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Howard Gardner, psicologo americano nato nel 1943, docente di Cognitivismo e Pedagogia presso la Facoltà di Scienze dell’Educazione di Harvard, dove contemporaneamente svolge anche il ruolo di Professore associato di Psicologia, vanta la fama di essere il primo psicologo ad aver parlato di intelligenze multiple. La pietra miliare della teoria elaborata da Gardner è la convinzione che non esista un’intelligenza numericamente misurabile: ogni persona possiede sette intelligenze, ovvero è intelligente in almeno sette modi diversi. Alcune persone raggiungono discreti livelli di espressione in tutte e sette i tipi d’intelligenza, mentre altre, nel corso tempo, ne sviluppano in modo particolare solo alcuni. Tuttavia, lo studioso sostiene che, se sollecitati dagli opportuni stimoli culturali e da un ambiente familiare in grado di incoraggiare l’istruzione, tutti possono raggiungere livelli soddisfacenti nei vari ambiti dell’ intelligenza da lui individuati. Inoltre, Howard precisa che ogni singola azione che compiamo coinvolge diversi tipologie d’intelligenza. Ad esempio, cucinare una nuova pietanza chiama in causa quattro delle nostre intelligenze, ovvero quella verbale, che ci permettere di leggere e codificare la ricetta, quella logico – matematica, che ci consente di dosare gli ingredienti necessari e, infine, quella interpersonale, la quale permette di tener conto dei gusti altrui, e intrapersonale, ossia il tener conto delle nostre esigenze e delle nostre preferenze. L’intelligenza logico-matematica si risolve nella capacità di utilizzare i numeri in maniera efficace; questa intelligenza fa sì che le persone sappiano svolgere calcoli complessi, ragionare in modo deduttivo, riconoscere modelli astratti, nonché saper discernere relazioni e connessioni. L’intelligenza linguistico-verbale si manifesta invece con capacità di parola e di scrittura, humor basato sulla lingua ed eccellente memoria verbale. La terza tra le intelligenze, quella cinestetica, è rappresentata essenzialmente dall’abilità nel rendere manifeste le proprie emozioni mediante il linguaggio corporeo. Quella visivo – spaziale è caratterizzata da una spiccata sensibilità verso le forme, il colore e lo spazio e include la capacità di visualizzare e rappresentare idee in modo visivo e spaziale. L’intelligenza musicale si realizza nel discriminare l’altezza dei suoni, timbri e ritmi; il profilo di una persona che ha sviluppato questo ambito della conoscenza umana è caratterizzato da un apprezzamento della struttura della musica e del ritmo, come anche dei toni e della vibrazioni. Infine, le ultime due forme intellettive, quella intrapersonale e interpersonale, riguardano rispettivamente un profondo riconoscimento di sé e dei propri stati d’animo e l’abilità di percepire e decifrare gli stati d’animo altrui attraverso l’espressione del viso, dei gesti e della voce. Le opere di Gardner tradotte in lingua italiana sono pubblicate dalla casa editrice Feltrinelli. Tra le maggiori si ricordano Forma mentis. Saggio sulla pluralità dell’intelligenza (1987); La nuova scienza della mente. Storia della rivoluzione cognitiva (1988); Aprire le menti: la creatività e i dilemmi dell’educazione (1991).