ha sottolineato l’importanza dei centri antiviolenza e ha ricordato ai ragazzi di dare sempre importanza alle parole che trasmettono spesso violenza emotiva, psicologica, economica e fisica, mentre il Maresciallo Di Leva ha posto l’accento su l’importanza della collaborazione con le Forze Dell’Ordine poiché molti episodi drammatici possono essere evitati se i segnali di allarme vengono denunciati subito.

Prima delle numerose domande poste agli ospiti dagli alunni, è stato trasmesso un video  che ha ricostruito molti momenti drammatici e l’importanza del numero antiviolenza 1522 realizzato da Anastasia Savino.

“E’ stata una mattinata di profonde riflessioni e di alta formazione dove si è sottolineato il valore del rispetto delle donne e del coraggio che rompe il silenzio, infatti il primo passo per poter rendere il femminicidio un problema risolvibile è riconoscerlo” ha dichiarato la preside Professoressa Fabiola Tota prima che i ragazzi sottolineassero il loro NO alla violenza, con un balletto dal titolo Break the chain, sulle coreografie della Professoressa Laura Carletti che ha concluso la profonda e intensa mattinata.