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Intervista al Professor Renato Mammucari.

Intervista al Professor Renato Mammucari.
Marzo 06
11:50 2024

Professor Mammucari, lei è avvocato e storico. Tra i suoi libri a tema troviamo: “Grand Tour” e “I briganti” (Casa editrice LuoghInteriori), “Viaggio a Roma e nella sua campagna” e “Ottocento romano” (Newton Compton Editori), “Velletri nelle sue stampe” (Editrice “Vela”) solo per citarne alcuni. In generale, può fornirci uno spaccato dei Castelli Romani nell’800?

Nei paesaggi dei Castelli Romani dell’800 troviamo rappresentate non città ma villaggi ed in questi né palazzi, né strade, né cattedrali ma solamente capanne, sentieri, ruderi e chiesette e poi tanto e tanto verde nell’erba dei prati e negli alberi dei boschi e tanto azzurro nel cielo e nei corsi d’acqua.

 In generale, il Grand Tour, che caratteristiche possiede?

Se già nel Settecento il Grand Tour attraverso le principali città della vecchia Europa veniva sentito come “bisogno esistenziale” dell’intellettuale è nell’Ottocento che diventa addirittura “abito mentale” perché restituiva ai viaggiatori quello che la loro patria non aveva da dargli.

 I Castelli Romani, in particolare, che ruolo hanno avuto nel “circuito” Grand Tour?

Dopo Roma i Castelli Romani attendevano i viaggiatori del Sette-Ottocento offrendogli quel grande scenario della natura che si estende fra i Colli Albani ed il Soratte sino a quel grande arco che si prolunga fino a Terracina ed al Circeo.

Che caratteristiche hanno i personaggi del Grand Tour?

Al pari di Goethe, nuovi pellegrini dell’arte, tanto per citarne uno tra i più importanti, fuggivano di notte, magari in incognito, per sottrarsi agli ingranaggi sociali e negarsi anche ai vincoli affettivi alla ricerca di quel mondo arretrato, nella sua società arcaica, inseguendo il mito eterno della libertà.

Il loro rapporto con Roma e i Castelli Romani?

 Roma e i Castelli Romani, dove il Medioevo era ancora di casa, in un confronto tra storia e l’eterno, i viaggiatori sognavano di respirare l’improvvisa rivelazione ossia il mito della libertà.

Quanto di prezioso ci hanno lasciato tali personaggi e cosa può essere attualizzato?

Sentimenti ed emozioni, stupore e turbamento che riusciamo a comprendere grazie alle immagini dipinte da tanti pittori dei loro quadri e soprattutto da altrettanti scrittori con i loro ricordi di viaggio nei quali hanno descritto con parole commoventi un mondo che non esiste più.

Grazie.

Foto: oggetti da viaggio dei personaggi del Grand Tour, collezione Mammucari, foto tratta da Renato Mammucari,  “GRAND TOUR. I VERI COMPAGNI DI VIAGGIO.” (LuoghInteriori 2021).

 

 

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