Le primarie di Sinistra Democratica
Un modo di intendere la politica non particolarmente di moda, tuttavia l’unico che al di là delle apparenze parla ad una vasta platea di elettori, di destra e di sinistra, che conservano, tutti insieme, la speranza di ascoltare proposte concrete, comportamenti coerenti e la possibilità di riflettere e valutare oltre la propaganda. Ciò presuppone la consapevolezza che ogni dichiarazione pubblica è un impegno ed un’assunzione di responsabilità nei confronti di chi ci osserva. Questo non è accaduto. La conferenza stampa per la convocazione delle primarie e la presentazione del programma ne sono un chiaro esempio.
In primis non è chiaro per quale ragione prima di annunciare la data del 16 dicembre non si è ritenuto opportuno motivare la ragioni che hanno portato a disdire la data del 25 novembre già oggetto di formali comunicati stampa peraltro mai concordati. Un atto dovuto nei confronti di tanti elettori che da tempo aspettano.
C’è poi, l’amico Moretti della Lista Civica, che accusa, Sinistra Democratica, Verdi e Repubblicani Europei, di non volere le elezioni primarie, ma si dimentica di spiegare la scelta di rientrare nel centro-sinistra dopo aver pubblicamente manifestato l’intenzione opposta. Una scelta legittima che però si deve motivare.
Da l’altra l’annuncio del programma, non ancora consegnato alla stampa, che sarebbe stato sottoscritto da tutta la coalizione. Ci domandiamo quando, visto che, almeno per parte nostra, ancora diversi erano e sono i punti qualificanti che dovevano essere affrontati. Ma forse, osservano alcuni, questo documento non è poi così importante, opinione legittima, ma che si deve dichiarare.
Insomma, annunci disattesi, impegni mancati e mezze verità, che cercano di nascondere il palese il tentativo di chiudere un programma oltre ogni ragionevole dibattito e imbrigliare la coalizione dopo che per mesi si è rinviato sistematicamente ogni ipotesi di confronto, comprimendo al massimo i tempi delle primarie. Un insieme di comportamenti che poco hanno a che fare con la trasparenza e la coerenza nei confronti degli elettori.
Non partecipare a queste primarie così gestite è un atto di chiarezza e siamo convinti di interpretare un sentimento diffuso che meriterebbe maggiore considerazione, anche se alcuni cercano strumentalmente di ribaltare la realtà.
E visto che la trasparenza e la correttezza nei rapporti politici non è mai abbastanza sottoscriviamo pienamente la richiesta di Andrea Maione (MARS) di un chiarimento circa ipotetici accordi tra alcuni esponenti del centro-sinistra e settori della Casa delle Libertà.
Forse nulla di concreto, solo delle “chiacchiere”, ma non c’è dubbio che, un pubblico chiarimento in merito sarebbe utile a tutta la coalizione visto che, a sinistra, pochi non sono, coloro che su questo tema in più occasioni hanno posto una precisa pregiudiziale.
Il messaggio per il futuro è quindi chiaro: l’esito del confronto elettorale con il centro destra è tutt’altro che prevedibile, quello che è sicuro per la coalizione, è che l’efficacia della sua azione, al governo o all’opposizione, dipenderà comunque dal legame che saprà consolidare oggi con il suo elettorato.
Primarie vere e autenticamente aperte servono per raggiungere questo obbiettivo.
Sinistra Democratica
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