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Svrìnguli Svrànguli – Brani e sonetti in vernacolo e non su Rocca e dintorni

12,00

 

Titolo:      Svrìnguli Svrànguli – Brani e sonetti in vernacolo e non  su Rocca e dintorni
Autori:      Rita Gatta
ISBN-10(13):      978-88-95736-08-2
Editore:      Edizioni Controluce
Data pubblicazione:      Maggio  2010
Edizione:      I edizione
Numero di pagine:      144
Formato:      170 x 240
Collana:      Dialetti

 

Descrizione

 

Anche la morte è vista col sorriso in questo libro: un bersagliere con il suo cappello dalle piume al vento, aspettando i paesani in paradiso – così recita la sua lapide al cimitero – guarda chi sta per salire e, correndo con lo stesso slancio di quand’ era in vita “Vie’ ‘n cima!” gli dice, porgendogli la mano. Sì, saliremo lieti, senza peso, in sua compagnia.
Leggerezza, sorriso, ironia non sono le uniche tonalità con cui ci parla Rita Gatta in questo libro in versi – in vivace dialetto rocchigiano e in lingua – , alternati da brani narrativi: la natura che circonda il paese – gli svrìnguli che danno il titolo alla raccolta sono le bacche della berretta del prete – gli affetti di un’infanzia serena, la nonna saggia e coraggiosa, il padre dalla voce profonda e la madre dalla salda mano, i vicoli, che spariscono nella nebbia, mestieri, cibi e profumi di una volta. Nostalgia spontanea calda di calore umano, mitigata, però, da toni spesso pungenti, divertiti, irriverenti, come nei vari aneddoti paesani in versi.
Rocca di Papa sparita? Non solo: il nuovo teatro, la privacy, la stella cometa sulla fortezza, il Bambinello rubato, molte le notazioni d’attualità, tutte condite con un sugo giocoso, che fa pensare alle saporite spuntature sulla polenta, eppure – ad una lettura non superficiale – ci invitano a riflettere profondamente sul presente e sul passato.
L’ amore per Rocca di Papa – un amore oso dire carnale – scorre come calda linfa in tutte le pagine: abbraccia la gente, i vicoli, le pietre, le case, il cielo sopra e Monte Cavo e il verde intorno. Una voce fresca, genuina, allegra e insieme meditativa, quella di Rita Gatta.
Tutta da gustare.
Maria Pia Santangeli

 

Sono grato a Rita Gatta per aver realizzato questa opera che ricostruisce, tessera su tessera, il variegato mosaico di storie e personaggi della nostra città.
Quest’opera è una raccolta di sonetti e poesie, per la maggior parte in dialetto roccheggiano, relativi ad una selezione storica aneddotica, descrittiva e folkloristica della nostra città nelle quali molti Roccheggiani riconosceranno anche la loro storia personale.
Dalle pagine di questo nuovo lavoro non si evince soltanto la metamorfosi di un territorio ma emergono le storie personali, si rievocano vocaboli dialettali del nostro passato, ma anche del nostro presente, che sprigionano in noi ricordi e sensazioni ancestrali.
È per questo che l’Amministrazione comunale, è lieta di patrocinare il presente lavoro letterario in quanto rappresenta un patrimonio culturale utile alle nuove generazioni per approfondire la conoscenza della nostra città e la sua evoluzione nel tempo,rafforzando così la formazione di una identità culturale.
Grazie di cuore a Rita per il prezioso lavoro svolto.
Pasquale Boccia
Sindaco di Rocca di Papa

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