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Una splendida Lucrezia Della Rovere fa rivivere la “prima donna” del bel mondo del primo novecento” Misia Sert.”

Luglio 21
14:21 2015

divertimento per farci dimenticare, magari esorcizzandole, le traversie quotidiane, ma approfondire la conoscenza di capolavori letterari d’autori poco conosciuti. La cultura alimenta il cervello ed il cambio generazionale è importante. Ecco perché ci è piaciuta l’idea
della direttrice artistica dei Solisti Del Teatro, Carmen Pignataro, d’aprire la stagione della rassegna nei giardini della filarmonica con il testo di Vittorio Cielo, prodotto dallo Stabile Del Molise: “Io Sono Misia”. Un’intellettuale slava nata sulle rive del Baltico a San Pietroburgo, che visse per la maggior parte del tempo, nella Parigi della “Belle Epoque”.Fornita
d’una sfavillante bellezza e di forti ed eccelse qualità etiche, di determinata volontà d’affermazione ed amante della cultura; seppe soggiogare il mondo maschile, sposando tre mariti, fino all’ultimo SERT, divenendo “protettrice ed anfitriona “degli artisti,scrittori e coreografi
del suo tempo. I poeti Rembrandt e Mallarme’, i pittori Tolosa Lutrech e Picasso a farla rivivere sul palcoscenico, ha pensato la slanciata ed accattivante Lucrezia Della Rovere in uno sgargiante vestito di seta verde che si fondeva con l’enorme poltrona damascata dello
stesso colore, la luccicante scenografia di Amodio, bucolica e floreale immersa con geniale
costruzione nella già naturale, verde e lussureggiante del bosco. Con passo felpato, ben assecondata dai morbidi e deliziosi stivaletti verdi in pelle,ella a tratti si muoveva sul palco
simboleggiando per analogia l’inquietudine e la frenesia di quell’anima sempre agitata e con mille pensieri che fino all’ultimo,con il calice in mano rifiutava di morire come conseguenza della sua vita dominata dall’alcolismo. Dopo Misia Sert, saranno rappresentate
altre figure femminili, ai Giardini Della Filarmonica. Seguirà ” Casa Di Bambola” del norvegese Ibsen; la trans gender “creata”e diretta da Saverio Aversa: “Un Ragazzo di nome Giulia” con Pino Censi; un altro appuntamento in salsa “drag”ci sarà il 29/07; un appuntamento importante sarà quello che denuncerà la violenza sulle donne: Extraurbana Dea, scritto e diretto da Anna Maria Achilli e con Giorgio Colangeli il 26/07 da non perdere!
Roma,19/07/015
Susanna Donatelli.

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