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IL PROGRAMMA DI DOMANI, VENERDÌ 22 OTTOBRE, DEL FESTIVAL DELLA SCIENZA DI GENOVA

Ottobre 21
14:10 2021

 Oltre alle 17 mostre e i 33 laboratori, in programma 5 conferenze e, per le scuole, 10 digilab, 2 digitalk e il digitour Visita virtuale al rivelatore CMS al CERN 

Genova – Prosegue domani, venerdì 22 ottobre, la diciannovesima edizione del Festival della Scienza di Genova, festival dal format ibrido che vuole segnare un ritorno allo stare insieme e al vivere la scienza in prima persona con un importante programma in presenza e un rinnovato palinsesto online. Nel secondo giorno di Festival in programma un evento speciale, uno spettacolo, il primo appuntamento con “Scienziati nelle scuole” e cinque conferenze: Cosa farai di grande da grande (ore 10), Code Hunting Game (ore 11), Come batteremo il cancro (ore 15), Mappe e open data (ore 15.30), Micromondi (ore 17.30), Mappe per esplorare nuovi mondi (ore 18), Dante e la Scienza Moderna (ore 21) e Mapping Forgetting (ore 21). Oltre agli appuntamenti giornalieri, sono aperti i 42 laboratori e le 17 mostre, di cui sedi e orari sono disponibili su www.festivalscienza.it

IL PROGRAMMA PER APPASSIONATI E FAMIGLIE

Gli eventi di venerdì 22 ottobre cominciano con il primo appuntamento di “Scienziati nelle scuole”: il giornalista Carlo Canepa e la comunicatrice scientifica Sofia Erica Rossi conducono a un futuro tutto da inventare, tra fisica e biologia, neuroscienze ed ecologia nell’incontro Cosa farai di grande da grande (venerdì 22 ottobre, ore 10, Istituto Comprensivo Cornigliano). Si prosegue alle 11 con la presentazione ufficiale della Code Hunting Game di Inaf: una caccia al tesoro nei luoghi dell’astrofisica in diretta su YouTube con ricercatrici e ricercatori a guidare alla scoperta dei luoghi di particolare interesse per l’astronomia e l’astrofisica, e dei personaggi che ne hanno fatto la storia. Alle ore 15 nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale il direttore scientifico dell’Ospedale San Raffaele di Milano Fabio Ciceri, in conversazione con la giornalista e co-autrice del libro a cui è ispirato l’evento Paola Arosio, si interroga sulle terapie più promettenti nella lotta contro i tumori nella conferenza Come batteremo il cancro. Nella Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale, alle ore 15.30, in Mappe e open data Roberto Aloisio, professore ordinario di fisica al Gran Sasso Science Institute, con Ettore Di Cesare, fondatore di Openpolis, e la sociologa Patrizia Caruso parlano dell’utilità dei dati in diversi ambiti della vita umana. Alle ore 17.30 Emanuele Biggi, naturalista, fotografo e conduttore del programma Geo su Rai3, protagonista della lectio magistralis Micromondi alla Biblioteca Universitaria di Genova, in cui l’autore presenta il suo ultimo saggio dedicato alla vita in natura e ad alcune tra le più affascinanti creature animali insieme a Francesco Tomasinelli, fotogiornalista specializzato in scienza, viaggio e natura. Come raccontare le esplorazioni spaziali attraverso l’arte? Lo svelano in Sala delle Grida di Palazzo della Borsa alle ore 18 Matteo Massironi, professore di cartografia geologica e geologia planetaria al Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova, l’astronoma Sarah Libanore, la fotografa e artista Elena Anna Manfrè e l’illustratore Jacopo Schiavo, nella conversazione Mappe per esplorare nuovi mondi. Alle 21 in sala Trionfo al Teatro della Tosse il primo spettacolo della diciannovesima edizione del Festival della Scienza: Dante e la Scienza Moderna, in cui il presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Antonio Zoccoli commenta alcuni passi della Divina Commedia (letti da un attore e accompagnati da illustrazioni), sviluppando una riflessione sulla scienza moderna. Di meccanismi della memoria e di disturbi cerebrali tratta invece Sergio Della Sala in Mapping forgetting alle ore 21 nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale. Tutte le conferenze sono disponibili anche in streaming e on demand su festivalscienza.online.

 

IL PROGRAMMA DIGITALE PER LE SCUOLE DI VENERDÌ 22 OTTOBRE

Oltre al programma in presenza, il progetto La scienza va in onda!, realizzato grazie al supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo e in collaborazione con Orientamenti, offre un palinsesto completamente digitale composto da 59 attività online tra laboratori, incontri e visite guidate virtuali riservato alle scuole. In questo modo gli studenti e i loro insegnanti possono anche partecipare direttamente dalle classi o da casa, scegliendo tra laboratori online (digilab), webinar e incontri in live streaming (digitalk) e visite virtuali ai principali istituti di ricerca (digitour).

 

I digilab di venerdì 22 ottobre

L’Infn in Onde gravitazionali e mappe celesti (dalle 10 alle 11) presenta il Virtual Observatory, un repositorio di mappe astrofisiche e relativi software per esplorarle, usato quotidianamente dalla comunità scientifica internazionale per la ricerca delle sorgenti di onde gravitazionali provenienti dallo spazio. L’Agenzia Spaziale Europea conduce A bordo dei satelliti (dalle 9 alle 13), spiegando come la Terra sia circondata da satelliti naturali e artificiali, di come questi orbitino intorno al nostro pianeta e di quanto sia importante un monitoraggio ambientale da satellite. Il 2021 è l’Anno Internazionale della Frutta e della Verdura e gli studenti, con un gioco sulla stagionalità delle colture curato da Crea dal titolo Appuntamento al campo…5 colori – Alla difesa di frutta e verdura! (dalle ore 10 alle 13), possono capire come usare tattiche e collaborazioni per ottenere coltivazioni di tipologie e colori diversi, con un occhio particolare all’ambiente. In I Dioscuri – Epica Epigenetica (dalle ore 10 alle 13) Eduardo Losada Cabruja conduce le classi in un viaggio lungo le mappe genetiche dei gemelli Castore e Polluce, figli di Zeus e Leda, approfondendo l’effetto dei diversi meccanismi che modulano l’espressione genetica. In La mappa del tesoro del pirata del futuro – Dalle basi matematiche alla realtà virtuale (dalle ore 10 alle 13) le classi sono coinvolte in un’insolita caccia al tesoro a cura del Cnr su come si crea e come si utilizza una mappa coniugando matematica, geometria, modelli digitali 2D e 3D e tecnologie innovative. 

Tra mente, spazio e movimento, Eleonora Ceccaldi e Noemi Burgio in Move your mind! (dalle ore 10 alle 13) raccontano l’importanza delle abilità spaziali soffermandosi sulla loro importanza come strumento di inclusione sociale e su cosa succede quando vengono compromesse. Partendo da un’inchiesta giornalistica del gruppo Gedi, il digilab Quando il gioco è un azzardo – I rischi della dipendenza comportamentale, organizzato da Alisa da giovedì 21 a venerdì 29 ottobre (dalle ore 10 alle 13), approfondisce la differenza tra gioco e azzardo e come quest’ultimo stimoli il cervello arrivando anche a causare dipendenza comportamentale. In RAWsiko – Caccia aperta alle materie prime! (dalle ore 10 alle 13) organizzato da Cnr – Istituto per la Sintesi Organica e la Fotoreattività, gli studenti si sfidano in un videogioco educativo ispirato a Risiko con una mappa di gioco che riproduce, in maniera semplificata, la localizzazione di materie prime strategiche. L’Università di Birmingham – Institute for Gravitational Wave Astronomy in Onde gravitazionali: mappe del tesoro cosmiche… e dove trovarle (dalle ore 11 alle 12) racconta la fisica dietro agli strumenti di indagine più all’avanguardia, portando gli studenti a interagire con un vero e proprio interferometro su piccola scala. OpenLab cura La mappa delle pandemie…vegetali! (dalle ore 10 alle 13) in cui alunne e alunni possono scoprire alcune metodiche diagnostiche d’avanguardia, che vanno dall’analisi del DNA tramite PCR ad approcci chimici, fino al rilevamento dei patogeni con onde acustiche, che permettono di individuare questi “nemici invisibili”.

 

I digitour di venerdì 22 ottobre

Venerdì 22 ottobre (ore 10) in Visita Virtuale al rivelatore CMS al CERN il Cms experiment at Cern accompagna alla scoperta di uno dei 4 grandi esperimenti del LHC, l’acceleratore circolare di particelle più lungo e potente al mondo.

I digitalk di venerdì 22 ottobre

Venerdì 22 ottobre (ore 11) in Animali e clima: una sfida impossibile? Michela Leonardi conduce un webinar con un gioco che aiuta ragazze e ragazzi a prendere coscienza sugli effetti che il climate change ha sulle specie animali e sulla loro sopravvivenza. Il biologo sperimentale Marco Giovine e il matematico Michele Piana accompagnano gli alunni in una discussione sulla ricerca scientifica e la distinzione sempre più sfumata tra “hard sciences” e “wet sciences” sempre più sfumata Curiosare dentro la natura (ore 11.30).

I biglietti e le prenotazioni sono acquistabili online sul sito del Festival: www.festivalscienza.it e tramite il call center (tel. 010 8934340). È attiva nel Cortile Maggiore di Palazzo Ducale una biglietteria, ma si incoraggia il pubblico a privilegiare l’utilizzo dei servizi e-commerce online e telefonico. Questi i costi dei biglietti: giornaliero intero 13 euro, ridotto 11 euro, ridottissimo 9 euro, abbonamento standard intero 21 euro, ridotto 18 euro, ridottissimo 12 euro, premium (con prenotazioni gratuite per il titolare dell’abbonamento) 30 euro; i bambini fino ai 5 anni non pagano. Gli abbonamenti standard hanno validità per tutti i giorni e tutti gli eventi del Festival e includono anche la fruizione degli eventi in streaming. Per l’offerta online è disponibile l’abbonamento live streaming al costo di 10 euro. Sono presenti in programma alcuni eventi gratuiti. Il biglietto Scuola, riservato agli studenti che partecipano al progetto scuole (costo 9 euro), equivale a un abbonamento standard e consente quindi di fruire di tutto il Festival, sia in presenza sia online. La prenotazione (costo 0,50 euro) agli eventi in presenza è fortemente consigliata per il pubblico generico, mentre è obbligatoria (e gratuita) per le classi. 

 

Il Festival della Scienza online

Sito web: festivalscienza.it

Piattaforma streaming e on-demand: festivalscienza.online

Hashtag: #Festivalscienza #FDS2021

Facebook: www.facebook.com/Festivaldellascienza

Instagram: https://www.instagram.com/festivalscienza/

Twitter: @FDellaScienza

Youtube: FestivalScienza

Archivio fotografico in alta definizione: https://www.flickr.com/photos/festivaldellascienza/

FESTIVAL DELLA SCIENZA 2021

IL PROGRAMMA DI VENERDÌ 22 OTTOBRE CON APPROFONDIMENTI

ore 11, live streaming

Animali e clima: una sfida impossibile?

Digitalk con Michela Leonardi

Cosa succede alle specie animali quando il clima cambia? È possibile che sopravvivano, e come? Il clima è sempre cambiato, perché la situazione ora è diversa? Cercheremo di rispondere a queste e altre interessanti domande, purtroppo di pressante attualità, partendo da un gioco da tavolo gratuito, perfetto per capire l’effetto dei cambiamenti climatici sulle specie animali. Nel gioco, i giocatori vestono i panni di specie animali che vivono in un mondo dove il clima cambia in maniera imprevedibile. Il tabellone di gioco è una mappa che cambia insieme al clima: gli ambienti si spostano e le specie -se possono- li inseguono alla ricerca di un nuovo ambiente favorevole da colonizzare, oppure si adattano alle nuove condizioni (sempre che ne hanno la possibilità!). Attraverso le dinamiche di gioco ragazzi e ragazze capiranno quindi che la risposta al cambiamento climatico è un processo complesso, e che la sopravvivenza delle specie è legata a molti fattori che interagiscono fra loro. Al contempo, scopriranno che per affrontare una problematica così complessa non bastano soluzioni semplici e immediate: è invece necessario creare una vera e propria “mappa concettuale” che colleghi nel modo giusto i vari fattori in gioco, che possa essere usata per ipotizzare soluzioni che tengano conto della complessità del reale.

Michela Leonardi, ricercatrice post-doc nel dipartimento di Zoologia dell’Università di Cambridge (Regno Unito), studia come i cambiamenti climatici del passato abbiano influenzato le popolazioni animali e umane. Laureata in Scienze preistoriche a Ferrara, ho lavorato al Musèe de l’Homme (Parigi), all’Università di Magonza, alla UCL (Londra), e all’Università di Copenaghen. Ha creato un gioco da tavolo gratuito ispirato alle sue ricerche.

ore 11, live streaming
Code Hunting Game

Evento speciale – Caccia al tesoro nei luoghi dell’astrofisica

Non perdetevi la presentazione ufficiale della Code Hunting Game astronomica di INAF: una partita in diretta YouTube nella quale ricercatori e ricercatrici collegati da tutta Italia vi spiegheranno come si gioca a questa caccia al tesoro virtuale, alla scoperta dei luoghi di particolare interesse per l’astronomia e l’astrofisica, e dei personaggi che ne hanno fatto – e ne fanno tuttora – la storia. Per poter accedere ai vari luoghi attraverso cui si snoderà la caccia al tesoro, dovrete superare enigmi di programmazione. Dopo aver superato ogni rompicapo, un bot Telegram dedicato vi fornirà un indizio per raggiungere la tappa successiva. Una sfida divertente e stimolante, che vi permetterà di viaggiare per il mondo con un click, alla scoperta dei tesori dell’astrofisica e dell’astronomia!

ore 11.30, live streaming

Curiosare dentro la natura

Digitalk con Michele Piana, modera Marco Giovine

Galileo ci ha insegnato che la ricerca scientifica dovrebbe basarsi su un’osservazione di partenza che deve sorprenderci perché inaspettata; su un’ipotesi di spiegazione che almeno in principio, dovrebbe essere in grado di spiegare razionalmente l’inaspettato; e su un esperimento che in modo controllato e riproducibile, dovrebbe confermare o refutare l’ipotesi. Tuttavia, la storia della scienza ha dimostrato che le cose non sono mai così semplici e questo è particolarmente vero nella ricerca scientifica contemporanea, dove gli strumenti per osservare sono incredibilmente sofisticati, il numero di dati che producono raggiunge scale inimmaginabili solo cinquant’anni fa, l’interdisciplinarietà è diventata la regola e la stessa distinzione tra “hard sciences” e “wet sciences” ormai è sempre più sfumata. Di tutto questo (e del ruolo pervasivo che in tutto questo ricoprono la matematica e i suoi strumenti), parleranno un biologo sperimentale innamorato del mare e un matematico interessato a esplorare le connessioni, culturali e metodologiche, tra i diversi ambiti della scienza.

Michele Piana, professore di Analisi Numerica presso il Dipartimento di Matematica dell’Università di Genova e ricercatore associato presso CNR – SPIN. Coordina “The MIDA group” che sviluppa metodi per l’analisi dati in fisica, ed è Direttore Scientifico del “Life Science Computational Lab”, nato da un accordo quadro tra l’Ospedale Policlinico San Martino IRCCS e l’Università di Genova. È co-Investigator della missione ESA STIX in Solar Orbiter e co-Investigator della missione HXI della China National Space Administration.

Marco Giovine, docente di biologia molecolare e biotecnologie marine e Presidente del Centro del Mare dell’Università di Genova. Svolge attività di ricerca nel campo della biologia molecolare e biotecnologie marine occupandosi di studi sulla biosilice e sue applicazioni e sul rapporto cellula/minerale nella scala evolutiva. Ha anche avuto responsabilità scientifica in svariati progetti Nazionali ed Internazionali

ore 15, Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale e anche in streaming

Come batteremo il cancro

Conversazione con Fabio Ciceri, modera Paola Arosio

Riusciremo, prima o poi, a trovare un trattamento definitivo per i tumori? Quali sono le terapie più promettenti e avanzate contro queste patologie? Cosa si nasconde dietro l’acronimo CAR-T, le terapie di cui si sente parlare sempre più spesso, anche in televisione o sui giornali? E ancora, cosa c’entra la lotta al cancro con il famigerato Covid-19? Ne parleremo in un affascinante viaggio alla scoperta degli ultimi traguardi della medicina, punto di partenza per la rivoluzione medico-scientifica che caratterizzerà i prossimi anni. Senza tralasciare il contributo dei dati più aggiornati e degli studi scientifici più recenti e autorevoli, ascolteremo delle storie di medici, di ricercatori, ma anche di pazienti. Storie fulminee intuizioni, di lunghe ricerche, di pionieristici esperimenti. Di speranze, di sconfitte e di vittorie. Per scoprire dove sono, e dove potrebbero essere spostati nei prossimi anni, i confini della scienza e della medicina.

Fabio Ciceri è il direttore scientifico dell’Ospedale San Raffaele di Milano e tra i maggiori esperti in campo ematologico. È presidente del Gruppo italiano di trapianto di midollo osseo (GITMO) e professore ordinario di Ematologia all’Università Vita-Salute San Raffaele. Ha pubblicato diversi libri di divulgazione tra cui l’ultimo, con Paola Arosio, è Come batteremo il cancro (Raffaello Cortina ed., 2021).

Paola Arosio, giornalista professionista, si occupa di sanità e salute. Come divulgatrice scientifica ha pubblicato diversi libri tra cui l’ultimo, con Fabio Ciceri, è Come batteremo il cancro (Raffaello Cortina ed., 2021).

ore 15.30, Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale e anche in streaming

Mappe e open data

I dati come bene comune

Conversazione con Roberto Aloisio, Patrizia Caruso, Ettore Di Cesare

Attraverso la georeferenziazione dei dati è possibile costruire portali per la ricerca, l’analisi, la modellizzazione e l’osservazione dei territori, che possono aiutare in tantissimi campi, dalla ricostruzione post-sisma al monitoraggio ambientale. In questo contesto, i portali Open Data sono sistemi che permettono la navigazione a tutti/e, facilitando la lettura e l’interpretazione dei dati anche attraverso applicazioni data driven in ambito urbano e territoriale. Perché i dati sono, a tutti gli effetti, beni comuni e dovrebbero essere a disposizione di cittadini e istituzioni per accrescere la conoscenza del territorio, fornire gli strumenti necessari alla partecipazione e migliorare la qualità della vita delle persone. Scopriamo come vengono gestiti e utilizzati gli Open Data a L’Aquila.

Roberto Aloisio è professore ordinario di fisica al Gran Sasso Science Institute, dove coordina il Centre for Urban Informatics and Modelling, che promuove progetti di ricerca applicata nati dall’interazione tra diverse aree scientifiche. Si occupa dell’ideazione e realizzazione di piattaforme con varie informazioni trasparenti sul territorio, ad esempio sulle pratiche di ricostruzione e sul monitoraggio ambientale, accessibili e usufruibili dai cittadini (come Open Data Ricostruzione).

Caruso Patrizia, laureata in sociologia, ha esperienza in cooperazione internazionale e nel coordinamento di programmi e progetti sia in Italia che all’estero. Collabora con ActionAid dal 2018 prima come responsabile partenariati ed alleanze territoriali ed attualmente come responsabile dell’unità Resilienza.

Ettore Di Cesare è tra i fondatori di Openpolis. Dopo la laurea in matematica si è occupato di telematica, ha fondato aziende, insegnato all’università e lavorato per importanti gruppi editoriali. Crede nell’uso sociale delle nuove tecnologie per quanto riguarda la trasparenza della pubblica amministrazione e la partecipazione consapevole dei cittadini alla vita pubblica. Nel post sisma è stato consigliere comunale dell’Aquila. Oggi è il responsabile dei progetti della Fondazione Openpolis.

ore 17.30, Biblioteca Universitaria di Genova e anche in streaming

Micromondi

Lectio Magistralis con Emanuele Biggi, modera Francesco Tomasinelli

In un incontro con l’autore, scopriamo alcune delle storie presenti in un saggio dedicato alla vita in natura, ricco di ironia e aneddoti raccolti in Italia e nel mondo. Dalla natura “sotto lo zerbino” a quella in lontani continenti, i protagonisti sono specie per lo più sconosciute ma non meno affascinanti di quelle più famose e ‘blasonate’: i rospi scovati tra le “lussuose” turche delle toilette di un campeggio, le incredibili gesta di vespe parassitoidi e sfruttatrici, le avventure sulle Alpi e e sulle Ande in cerca di ragni e rane e poi ancora quelle in Borneo, tra piante aliene e granchi terrestri, fino all’Africa dei deserti del sud e le savane pullulanti di suoni nella notte. Tutta la narrazione è legata da un filo conduttore ben definito: non importa quanto distante da casa sia l’osservazione della natura, ogni volta essa saprà sorprenderci se avremo volontà ed occhi aperti per fare entrare la giusta luce. Partiremo in un viaggio a più livelli nella natura meno conosciuta e nei ricordi di vita dell’autore, attraverso il continuo rimbalzare da luoghi lontani a vicini; luoghi in cui il nostro occhio a volte troppo superficiale non è abituato a viaggiare o, peggio, in cui pensa non ci sia nulla da trovare. Una mappa per districarsi nei sentieri della passione per la natura e un modo per poter assaporare tutte le moltissime pieghe di bellezza che si possono incontrare nell’infinita complessità degli ecosistemi terrestri, anche dei più piccoli.

Emanuele Biggi, naturalista, fotografo e membro di International League of Conservation Photographers. Conduce la trasmissione GEO (Rai3), ed è divulgatore ed ideatore di conferenze, libri e mostre a tema scientifico e naturalistico. Le sue fotografie sono state premiate da concorsi nazionali ed internazionali ed è stato tra i relatori di prestigiosi eventi internazionali. È autore di Micromondi (Il Saggiatore, 2021).

Francesco Tomasinelli, Dottore in scienze ambientali e fotogiornalista specializzato in scienza, viaggio e natura. Ha scritto e illustrato con le sue immagini 10 libri su animali ed aree protette, oltre a progettare mostre scientifiche per musei in tutta Italia. Lavora anche come consulente in studi sulla biodiversità per PN Studio, ed è docente universitario e ospite regolare della trasmissione di Rai3 GEO come esperto di animali ed ecologia.

ore 18, Sala delle Grida in Palazzo della Borsa, e anche in streaming

Mappe per esplorare nuovi mondi

Incontro con Sarah Libanore, Matteo Massironi, Elena Anna Manfrè, Jacopo Schiavo, modera Agnese Sonato

Se a Piccadilly si cerca l’edificio palladiano di Burligton House e si entra nella prestigiosa sede della Geological Society di Londra, poco oltre l’ingresso ci si troverà di fronte alla carta geologica di Inghilterra e Galles, la prima del suo genere. Essenziali per la gestione del territorio e delle risorse, per la valutazione dei rischi idrogeologici e per la salvaguardia dell’ambiente, tali mappe assumono un particolare significato se lette attraverso la lente del tempo: svelano infatti come un territorio si sia evoluto nel tempo. Di grande importanza per la Terra, assumono un significato ancor più intrigante quando vengono utilizzate nell’esplorazione di satelliti o di altri pianeti. La geologia è diventata così importante per la futura esplorazione del Sistema Solare che la Società Geologica di Londra dedica il 2021 allo Spazio e gli scienziati del Servizio Geologico Americano, come quelli coinvolti nei progetti Europei PLANMAP ed EPN2024-GMAP, si adoperano alacremente nella realizzazione di mappe geologiche a supporto di future missioni spaziali. Il loro uso sarà essenziale per garantire infatti l’esplorazione robotiche e umane di Marte e Luna e per consolidarne le scoperte. A 60 anni dal viaggio orbitale di Yuri Gagarin e a 50 da quando l’ultimo uomo ha messo piede sulla Luna, scopriamo, grazie al contributo di un geologo planetario e di alcuni artisti, come si realizzano tali carte, e come sia possibile raccontarle attraverso l’arte.

Agnese Sonato, divulgatrice scientifica, è fondatrice della rivista di scienza per ragazzi PLaNCK! e presidente dell’associazione di divulgazione scientifica Accatagliato. Collabora con l’Università di Padova curando le collane di libri per ragazzi ‘Storie libere’ e ‘I libri dell’orto’. Ha collaborato con Radio24 all’interno della trasmissione ‘Terra in vista – la scienza e la tecnologia spiegate a mio’, scrive libri di scienza per ragazzi/e, organizza attività laboratoriali e si occupa di formazione e consulenza.

Sarah Libanore, laureata in astronomia, è dottoranda in Fisica presso l’Università degli studi di Padova. Nel suo lavoro si occupa di cosmologia, cioè dello studio di come è fatto l’Universo e della sua storia. Lavora anche come divulgatrice scientifica insieme all’associazione Accatagliato, con cui organizza laboratori ed eventi. Fa parte della redazione di PLaNCK!, rivista di scienza per ragazze e ragazzi, e collabora alla gestione dei suoi canali social.

Matteo Massironi è docente al Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova, dove insegna cartografia geologica e geologia planetaria. Ha partecipato a diversi progetti cartografici nelle Alpi ed in Nord Africa, ed è membro di team di varie missioni spaziali ESA. È responsabile scientifico del corso ESA-PANGAEA per il training di astronauti in geologia di terreno e planetaria. Nel 2017, l’Asteroide 11440 viene nominato “Massironi”. 

Elena Anna Manfrè, laureata in Scienze Geologiche, fotografa ed artista. Illustra e pubblica in collaborazione con docenti dell’Università di Padova diversi itinerari geologici tra Veneto e Trentino, contribuisce all’allestimento del Museo di Flora, Fauna, Mineralogia di Auronzo di Cadore (BL), alla realizzazione del video “Una storia lunga milioni di anni” di Dolomiti UNESCO e all’illustrazione delle note esplicative della carta geologica di San Martino di Castrozza.

Jacopo  Schiavo, illustratore italiano, ha frequentato la Scuola internazionale di Comics a Padova e lavora principalmente come illustratore freelance e concept artist per diversi clienti nel mondo dell’editoria. Co-fondatore dello studio di illustrazione Wahtari Studio, attualmente si occupa inoltre di progetti legati al mondo del cinema e dell’animazione. Dal 2018 illustra future prospettive di esplorazione planetaria nell’ambito del Progetto H2020-PLANMAP.

ore 21, Sala Trionfo del Teatro della Tosse

Dante e la Scienza Moderna
Spettacolo con Antonio Zoccoli, letture di Stefano Sabelli da “La Divina Commedia” di Dante Alighieri, musica di Umberto Petrin, illustrazioni di Luca Ralli, scenografia animata di Federica Grigoletto

La Divina Commedia è un’opera chiave della cultura umanistica eppure, nella sua natura enciclopedica, ricca di spunti e riferimenti al mondo scientifico: dalla struttura dell’Universo alle leggi dell’ottica, dalle macchie lunari alla quadratura del cerchio, sono molti i riferimenti scientifici usati dal Sommo Poeta nel suo capolavoro. Nell’anno in cui si celebrano i settecento anni dalla morte di Dante, il Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare commenterà per voi alcuni passi del poema (letti da un attore e accompagnati da illustrazioni), sviluppando una riflessione che segue quel filo sottile che lega la poesia di Dante alla scienza moderna. Arricchiscono la narrazione la musica di un pianista e le scenografie, che contribuiscono a fare dello spettacolo un’esperienza immersiva e una lettura inedita della Commedia, che mette in luce assonanze e differenze tra la scienza rappresentata nei testi trecenteschi e il sentire e l’avanzare della scienza contemporanea.

ore 21,  Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale e anche in streaming

Mapping Forgetting

Lectio Magistralis con Sergio Della Sala

Dimenticare significa, letteralmente, non avere mente. Eppure, dimenticare non è il contrario di ricordare, è necessario per ricordare, ed è funzionale ad un sistema cognitivo efficiente: se non dimenticassimo non saremmo infatti in grado di ragionare di fare astrazioni, saremmo sommersi dai dettagli. Però, ad oggi, sappiamo poco di come dimentichiamo. Abbiamo capito molto di come funziona la nostra memoria, di come apprendiamo, di come ricordiamo, ma non ci sono teorie per spiegare l’oblio. Capire come funziona e come si può misurare l’oblio normale ci permetterebbe di definire meglio i confini dell’oblio patolologico. Da anni ricercatori e ricercatrici di neuroscienze, di neurologia clinica, di scienze cognitive, di neuropsicologia e di psicologia sperimentale studiano il mistero legato al “Forgetting”. In questa conferenza parleremo di quello che sappiamo sull’oblio normale, cercheremo di capire se esiste un solo tipo di oblio, e cosa succede quando la dimenticanza si accentua, come nell’invecchiamento, o diventa patologica come nella Malattia di Alzheimer o nelle Amnesie. Toccheremo anche temi come la testimonianza oculare, le false memorie, i bias cognitivi, e le tecniche di apprendimento scolastico. Una conferenza per ridare importanza all’oblio, un fenomeno cognitivo indipendente degno di essere studiato come sistema che ci permette di adattarci all’ambiente, e non come semplice difetto di memoria.

Sergio Della Sala, docente di neuroscienze cognitive presso l’Università di Edimburgo. Studia la relazione tra cervello e comportamento. Ha pubblicato oltre 600 lavori sperimentali, molti sulla memoria e i suoi disturbi. È editor-in-chief di Cortex, presidente del CICAP, membro della Royal Society e ha ricevuto il primo premio Tam Dalyell per “Excellence in Engaging the Public with Science”. Il suo ultimo libro s’intitola “Cases of Amnesia” (Routledge, 2019).

 

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