Incendio alla Eco Logica 2000 di Ciampino
Incendio alla Eco Logica 2000 di Ciampino, nube tossica sui Castelli Romani. La salute e la sicurezza di cittadini e lavoratori non va mai bypassata!
Puntualmente, ogni qualvolta in Italia c’è un incidente all’interno di un impianto che tratta rifiuti, si apre il dibattito politico su quale sia la soluzione migliore affinchè i rifiuti vengano trattati e smaltiti. C’è chi crede e si affida alla politica “inceneritorista” come soluzione di tutti i mali pensando di recuperare chissà quale quantità di energia a discapito della salute di tutti. Mentre invece è confermato, da ampi studi scientifici, come questi impianti industriali, gli inceneritori, non riescano ad intercettare tutte le sostanze nocive prodotte dalla combustione dei rifiuti prima di essere espulse in atmosfera. Poi ci sono le Associazioni di cittadini, le Organizzazioni sindacali e i lavoratori, che da sempre chiedono maggior tutela per la salute e la sicurezza di chi vive i territori a ridosso degli opifici e per chi negli opifici ci lavora. Tuttavia a soccombere sono sempre loro, cittadini e lavoratori, perché le aziende sfruttano, per così dire, l’inerzia politica romana e italiana in generale, per evitare gli elevati costi sulla sicurezza degli impianti.
Il vasto incendio che si è propagato all’interno dell’impianto di Eco Logica 2000 di Ciampino ne è la controprova che la sicurezza e la salute non sono by-passabili e che bisogna obbligare le aziende ad investire in tal senso. Bisognerebbe impedire gli appalti al ribasso, per esempio, perché nel settore della Igiene Ambientale sono sovente causa di tagli alle spese di sicurezza delle attività lavorative. Basti solo pensare alla lotta dei lavoratori della ditta SARIM di Eboli (SA) in appalto a Grottaferrata, che da mesi chiedono il lavaggio industriale dei panni e, che la ditta invece non vuole riconoscere sebbene gestisca un appalto milionario. Figuriamoci quando queste stesse aziende private debbono gestire costi impiantistici elevati se sono in grado di farsi scrupoli nel mantenere in perfetta efficienza anche il solo impianto antincendio. Il Cobas Igiene Ambientale esprime preoccupazione per i dati dell’ARPA relativi all’incendio sviluppatosi presso l’impianto della Eco Logica 2000 di Ciampino considerate le elevate concentrazioni di diossine rilevate dalle centraline. In primis chiede che vengano sottoposti ad accertamenti sanitari urgenti i lavoratori di Eco Logica 2000 che in maniera diretta hanno dovuto far fronte all’incendio all’interno dello stabilimento di Ciampino e, altresì, chiede, che vengano dotati di tutti i dispositivi di protezione individuale (mascherine) e qualsiasi altro dispositivo venga ritenuto utile, tutti i lavoratori della zona dei Castelli Romani.
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