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Teatro Brancaccino – Dove tutto è stato preso

Teatro Brancaccino – Dove tutto è stato preso
Ottobre 12
15:47 2017

Teatro Brancaccino Via Merulana 244, Roma

20 e 21 ottobre 2017 *h 20:00

Dove tutto è stato preso
di e con
Tamara Bartolini/Michele Baronio

photo Lucia Baldini

drammaturgia Tamara Bartolini
scene e paesaggio sonoro Michele Baronio
collaborazione al progetto / assistente alla regia / foto Margherita Masè
suono Michele Boreggi
concept video Raffaele Fiorella
collaborazioni artistiche Fiora Blasi, Alessandra Cristiani, Gianni Staropoli,
regia Tamara Bartolini/Michele Baronio
produzione Bartolini/Baronio | 369gradi
coproduzione Teatri di Vetro festival/triangolo scaleno teatro
con il supporto di Residenza IDRA (Brescia) e Armunia (Castiglioncello)
nell’ambito del progetto CURA 2017
residenze | Teatro Crest – Taranto | Del Bello Perduto Dracma Teatro Polistena (RC) |
Teatro del Lido di Ostia – Roma | Carrozzerie n.o.t – Roma
grazie agli allievi del laboratorio Biografie/Ritratti | Carrozzerie n.o.t
per i loro ritratti scritti e fotografici

progetto vincitore bando CURA 2017

«Un germoglio di quercia è piantato dentro un vaso prezioso che dovrebbe
accogliere soltanto fiori delicati; le radici si espandono, il vaso si spezza»
J. W. Goethe

“ma qui abitare dove tutto è stato preso / non è comodo”
Corrado Costa

Debutta a Roma in prima nazionale all’interno del Festival Teatri di Vetro 2017 11ma edizione DOVE TUTTO È STATO PRESO della compagnia Bartolini/Baronio. Il lavoro si nutre di molti elementi: il romanzo Correzione di Thomas Bernhard, le biografie di adulti e bambini incontrati nelle residenze e nei laboratori, le visioni della casa-giardino di Gilles Clément, i sensi amorosi di Maria Zambrano, la tragica delicatezza di Louise Bourgeois, il cosmo umano di Werner Herzog e ha un percorso produttivo al fianco di 369gradi che passa attraverso le residenze creative realizzate a Brescia (Idra) e Castiglioncello (Armunia) come progetto selezionato dal bando CURA2017, a Taranto (Teatro Crest), Ostia (Teatro del lido) e Polistena (Del bello perduto, Dracma Teatro). Si parte dalle rovine del nostro tempo e dal progetto di una casa ideale che possa custodire la felicità di chi amiamo. Ma ogni stanza è il racconto di un mondo ladro, consumato in un cieco inverno di macerie e veleni. Abitare dove tutto è stato preso non è comodo, ma nel suo buio, immergersi nel tempo dell’edificazione della casa ideale costringe a cercarne la possibilità di curarne le rovine, ricordandone la primavera. La cura dai veleni di Correzione di Thomas Bernhard, la sua e nostra correzione del mondo, si dispiega allora nella ricerca di un paesaggio teatrale, linguistico ed esistenziale che si muove a ritroso verso i suoi primi sensi, dove ripensare il venire al mondo dall’origine, dove trovare le parole della favola da consegnare a chi sarà bambino, al bambino che eravamo. Uno scenario di elementi minuti, quotidiani, personali ci invitano nel paesaggio interiore in cui la storia di ognuno s’intreccia alla storia collettiva: nel rifugio a cui tornare per fare mondo, siamo di nuovo a casa.

Dove tutto è stato preso, una rosa gialla. Un giardino di cui prendersi cura.

Comunicazione
369gradi Benedetta Boggio 3332062996

Festival Teatri di Vetro
www.teatridivetro.it

Per info e prenotazioni
promozione@triangoloscalenoteatro.it

Ufficio Stampa
Antonella Bartoli | bartoli.anto@gmail.com
Ilenia Visalli | ufficiostampa@triangoloscalenoteatro.it

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