Krauspenhaar
Gennaio 01
02:00
2008
Sputa una qualsiasi lettera, virgola, parola, rima, versetto, poemetto, sberleffo, cocktail di alfabeti. Sputa un qualsiasi odio et amo, lunedì stanca, la mamma di domenica, il ragazzo di sera, il caffè al mattino, gli amici al brunch, il risotto scotto, “chi mi dà la ricetta giusta?” Sputa un qualsiasi io, io, io ancora io, io per cinque minuti, io che commento, io ancora esisto, un altro io alle porte, io a fondo pagina, io che sparisco, io a fine pasto soltanto un io che si specchia in altri motori a scoppio, muovono parole sole verso altri soli sfranti, pomodori di teste il marcio che abbiamo patito il giorno che si insinua tra le costole come una condanna la notte calva. Io a fondo pagina, io che sparisco, io a fine pasto io nel turbinio del sonno, sotto le coperte di gelo io nel masticare crudo della pelle nel mattino sfregiato, ancora più solo io che sparisco, dentro battiti, dentro battiti di lettere. |
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