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Difesa e coltivazione al centro della 9^ Giornata tecnica dei piccoli frutti

Difesa e coltivazione al centro della 9^ Giornata tecnica dei piccoli frutti
Marzo 15
19:51 2023

San Michele all’Adige, mercoledì 15 marzo 2023
Oggi un centinaio di produttori all’incontro di aggiornamento per il comparto piccoli frutti
Difesa e coltivazione al centro della 9^ Giornata tecnica dei piccoli frutti

Giornata tecnica dedicata alla difesa, alla gestione e alla coltivazione dei piccoli frutti
questa mattina a San Michele all’Adige. L’incontro, che si inserisce nel ricco calendario di
eventi organizzati dalla Fondazione Mach, ha chiamato a raccolta presso l’aula magna
oltre un centinaio di produttori e tecnici del settore, in presenza e collegati per la diretta
streaming, per fare il punto sulle sperimentazioni condotte nell’ambito della difesa verso
alcuni insetti, sull’attività di ricerca su fragola in Alto Adige e sull’annata appena
trascorsa.
Gli ettari coltivati in Trentino ammontano a circa 140 per le fragole, 60 per il lampone, 40
per le more, 60 per il ribes e 150 per il mirtillo, con produzioni che complessivamente
raggiungono un totale di circa 15.000 tonnellate annue.
Il direttore generale FEM, Mario Del Grosso Destreri, intervenuto in apertura, ha spiegato che
l’incontro tecnico di oggi dimostra l’impegno del Centro Trasferimento Tecnologico nel supportare
il comparto dei piccoli frutti. Il settore ha avuto uno sviluppo importante negli ultimi anni e
contribuisce ad apportare qualità ed eccellenza all’agricoltura trentina. Il Direttore ha evidenziato,
inoltre, il forte impegno di FEM sul fronte della ricerca scientifica con le attività di miglioramento
genetico in primis, ma anche l’importante collaborazione con l’Istituto di Laimburg impegnato nel
vicino Alto Adige ad affrontare problematiche simili che affliggono l’agricoltura.
Durante l’incontro, moderato da Tommaso Pantezzi responsabile dell’Unità frutticoltura e piccoli
frutti del Centro Trasferimento Tecnologico FEM, è stato affrontato il tema del monitoraggio
annuale di Drosophila suzukii, che viene svolto per controllare l’evoluzione delle popolazioni e
consentire una difesa più efficace delle colture. Si è inoltre visto come il clima, in particolare
invernale, influenzi la sua sopravvivenza. Ne deriva che le temperature miti sempre più frequenti
degli ultimi anni comportano percentuali di sopravvivenza più elevate durante le prime fasi del
ciclo dell’insetto.
Si è parlato poi dei primi due anni di applicazione della lotta biologica al moscerino della frutta,
che da oltre 10 anni rappresenta la principale problematica per i piccoli frutti ed il ciliegio. Il
rilascio del parassitoide specifico Ganaspis brasiliensis è un processo lungo che prevede di
valutare la diffusione e la sua capacità di controllo del fitofago. Come per le altre regioni d’Italia,
si prevede la prosecuzione dei lanci per un ulteriore anno in seguito all’autorizzazione
ministeriale per il rilascio.
Un altro argomento affrontato sono state le nuove conoscenze sull’antonomo della fragola, un
coleottero che oltre a colpire i boccioli fiorali, determina danni anche sui frutti. La FEM è
impegnata ad individuare le tecniche di difesa integrata più idonee. Sono state infatti introdotte
prove sperimentali utilizzando prodotti ad azione repellente per l’insetto, e soprattutto è stata
registrata la presenza di parassitoidi del genere Triaspis in grado di parassitizzare l’antonomo
con percentuali elevate.

UFFICIO COMUNICAZIONE E RELAZIONI ESTERNE COMUNICATO STAMPA
Via Edmund Mach, 1 www.fmach.it
38010 San Michele all’Adige – Trento silvia.ceschini@fmach.it
T.+39 0461 615126 – M.+39 339 7392973 ufficio.stampa@fmach.it
Durante l’incontro si è parlato della coltivazione della fragola in provincia di Bolzano, che
ammonta a 90 ettari, per la maggior parte ancora in suolo. Progressivamente i produttori si
stanno orientando alla coltivazione in fuori suolo, più diffusa in Trentino. In Alto Adige, il Centro di
Sperimentazione Laimburg sta svolgendo prove per valutare le varietà più adatte agli ambienti di
coltivazione alpini e ad una gestione più sostenibile.
Sono state presentate, inoltre, le esperienze di coltivazione della fragola in consociazione con
piante officinali che permettono di migliorare gli equilibri del fragoleto e per avere una migliore
protezione della coltura, oltre ad una importante valorizzazione territoriale.
Nell’ultima relazione è stato presentato un resoconto della stagione produttiva della fragola in
Trentino, in particolare sugli andamenti produttivi, che sembrano essere stati influenzati dal clima
particolare della stagione 2022. Accanto alle temperature, anche l’entità della radiazione
luminosa, in particolare nella stagione 2022, è stata superiore alla media degli ultimi 10 anni, e
quindi anche questo parametro climatico potrebbe avere un ruolo nell’influenzare la fisiologia
della pianta e conseguentemente l’andamento delle produzioni.
Fotoservizio e filmato a cura di Ufficio Stampa FEM
Intervista Tommaso Pantezzi

Per rivedere la diretta

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