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(Serena Grizi) Frascati – Del 23 gennaio scorso, presso la Sala degli specchi nell’ambito di ‘Succede in biblioteca’, la presentazione di Pensare come le montagne , libro scritto da Paolo Ermani e Valerio Pignatta – Terra Nuova Edizioni, 2011. La scelta di questo testo, come ha spiegato Rosanna Massi direttrice della locale biblioteca e archivio storico comunale, è stata guidata dalla pressante attualità che lo caratterizza.

Paolo Ermani, oltre vent’anni di esperienza europea nelle tecnologie rinnovabili e socio fondatore del Movimento per la Decrescita Felice, ha raccontato la grande illusione della nostra attuale ‘folle’ economia: crescere all’infinito in un pianeta dai confini ben precisi. Dati alla mano, il 2035 il limite più prossimo contro cui potrebbe andare a cozzare l’illusione: Asia e Cina che continuano a crescere a ritmi vertiginosi per demografia, produzioni, inquinamento e ingiustizie; il desiderio di questi nuovi rampanti di consumare come gli amati modelli europeo e statunitense. Clima impazzito, risorse primarie come l’acqua che scarseggiano, gli elementi che darebbero il colpo di grazia. Come uscire da una spirale distruttiva di condizioni che i media tradizionali si sforzano di non mettere in relazione, pressando invece l’opinione pubblica con parole come Pil e crisi? Decrescendo. La parola non è più un mantra della controinformazione, ma come hanno ripetuto Serge Latouche e Maurizio Pallante in precedenti incontri davanti ad un pubblico ormai mediamente edotto e capace di scegliere, solo contribuendo ad un’economia più sobria, dal consumo moderato al riuso dei materiali e con l’abbandono di vecchi stili di vita, sarà possibile percorrere altre strade. Molti dei ritmi, degli stili imposti a questa nostra società non vengono dai singoli cittadini, che pure li adottano acriticamente però: Ermani ha evidenziato le ‘efficaci’ pubblicità di gruppi di investimento all’arrembaggio di nuovi mercati o desideri di consumo iperbolico indotti dalle riviste patinate. Secondo gli autori, che bene lo esplicitano nel libro ricco di dati ufficiali e riferimenti bibliografici, decelerare è possibile: in casa propria, con piccoli accorgimenti quotidiani. Alcuni già li conosciamo perché spesso ripetuti fra le nostre pagine: acquisti solidali/di gruppo nelle reti di prodotti a km zero e/o di merci sfuse per diminuire gli imballaggi, adozione della finanza etica; cambiare modo di spostarsi e di risolvere il quotidiano condividendo mezzi di trasporto ed elettrodomestici, recupero del ‘saper fare’. Obiettare che è difficile non si può, almeno con gli autori, poiché loro ce l’hanno fatta a modificare il loro stile di vita, a possedere meno cose in favore di rapporti di condivisione. Lo testimoniano anche singoli e famiglie sul sito ilcambiamento.it. Nella pagina di questo sito sezione ‘libri, suggerimenti di lettura’ trovate una scheda su Pensare come le montagne. (Nella foto: P. Ermani).