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Mi ha parlato di una riorganizzazione e razionalizzazione in quattro Istituti Comprensivi del territorio, con l’eliminazione di ‘succursali’ che creavano problemi di carattere più che altro psicologico. Ogni istituto comprende almeno mille studenti, e il numero è in crescita. A Velletri si registra un incremento demografico sia tra i residenti che tra gli immigrati; per questo in molte scuole sono state create nuove sezioni, mentre l’amministrazione ha impegnato fondi per nuovi arredi, previsti in arrivo il 10 settembre.
Non sembrano esserci particolari difficoltà per quanto riguarda la copertura di tutte le cattedre, come del resto si verifica da tempo a Velletri, sede ambita in sé e come ‘passaggio’ per Roma. Sulla situazione edilizia e di sicurezza delle scuole, la mia interlocutrice ha delineato un quadro che non si discosta dalla media, con lavori di una certa importanza (infissi e altri elementi) effettuati per interessamento del Comune, a prescindere da eventuali altri fondi già pervenuti o che potranno arrivare in seguito da parte governativa. Per le mense scolastiche, infine, laddove sono previste, è stato deciso di passare dai cibi preconfezionati, non sempre appetibili e sicuri come nelle intenzioni, a un servizio quasi di ‘catering‘, con rifinitura e porzionamento in loco delle pietanze, che arrivano in grandi contenitori, così da poterle servire più calde e nelle quantità richieste.