Notizie in Controluce

Quello che sosteniamo da tempo circa la reale qualità del CDR destinato agli impianti del Lazio, trova una definitiva conferma nell’indagine della Procura dei Velletri sulla gestione dei due inceneritori di Colleferro, che avrebbero bruciato rifiuti altamente tossici, provenienti dalla Campania.
Il rischio che il previsto inceneritore di Albano serva a smaltire CDR proveniente da altre Regioni è quanto mai attuale, considerando che l’attuale produzione di CDR, ma anche le previsioni future, non giustificano la necessità di quest’impianto per chiudere il ciclo dei rifiuti nel bacino dei castelli romani.

La Regione Lazio ha inviato oggi una circolare a tutti i Direttori generali delle strutture sanitarie del Lazio con la quale si precisa che “l’acceso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione all’autorità, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parità di condizioni con il cittadino italiano”.
Il Ddl n.733 in materia di sicurezza approvato dal Senato nei giorni scorsi non ha infatti ancora concluso l’iter parlamentare, pertanto vige l’obbligo del rispetto delle suddette norme fino a quando non interverranno modifiche legislative.

13 febbraio 2009

Ci sarebbe piaciuto scrivere questo comunicato con Eluana Englaro viva. Ora che è troppo tardi, ognuno può fare la riflessione che preferisce. Noi della Lista Civica Barbaliscia e del PDL di Genzano facciamo la nostra riflessione, anche se Napolitano ha chiesto il silenzio, perché l’articolo 21 della tanto citata Costituzione ce lo consente. Non sappiamo quanto sia costituzionale fare in modo che un essere umano patisca per giorni la fame e la sete. Qualcuno dice che Eluana non avrebbe dovuto soffrirle ma non ha fornito la certezza assoluta di quanto ha affermato. Nel dubbio, preferiamo che nessuno venga condannato a morire soffrendo la fame e la sete. La sentenza della Cassazione sul caso Englaro è legalmente valida ma contestabile esattamente come la decisione di Napolitano di non firmare il decreto-legge che avrebbe permesso ad Eluana Englaro di ricevere il nutrimento che invece è stato sospeso.