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Il Big Bang della Risurrezione

Il Big Bang della Risurrezione
Maggio 08
10:18 2022

 

 

Il Big Bang della Risurrezione

Nell’evento più misterioso della storia
è in gioco la stessa energia all’origine dell’universo

L’ipotesi di un’esplosione come 13 miliardi di anni fa
Giuseppe Baldacchini, il fisico italiano che ha studiato il Sacro Lino di Torino:
«Quella immagine potrebbe essere stata prodotta con un processo di annichilazione Materia -Antimateria analogo a quello che si ipotizza per la creazione dell’universo»

 

 

 

La Sindone mostrata di seguito è stata fotografata per la prima volta in digitale, a 39 milioni di pixel.

La Sindone di Torino è un lenzuolo di lino rettangolare, lungo 4,4 e largo 1,1 metri, che secondo la tradizione cristiana ha avvolto il corpo di Gesù di Nazareth dopo la deposizione dalla croce e il trasporto in una vicina tomba, scavata nella roccia di una vecchia cava di pietra di Gerusalemme. Sulla Sindone ci sono molte tracce, vedi Figura 1, e in particolare un’Immagine Corporea, frontale e dorsale, di un uomo flagellato, crocefisso e trafitto al costato, come risulta dai quattro Vangeli canonici. La foto è stata presa illuminando la Sindone dalla parte anteriore, e si osservano distintamente le tracce delle bruciature, gli aloni d’acqua, le macchie di sangue e l’Immagine Corporea, che si sviluppa longitudinalmente lungo tutto il telo.

Ma se la Sindone è illuminata dalla parte posteriore, vedi Figura 2, l’Immagine Corporea non si vede più, mentre rimangono le altre tracce.

Come si è formata quell’immagine

Questa semplice osservazione visiva è la conseguenza della estrema superficialità della Immagine Corporea, tanto che solo alcuni fili superficiali della tela sono colorati, e addirittura solamente le fibrille dei fili per una profondità minore del mm (milionesimo di metro). La superficialità della Immagine Corporea è la ragione principale della sua tenuità, e a volte è accaduto nel corso della storia che non sia stata osservata in condizioni non ottimali di illuminazione. Non solo, ma questa proprietà ha praticamente escluso tutte le ipotesi chimiche e fisiche che erano state avanzate negli ultimi 120 anni per la sua formazione, con l’eccezione della più recente Ipotesi Radiativa. Non è questo il luogo per discutere nei dettagli questa ipotesi, anche perché bisognerebbe introdurre altre proprietà dell’Immagine Corporea e delle altre tracce della Sindone, ma è sufficiente dire che, per l’Ipotesi Radiativa, la Immagine Corporea è stata generata da una intensa energia radiativa, come la radiazione elettromagnetica (Luce) o nucleare (protoni, neutroni, elettroni, raggi gamma). Nel tempo sono state utilizzate sorgenti di diversa natura e tecno­ logia con risultati che sono stati di volta in volta distruttivi, deludenti e incoraggianti, ma mai conclusivi. Infatti, questi esperimenti mostrano un qualche accordo con quanto osservato sulla Sindone in generale, ma allo stesso tempo non sono soddisfacenti quando se ne osservano i dettagli. Però, la Ipotesi Radiativa è sempre rimasta al centro delle attenzioni degli studiosi perché da una parte essa soddisfaceva la condizione necessaria della superficialità, e dall’altra gli esperimenti effettuati avevano sondato solo una frazione dei parametri delle sorgenti radiative, che sono descritte da intensità, lunghezza d’onda e durata.

Esperimenti con il laser

Questa era la situazione nel 2005, quando del tutto casualmente mi venne l’idea di utilizzare i potenti Laser Eccimeri del Centro ENEA di Frascati, che alcuni anni prima avevano prodotto trasformazioni superficiali microscopiche, ma visibili a occhio nudo, su tessuti naturali e artificiali. Il laser è uno strumento scientifico inventato nel1960, che emette radiazione elettromagnetica, ossia Luce, con particolari caratteristiche che la rendono unica tra le sorgenti luminose. Infatti, la Luce laser è monocromatica (una sola lunghezza d’onda, cioè un solo colore), coerente (tutte le sue onde oscillano all’unisono), intensa (la sua intensità è maggiore di quella del Sole) e direzionale (un fascio laser può andare e tornare dalla Luna ancora in forma di fascio). In particolare, il Laser Eccimero emette nella regione ultravioletta, invisibile all’occhio umano, è impulsato con durata dal millesimo al miliardesimo di secondo, e può raggiungere potenze di miliardi di Watt (W): si ricorda che la potenza elettrica tipo di una abitazione è di tremila W. Poiché i parametri del laser si muovono in uno spazio tridimensionale, e le prove sperimentali si fanno punto per punto in questo spazio, la probabilità di trovare i risultati sperati è piuttosto scarsa. Infatti, i primi esperimenti fallirono, e solo dopo molti mesi si ottennero alcuni prodromi di colorazione.

La Figura 3 a sinistra mostra la colorazione di un tessuto di lino con un laser avente i parametri in didascalia: il colore è giallo marrone e la sua profondità è di circa 100 mm, valori non ancora corrispondenti alla colorazione della Sindone (colore giallo-seppia e profondità minore di 1 mm). Malgrado ciò, i risultati ottenuti indicavano che una colorazione dei lini coi laser era possibile, anche se non ancora simil-sindonica. Gli esperimenti sono proseguiti e la Figura 3 a destra mostra la colorazione con un laser avente parametri diversi: il colore è giallo-seppia e la sua profondità è di circa 20 mm, valori molto più vicini dei precedenti a quelli sindonici. Seguirono alcuni anni di intenso lavoro, che portò infine alla convinzione che è possibile generare sui lini una colorazione simil-sindonica, ma solo se la radiazione ultravioletta del Laser Eccimero ha:

  • Lunghezza d’onda minore di 200 nm,
  • Impulso di durata inferiore a 100 ns,
  • Potenza di miliardi di W in un intervallo limitato di valori, effetto soglia.

In conclusione, un intenso lampo di Luce ultravioletta è in grado di colorare un tessuto di lino come nella Sindone. Che è equivalente a dire che una esplosione di energia luminosa ha causato tramite effetti fotochimici dei cambiamenti molecolari sulla cellulosa esterna delle fibrille di lino.

Disintegrazione nucleare

Avendo stabilito che un lampo di Luce può produrre le caratteristiche della Immagine Corporea, è necessario aggiungere che per avere al contempo l’Immagine Corporea e le altre tracce che si osservano nella Sindone, la Luce deve essere emessa dal corpo avvolto nel lenzuolo, e lo stesso corpo deve contemporaneamente sparire. L’unico fenomeno fisico conosciuto che può soddisfare le due precedenti condizioni è la disintegrazione nucleare, e proprio a questo fenomeno si richiama la mia ipotesi di Annichilazione Materia-Antimateria. In pratica, secondo questa ipotesi, il corpo di Gesù avvolto nel lenzuolo si è annichilito con una equivalente massa di antimateria per poi ricomporsi fuori del lenzuolo e liberando nel processo la Energia della Risurrezione ER=M m c2. In questa formula, Mc2 è la famosissima formula di Einstein, dove M è la massa di Gesù e c la velocità della Luce, e m=10-9 (un miliardesimo) è il cosiddetto Parametro Asimmetrico, sul quale ci dobbiamo soffermare un poco. Molti conoscono il Big Bang, che è l’evento accaduto circa 13 miliardi di anni fa e da cui ha origine l’Universo in cui viviamo, ma pochi conoscono che cosa è accaduto nei primi istanti. Tutto è iniziato con un’enorme esplosione di Luce che subito produsse coppie di particelle e antiparticelle elementari, che a loro volta si annichilirono a vicenda producendo di nuovo Luce e così via, fino a che dopo 100 secondi questo processo cessò del tutto lasciando Luce e una piccola parte delle particelle elementari prodotte all’inizio. Infatti, per motivi che ancora non sono noti, i processi di formazione di coppie e successiva loro annichilazione non sono simmetrici, e alla fine la frazione h della materia iniziale rimase, mentre non c’era più antimateria. La materia che noi osserviamo oggi nell’Universo, e i nostri corpi, sono formati proprio da questa piccola frazione di materia superstite del Big Bang iniziale.
L’ipotesi Annichilazione Materia-Antimateria è importante per la Sindone, perché mentre Mc2 equivale a una energia in grado di distruggere tutta la Giudea e oltre, che non è accaduto, Mhc2 poteva al massimo distruggere la tomba, che anche non è accaduto, perché è stata utilizzata per produrre alcuni fenomeni fisici che hanno lasciato le tracce che conosciamo sulla Sindone. In conclusione, è oltremodo intrigante il fatto che il Parametro Asimmetrico, un piccolissimo numero adimensionale che ha permesso la Creazione dell’Universo, possa aver anche influenzato la Risurrezione di Gesù, due eventi singolari e ancora misteriosi.


L’articolo è estratto dalla rivista “Il Timone” (www.iltimone.org) con l’autorizzazione del suo direttore e dell’autore.

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