Intervista a Peppe Mariani sui giovani clandestini
“La commissione da me presieduta – afferma Mariani – chiamata ad esaminare la proposta di modifica alla legge nazionale 286 del 1998 sulla disciplina dell’immigrazione, presentata dal consigliere Augusto Battaglia, si è trovata di fronte ad una carenza legislativa. I figli di immigrati non in regola, poiché sprovvisti di permesso di soggiorno, corrono il rischio di ritrovarsi nei centri di identificazione ed espulsione, in attesa di un rimpatrio che non potrà mai avvenire.”
“Durante le verifiche effettuate dalle forze dell’ordine nei campi rom – prosegue Mariani – è ormai consuetudine che vengano fermati ragazzi i quali, non avendo ottenuto il permesso di soggiorno, risultano clandestini, pur essendo nati in Italia da genitori residenti nel nostro territorio dagli anni ’60. Condotti nei centri di identificazione e rimpatrio vengono trattenuti spesso oltremodo, in attesa di un rimpatrio che difficilmente si verificherà.”
“Con questa deliberazione il Consiglio Regionale del Lazio – aggiunge Mariani – intende sollecitare il Parlamento a porre fine alla perpetrazione di un’inutile violenza nei confronti di giovani di fatto italiani. Oltre a rappresentare un atto di profonda civiltà, questo provvedimento costituisce anche il tentativo di tutelare giovani su cui lo Stato ha investito in termini di inserimento scolastico e di assistenza sanitaria e sociale.”
“Con tale proposta – conclude Mariani – noi per primi, come Regione Lazio, ci interessiamo di un problema che sta a cuore a tutta l’Italia.”
Alessandro Monzio Compagnoni
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