‘Le luci di Casablanca’, il sogno di una donna…
Le luci di Casablanca – Storia della donna che seppe stupire due mondi – Inizia nella Firenze degli anni ’20 del Novecento, con la povertà e le difficoltà di una famiglia semplice, la vita di Valeria Degl’Innocenti, che viaggerà per il mondo prima al seguito della famiglia del cugino console, poi come attrice negli Stati Uniti a ridosso della seconda guerra mondiale, per arrivare a lasciare il proprio cuore in Marocco.
«Scoprire il manoscritto di Valeria Degl’Innocenti è stata un’incredibile avventura, è stato il mio viaggio attraverso il suo. È accaduto per caso, così, come quasi sempre avviene per le cose speciali. La sua storia s’intreccia con quella dei luoghi che abita: la povertà dei vicoli fiorentini negli anni Venti tra case senza acqua né luce, le foglie di cicoria usate come rossetto, la seconda guerra mondiale vista dagli Stati Uniti, il maccartismo americano, l’arrivo a Casablanca, l’esilio di Mohammed V dal Marocco, il protettorato francese e il risveglio dell’identità nazionale marocchina, fino all’indipendenza. Si ride, ci si commuove, si segue l’avvicendarsi degli eventi senza mai stancarsi, tutto d’un fiato, cadenzati da una costante autoironia, uno stile tagliente e teatrale e una meravigliosa gioia di vivere. A libro chiuso, rimane il desiderio di poter incontrare il sorriso di Valeria, anche solo per un istante. Anche solo per un tè alla menta». (Roberta Yasmine Catalano)
L’autrice
Valeria Degl’Innocenti (Firenze, 1914-Casablanca, 2004), cresce a Firenze in condizioni modeste con sua madre e i fratelli Lina e Sergio. Suo padre muore in guerra quando aveva due anni, sua madre si risposa e nascono Mario e Flora Pugelli. A 13 anni Valeria decide di lasciare Firenze per accompagnare un cugino console italiano sposato con una danese, la cui figlia piccola ha bisogno di imparare l’italiano. Viaggerà per molti anni tra Europa, America e Africa, ma conoscerà la gloria della radio e del teatro a New York. Dopo la seconda guerra mondiale si trasferisce in Marocco.
La curatrice
Roberta Yasmine Catalano (Roma, 1975), di origini italo-libanesi, ha vissuto a lungo in Marocco ed è poi tornata a Roma, dove si è laureata in Letterature Comparate all’università “La Sapienza”. Ha collaborato con diverse case editrici. Ha tradotto testi, pubblicato recensioni, saggi e racconti su molte riviste letterarie. Ha vinto tre premi letterari giovanili. Ha scritto Schegge di memoria. Gli italiani in Marocco (Senso Unico, 2009) e La felicità è un pezzo di pane e cioccolata (Narcissus, 2014), vincitore del Premio “Il Paese delle Donne”.
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