Nel delicato lavoro dei carrozzieri le fasi di applicazione, appassimento ed essiccazione dei prodotti vernicianti, compresi i fondi e gli stucchi a spruzzo, anche se riferite a ritocchi, devono essere svolte in cabine-forno dotate di aria compressa e di idonei sistemi per la captazione degli effluenti. Normalmente il verniciatore è costretto a trascinare il tubo dell’aria compressa e, arrivato al punto massimo della sua lunghezza (in genere verso il centro della vettura e cioè a metà tra le due porte opposte), deve tornare indietro per continuare, da dove aveva interrotto, a verniciare il lato opposto. Un’operazione che deve essere ripetuta per ogni mano di vernice o applicazione dei vari prodotti. Claudio Rizzo, titolare della Carrozzeria Rizzo Snc di Colonna, dice: «Con l’avvento delle vernici ad acqua dobbiamo spruzzare più volte le mani di vernice su ogni supporto da verniciare trascinando per terra il tubo dell’aria compressa. L’operazione risulta particolarmente scomoda e comporta anche il rischio di toccare con il tubo le parti verniciate o di sollevare polvere dal pavimento compromettendo il risultato».