Il prigioniero chiude il seme nel pugno aspetta che germogli spaccandogli la stretta.
Nessuno può immaginare quel che dico quando me ne sto in silenzio chi vedo quando chiudo gli occhi
Hanno la forza dei poveri che avevano i nostri padri e fratelli quando lasciando la costa
Ai miei versi scritti così presto, che nemmeno sapevo d’esser poeta, scaturiti come zampilli di fontana,
Stupenda immacolata fortuna per te tutte le culture del regno