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Labicum nel poema di Silio Italico

Labicum nel poema di Silio Italico
Aprile 23
19:03 2024

Silio Italo, nel suo poema “Le guerre puniche”, narra la seconda guerra punica che vede protagoniste Cartagine e Roma nel territorio italico o “Ausonia”. Il poema in oggetto, scritto nel I sec. d.C., di carattere storico, è il più lungo della letteratura latina. Descritto il passaggio in Italia attraverso le Alpi da parte di Annibale, narrate come ricoperte di “gelo e di candida neve perenne, rappresentato nella morsa di ghiacci secolari”, e alcune battaglie condotte nel suolo italico tra il generale cartaginese e vari generali romani, interessanti sono alcuni versi inerenti Labico inteso sia come condottiero che come cittadina del Latium Vetus. In alcuni passaggi, Silio narra che il condottiero libico “Poi assale Fado e Labico, un veterano dei combattimenti, che un tempo scontratosi con Amilcare in Sicilia aveva reso il suo nome famoso per quel duello spettacolare. Noncurante degli anni e dimentico della vecchiaia, egli andava in battaglia con animo duro e con furore giovanile, ma i suoi colpi inefficaci tradivano la debolezza della vecchiaia; era un fuoco languente di inutili stoppie, che crepita invano, dando una fiamma debole e senza vigore. Dopo che il condottiero punico venne a sapere di quella vicenda da uno scudiero della sua terra che gli aveva indicato il fiero guerriero, <<Paga ora il fio>> dice <<di quell’antico duello; è Amilcare, che tu ben conosci, che con questa destra ti trascina ai mani>>. Poi scaglia il giavellotto prendendo la mira dall’orecchio e trafigge Labico che si piega sulla ferita. Estratta la punta, il sangue bruttò i capelli canuti e pose fine con la morte ai lunghi travagli.” Pertanto era presente un guerriero di nome “Labicum” che prese parte nella guerra e, alcuni versi dopo, Silio riporta due informazioni importanti inerenti gli abitanti e la cittadina di Labico: la prima è che definisce “gli abitanti di Labico, abili aratori” e poi, in riferimento alla marcia di guerra, che “E già entrato nella pianura e nei campi di Labico”, con tali parole è definito il territorio labicano, o una parte di esso. Da tali informazioni si ricava che Labico ha avuto parte attiva nella seconda guerra punica non solo per il contingente fornito di soldati e per la distinzione di uno di essi in particolare e avente lo stesso nome della cittadina del Latium Vetus, ma anche in riferimento alla sua popolazione caratterizzata dall’essere abili aratori e al suo territorio caratteristico.

 

 

Foto: IL TUSCOLANO NELL’ETA’ CLASSICA, ISTITUTO CARTOGRAFICO ITALIANO DI E. CALZONE- ROMA.

BIBLIOGRAFIA: Silio Italico, LE GUERRE PUNICHE, BUR, 2001.

 

 

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