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Festival del Film di Roma: tra stelle internazionali e decisioni choc

Festival del Film di Roma: tra stelle internazionali e decisioni choc
Dicembre 16
10:30 2013

tirSi è da poco conclusa, sotto la direzione di Marco Muller, l’ottava edizione del Roma Film Festival, l’annuale kermesse che si è svolta dall’8 al 17 novembre all’Auditorium capitolino, catalizzando l’attenzione degli appassionati immersi in una decina di giornate fitte di film, mostre ed eventi impreziositi da molti vip e sorprese specie nelle scelte delle Giurie.

Primo fra tutti lo shock per Her (con Joaquin Phoenix e con la voce di Scarlett Johansson) – favorito sin dalle primissime giornate e salutato dalla plaudente stampa- è stato battuto dall’italiano Tir di Alberto Fasulo che ha conquistato il Marc’Aurelio d’Oro come miglior pellicola. Questo il verdetto a sorpresa del Festival Internazionale del Cinema di Roma che comunque non è potuto rimanere indifferente all’eterea diva di Her conferendo il premio per la migliore interpretazione femminile proprio a lady Johansson per l’affascinante voce. Questa la decisione della Giuria Internazionale presieduta da James Gray, per una premiazione ribaltata invece dalla critica online -legata ai siti di cinema- che ha premiato inveceHer con il Mouse d’Oro. La vittoria del docu-film Tir sembrerebbe quasi l’eco di Venezia 2013, che aveva premiato Il Sacro GRA di Gianfranco Rosi.
Per questa edizione – nonostante qualche assenza che ha spezzato le aspettative dei fan come la mancata conferma del Bat-divo Christian Bale- il red carpet dell’Auditorium ha visto sfilare nomi dell’olimpo cinematografico: da John Hurt a Scarlett Johansson, da Jonathan Demme a Alex de la Iglesia, da Wes Anderson a Roman Coppola fino all’acclamato Checco Zalone. Podio anche per il film a stelle e strisce travolto dagli applausi Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée: intenso e toccante, vanta due attori plasmatisi nel ruolo,Matthew McConaughey e Jared Leto. Il pubblico, che ha espresso le proprie preferenze sui film in Concorso attraverso un sistema elettronico, ha assegnato il Premio BNL per il miglior film a Dallas Buyers Club che ha ottenuto anche il premio per la migliore interpretazione maschile grazie a McConaughey ed il premio conferito dal vicepresidente dell’Aic Davide Mancori per la miglior fotografia. La giuria, presieduta da Roberto Faenza e composta tra gli altri da Fausto Brizzi, ha riconosciuto Out of the Furnace di Scott Cooper la Migliore Opera ed ha indicato come migliori produttori emergenti Jean Denis Le Dinahet e Sébastien Msika per Il sud è niente. Stranamente dimenticato uno straordinario Takashi Miike: il suo Mogura no uta, presentato in anteprima mondiale, era stato accolto da un fiume di applausi a fine proiezione. Un’ottava edizione nel complesso molto interessante –fatta eccezione per qualche imprevisto logistico e file caotiche – che ha premiato anche il film turco Ben o değilim (I Am Not Him) per la migliore sceneggiatura.
Il premio Speciale della Giuria è stato assegnato a Quod Erat Demonstrandum di Andrei Gruzsniczk.
A presentare l’apertura ufficiale una raffinata e raggiante Sabrina Ferilli a cui ha fatto da contrappunto la grazia briosa di Anna Foglietta nella cerimonia di premiazione finale. Applausi scroscianti per la travolgente ironia di Checco Zalone, arrivato al Festival da Re del Box Office per Sole a catinelle, è stato bravissimo a destreggiarsi con risposte ironiche e mai banali davanti ad una gremita sala, intrattenendo con una “chiacchierata musicale” tra aneddoti e canzoni dall’ilarità incontenibile. Evento shock anche il fenomeno legato a The Hunder Games: la folla dei fan de La ragazza di fuoco ha letteralmente assediato l’Auditorium dove l’attrice Jennifer Lawrence è stata eletta regina del red carpet da una valanga di teenagers entusiasmati all’ennesima potenza. Lascia un segno indelebile l’incontro pubblico con il leggendario John Hurt, straordinario interprete inglese che vanta una strepitosa carriera: oltre quaranta anni di cinema firmato da registi del calibro di Alan Parker, Ridley Scott, David Lynch, Michael Cimino. Ottima l’apertura ufficiale affidataa L’ultima ruota del Carro di Giovanni Veronesi, commedia corale che guarda con ironia a vizi e virtù dell’Italia e degli italiani. Il film, trascinato con convinzione e credibilità da un eccezionale Elio Germano, lo circonda di un cast illustre: Alessandra Mastronardi, Ricky Memphis, Sergio Rubini, Virginia Raffaele ed Alessandro Haber. Un parterre di nomi impreziosito da Luis Molteni alias “Cocco”, personaggio a cui il pubblico ha tributato, tra ilarità condivisa, uno scrosciante applauso. Trascinante e godibilissimo anche il film firmato dai Manetti Bros: Song’e Napule interpretato dall’irresistibile duo Alessandro Roja e Giampaolo Morelli. Il film nasce proprio da un’idea di Morelli valorizzata dal compianto produttore Luciano Martino (Devon Cinematografica). L’apprezzatissima pellicola, una commedia poliziesca dal ritmo perfetto che racconta Napoli ed il fenomeno -unico al mondo- dei cantanti neomelodici, è diretta dai talentuosi Bros che hanno dichiarato: «Siamo fieri aver diretto l’ultimo film di Martino-uomo che consideriamo il più grande produttore italiano oltre che nostro maestro». Da segnalare, tra i film italiani fuori concorso, La Santa del regista Cosimo Alemà, pellicola di pura azione che scorre incalzante al ritmo western, raccontando la storia di quattro forestieri che vorrebbero riscattare le proprie esistenze rubando la statua della santa. Un Festival che ha regalato emozioni con tanti nomi, tanto cinema, diviso in sezioni e appuntamenti, mostre fotografiche e anteprime.

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