Prevenzione della prostituzione
“Per la violazione della presente ordinanza è prevista la sanzione amministrativa del pagamento di Euro 50”.
È questo il centro dell’ordinanza di prevenzione del fenomeno prostituzione, firmata dal sindaco di Marino Adriano Palozzi in data 30 settembre 2008, divenuta necessaria per adeguare la Città di Marino, comune confinante, agli standard messi in campo dal Comune di Roma per prevenire e debellare il problema legato alla forte presenza di prostitute agli angoli delle arterie cittadine. .
L’ordinanza emessa dal sindaco Palozzi, infatti, prende proprio le mosse da quella firmata dal collega Gianni Alemanno, sindaco di Roma, in data 14 settembre 2008 finalizzata espressamente al contrasto della prostituzione su strada e alla tutela della cittadinanza urbana.
Il primo cittadino marinese è intervenuto, come è stato già ampiamente documentato da articoli e reportage di stampa e mezzi radiotelevisivi, dopo aver constatato che il fenomeno, seppure marginalmente, sta interessando i confini del territorio comunale di Marino con il Comune di Roma e in particolare nella direttrice della zona Falcognana-Divino Amore- Ardeatina ove viene segnalato un aumento della presenza di soggetti dediti alla prostituzione femminile.
“Questo provvedimento – dichiara Palozzi – è la chiusura di un cerchio. È la logica conseguenza di una Amministrazione, come quella di Marino, che intende far notare alla propria comunità cittadina e a quelle vicine, il proprio punto di vista e la necessità di prevenire un problema che oggettivamente per Roma e per molte altre realtà affini alla nostra esiste in termini davvero gravi e preoccupanti”.
“È onesto e doveroso, ovviamente, segnalare, così come abbiamo fatto nell’ordinanza stessa, che il fenomeno per Marino è fortunatamente marginale e sotto controllo. Tuttavia, come amministratori, non avremmo ritenuto giusto chiudere gli occhi di fronte alla presunta ineludibilità di una problematica vecchia come il mondo. A tal proposito mi permetto, anzi, di cogliere ancora una volta l’occasione per sottolineare come l’intero dibattito nato attorno alla questione, anche tra le stesse amministrazioni cittadine, le forze dell’ordine e i vari corpi di polizia locale, possa divenire virtuoso e portare maggiori benefici se in un ambito che potrebbe essere proprio quello della Provincia di Roma e del suo Consiglio, dove peraltro siedono molti sindaci oltre il sottoscritto, si provi ad affrontare la questione in maniera organica in modo da poter così unire le forze e mettere mano a una questione che non solo non mi pare attenga al moralismo ma, di più, ha a che fare anche con la tutela dei diritti umani di persone, in specie ragazze, in molti casi minorenni, vittime di un brutale e criminale sfruttamento. Per tutti questi motivi – conclude Palozzi – come primo cittadino di Marino ho sentito il dovere di intervenire e continueremo a dire la nostra su un tema che tocca il senso civico e la dignità della collettività, fatta di donne, uomini, bambini che hanno da un lato pieno diritto al rispetto della decenza, tema peraltro affine alla tutela dell’ordine pubblico e delle vigenti leggi relative ai reati contro la persona. Campi nei quali, una volta di più, ogni pubblico amministratore deve sentire il dovere di intervenire e agire per il bene di tutti, senza tristi parocchi né negligenti arrendevolezze”.
Marino,
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