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Le storie che caratterizzano la vita di quei piccoli imprenditori raccontano di agricoltori e produttori artigianali che difficilmente hanno la possibilità di entrare a far parte del circuito della grande distribuzione. In questo contesto è possibile invece far conoscere la propria azienda, i prodotti, il frutto ricavato dall’impegno e dall’esperienza. Emerge la passione che è alla base di questa grande realtà, ma soprattutto si elogia la qualità di ciò che viene orgogliosamente proposto al consumatore. E sono ammessi a questi mercati solo produttori locali: in Italia è stata stabilita una distanza massima di 40 km dal Comune sede del mercato.
Nei Mercati della Terra viene esplicitamente sponsorizzato il made in Italy ed è possibile trovare un’ampia varietà di frutta, verdura, uova, pane, conserve, olio, dolci, miele, vino; prodotti che appartengono alla cultura alimentare locale e rivelano i principi sui quali si fonda la filosofia slow food: buono, pulito, giusto. Alimenti freschi e di stagione, coltivati mediante processi di produzione sostenibili per l’ambiente, a prezzi accessibili per i consumatori. Sono molti i paesi che offrono le loro piazze per dar voce a questa iniziativa, tra i quali figurano alcuni Comuni dei Castelli Romani: Albano, Ariccia, Castel Gandolfo, Marino, Monte Porzio Catone, Monte Compatri, Frascati, Velletri. Differenti contesti culturali, sociali, urbani, ove emergono mercati in grado di dare un contributo significativo alla vita delle rispettive comunità.
«Il mercato è il racconto di una produzione, un momento di incontro e non l’acquisto fine a se stesso» afferma il presidente di Slow Food Lazio. Parliamo di luoghi di uno scambio che non è solo materiale, ma condivisione di esperienze, di passioni e di saperi.