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L’hardcore corre sui binari capitolini, con i Pigs all’Init Club

L’hardcore corre sui binari capitolini, con i Pigs all’Init Club
Novembre 11
13:56 2015

Progetto Init Club per l’inverno prossimo venturo, tirare all’interno della propria programmazione musicale, le band americane impegnate nei tour europei.
Poche date ma tutte buone, quelle del palco rock di Via della Stazione Tuscolana, di cui si può scorgere qualche info in più sul web, tenendosi, alla bisogna, cioè nel caso di forte ed eventuale interesse, aggiornati in quanto a mobilità di tour e band.
In ordine temporale, l’ultima tappa solcata su questo palchetto, in data 29 ottobre, l’hanno affrontata i Pigs, presentando l’ultima loro produzione, ovvero l’album Wronger.
La band è la creatura di Dave Curran, bassista della storica band americana UNSANE. Con lui Jim Paradise ed Andrew Schneider. Con Pigs, Curran passa alla chitarra ed alla voce, proponendo un sound che solo in parte si rifà alla storica band post-hardcore newyorkese.
Wronger possiede tante e svariate traduzioni, diciamo slang, la più appropriata al caso potrebbe essere quella di anticonformista ad esempio, cosi ad immaginare chi si pone contro sistemi, schemi, pseudoproblemi, formali e mentali.
Progetto non facile però, specie con una platea poco suggestionabile come quella romana, abituata ad artisti internazionali d’ogni specie e tipo.
Ma comunque questi ospiti newyorkesi, preceduti dalla band spalla SOFY MAJOR, riescono in ogni caso a suggestionare il pubblico con un sound tutto prettamente echeggiante il grounge degli anni ’90, cosa molto a cuore agli statunitensi in genere, facendolo però correre sui veloci binari dell’hardcore.
In quanto a testi e voce, espressa dallo stesso chitarrista, il disco purtroppo lascia a desiderare, considerando i gusti di chi ama immergersi nella poesia delle canzoni, cosa che, e non sembri un controsenso, si può ritrovare anche e spesso in stili musicali simili a quello che la band ha proposto, ma comunque non si può certo dire che il risultato totale sia stata una pessima performance, considerando anche che questo progettino Pigs sia in fondo la semplice commistione di soli basso chitarra e batteria, dunque la semplicità fatta band.
La cosa non è fatta solo per esigenza, ma in un certo qual modo studiata e cercata da principio, nel proporre brani scarni, su velocissimi reef di chitarra, con pause che trasognano gli stati molesti di tossicità acute in stati ipnotici.
Bè, so che non è facile avere afferrato quest’ultimo periodo letterario, ma chi è del settore avrà immaginato qualcosa. Per il lettore non proprio addentro a tali criticità musicali, diremo che l’album Wronger si compone di 11 pezzi veloci, asciutti, in piena fusione tra richiami nello stile delle ultime produzioni dei Metallica, le ultime, attenzione, con fasi di velocità estreme, e spesso abbastanza esagerate, dei giri ritmici della chitarra, a cui basso e batteria soltanto si adeguano, provando ma con successo, a tenersi in linea.
Speriamo in netti miglioramenti per il gruppo di Dave Curran, che forse dovrebbe aver cura di trovarsi un cantante che riesca quantomeno a farci capire qualche parola sensata, e far respirare ed esprimere un po di più gli altri componenti della band, per ora rimaniamo fermi nell’idea che di questi undici pezzi il più bello sia l’ultima traccia del disco, che del resto è stata anche l’ultima del concerto romano stesso, che non ha avuto neanche poi bis, ovvero “Donnybrook”, speranza di nuove e più intessanti produzioni.
Per il momento chi ne volesse sapere qualcosa in più della band li troverà sul sito web ufficiale www.pigsnyc.com

Vittorio Renzelli

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