ADDIO AL PROFESSOR CLAUDIO PUOTI, PRIMARIO ALL’INI, E MEDICO DEI MIGRANTI
ADDIO AL PROFESSOR CLAUDIO PUOTI, PRIMARIO ALL’INI, E MEDICO DEI MIGRANTI:
DA GROTTAFERRATA ALLE NAVI DELLA MARINA, POI LA SFIDA AL COVID, SEMPRE IN PRIMA LINEA
Il sindaco Andreotti: “Ci lascia prematuramente un filantropo, un’anima nobile che ha vissuto tutta la sua vita operando solo per il bene degli altri”
Il sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti a nome dell’Amministrazione e dell’intera comunità cittadina partecipa commossa al dolore per la scomparsa del professor Claudio Puoti, medico d’eccellenza a lungo primario di Gastroenterologia e di Malattie Infettive presso l’ospedale di Marino, attualmente, fino alla prematura scomparsa, responsabile del Centro di Epatologia dell’Istituto Ini di Grottaferrata.
“Siamo colpiti e addolorati dalla improvvisa e grave perdita del dottor Claudio Puoti” dichiara il sindaco Andreotti in una nota.
“In questi ultimi anni il professore, grazie all’incarico presso la clinica Ini, aveva concentrato la sua attività medica nella nostra città, divenuta riferimento, approdo e sollievo per numerosi malati”.
“Ci piace ricordare il professore – aggiunge il primo cittadino – anche per la sua collaborazione volontaria con la Marina Militare come medico in missione di soccorso per i migranti nel Mediterraneo, attività che lo aveva visto particolarmente impegnato nell’ultimo lustro, fino all’anno precedente l’inizio della pandemia da Covid-19 e di cui, all’inizio dell’autunno 2019, ci era venuto a parlare con il suo proverbiale entusiasmo, presentando il libro di memorie Dialoghi con Pi incentrato sulle grandi passioni e i grandi amori della propria vita, tra i quali il culmine era proprio Pi la giovane figlia Simona alla quale pure ci stringiamo con affetto, così come alla moglie, ai suoi colleghi dell’Ini e ai numerosissimi pazienti e amici del professor Puoti”.
“Era nostra intenzione – aggiunge il sindaco – riprendere gli incontri letterari in estate proprio da dove avevamo finito, con il professor Puoti, testimone importante anche nella battaglia contro il Covid, a materia sulla quale quotidianamente sui social con una forza di volontà, una dedizione, uno studio accurato e una infinita pazienza, quotidianamente informava quella che lui chiamava la sua famiglia, composta da centinaia di persone tra pazienti, lettori, amici. Perdiamo davvero una persona importante – conclude Andreotti – un filantropo, preziosa tipologia umana di cui c’è sempre meno traccia e maggiore bisogno. Claudio Puoti lo è stato, senza risparmiarsi, e sempre con il sorriso sulle labbra, schermo perfetto dell’anima gentile che era”.
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