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Prima gli Italiani: quali !!!

Prima gli Italiani: quali !!!
Gennaio 25
19:15 2019

Il mantra “Prima gli …” è diffuso in molte nazioni della terra. La diffusione dello slogan si gonfia in un contesto populistico, dove l’appartenenza al popolo (cittadini) si distacca dai valori sociali e i diritti dell’Uomo.

Personalmente ritengo importante di quali Italiani si parla. Se guardo al nostro passato vedo personaggi come Leonardo, Michelangelo, Caravaggio (per un corretto elenco non è sufficiente un articolo) ed un’infinità di artisti della grand’Italia. La storia politica dai Mazzini o Garibaldi, ovvero i tanti promotori della repubblica e combattenti per la libertà. Il nostro passato mi spinge a dire “Prima gli Italiani”.

Guardando all’oggi di Salvini, Di Maio, Conte e una grande compagnia di politici, vedo una sterilità sociale, un arroccamento nei propri orti, e più che populismo una politica in difesa dei propri interessi.

I proclami: abbiamo risolto gli sbarchi, sconfitto scafisti e migranti stupratori, assassini e spacciatori di droga. Gli sbarchi, VERO PROBLEMA EUROPEO, ha solo cambiato direzione, che “grande capacità di statista” nel chiudere i porti. Considerato che non siamo una società in grado di gestire ed accogliere la migrazione, a questo ha pensato la malavita organizzata distribuendo i migranti a sfruttamento sul lavoro di 3 euro l’ora o nello spaccio di stupefacenti. Forse sfugge la razionalità di analisi dei fatti; terroristi, traffico di armi, trafficanti di droga, non arrivano su barconi che affondano, arrivano con Yacht, aerei, navi di lusso.

Non ho remore nel dichiarare il ritorno del nazi-fascismo in Italia ed Europa. Certamente non sono gli anni ’20 post prima guerra mondiale. I tempi moderni sono legati non alla distruzione bellica, bensì alla difesa egoistica del proprio benessere e conquista sociale (perpetrata per altro sfruttando le riserve altrui). Ci sono terminologie ed ideologie che pur modificandosi si ripetono nel tempo. Il nazi-fascismo modifica i termini, ripetendosi nelle dichiarazioni: vecchio “la difesa della razza”; nuovo “prima gli …”; dall’indossare le “camice nere” siamo passati ad indossare “maglie di polizia”. Le continue sceneggiate del Ministro degli Interni in maglia della polizia non mi ispira sicurezza, propone un paese dove si vuole “instaurare uno stato di polizia”. Tutto questo non appartiene alla Repubblica Italiana.

A cosa serve un Ministro degli Interni dovrebbe dircelo, oltre ai no, leggi repressive e postare selfie e giornalieri video messaggi. Stringere la mano a spacciatori ultras che definisce brave persone, azioni di magia come far sparire 49 milioni di euro e rateizzare un furto ai danni dello stato (a chi sfuggisse il concetto, lo stato siamo noi cittadini) spalmato in 81 anni (non mi sembra che il popolo possa godere di questo privilegio sui contenziosi con lo stato). Un Ministro che non restituisce ai cittadini ciò che è stato illegalmente prelevato e parla di quattro spicci di euro recuperati perché non più utilizzati per il mantenimento di migranti o centri di accoglienza. Per il momento sono iniziati gli spostamenti di massa senza comunicazioni preventive. Nel passato certe azioni erano eseguite con treni dalla destinazione ignota, la storia e piena di corsi e ricorsi storici.

 

Gli eventi politici internazionali hanno permesso l’arresto del latitante terrorista Cesare Battisti, la giustizia italiana si muove per ottenere l’estradizione di altri 30 terroristi condannati, e attualmente rifugiati all’estero. Non possiamo che condividere l’impegno dei ministri Interno e Giustizia per la risoluzione dei vari casi con rogatorie internazionali. I due ministri, senza la necessità di rogatorie, potrebbero far luce sui misteri italiani: piazza Fontana a Milano; piazza della Loggia a Brescia; treno Italicus Roma-Brennero; stazione di Bologna; strage di Ustica; ed altri centinaia di atti terroristici verificatesi nel territorio italiano.

A volte si ha la sensazione che il problema nazionale sia la sola migrazione, niente spacciatori di casa nostra, associazioni a delinquere come – camorra – ndrangheta – sacra corona unita – mafia. La nostra Italia una penisola decriminalizzata, se non fosse per i migranti. Un vero peccato che giornalmente la Polizia e tutte le forze dell’ordine procedano a retate di delinquenti, evasori, corruzione appalti – politici, sequestri di quintali di droga di nostri connazionali, ricordandoci che il crimine organizzato prospera. Chissà se i nostri ministri Interno e Giustizia se ne sono accorti.

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